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Aeroporti più smart con Sleek Terminal: addio ai carrelli bagagli “dispersi”

Il progetto è stato implementato da Ubiquicom presso Save, la società di gestione dell’Aeroporto Marco Polo di Venezia, per efficientare le attività di monitoraggio e recupero dei luggage cart a disposizione

Pubblicato il 19 Set 2021

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Efficientare le attività di monitoraggio e recupero dei carrelli fruibili in aeroporto: è l’obiettivo del progetto presentato da Ubiquicom ai Digital360 Awards 2021 (dove è risultato finalista per la categoria Internet of Things & Big Data Analytics) e implementato presso Save, la società di gestione dell’Aeroporto Marco Polo di Venezia. La soluzione è basata sulla piattaforma Ubiquicom Locator e su tag attivi che sfruttano le potenzialità delle reti Mesh per veicolare i dati di campo necessari per il tracking verso una rete di gateway distribuiti sull’intera area e connessi al server di localizzazione garantendo consumi contenuti.

Dal controllo visivo alle soluzioni IT

Save è la società di gestione dell’aeroporto di Venezia, 3° in Italia per fatturato e 4° per traffico passeggeri, che dispone di 2200 carrelli bagagli liberamente utilizzabili nelle aree interne e di parcheggio. All’interno dell’aeroporto operano squadre di addetti al recupero dei carrelli abbandonati dai passeggeri per garantire costantemente la disponibilità di un numero sufficiente di carrelli in ciascuna delle 25 baie di prelievo.

Questa operazione era effettuata basandosi su controllo visivo. Sleek Terminal è stata implementata con la collaborazione del Gruppo Present, system integrator multinazionale che sviluppa soluzioni ed eroga servizi IT.

L’esigenza era supportare ed efficientare le attività con uno strumento capace di monitorare costantemente il numero di carrelli fruibili in ogni baia e localizzare quelli abbandonati nell’intera area aeroportuale per guidarne la ricerca e facilitarne il recupero.

L’area oggetto del progetto presentava caratteristiche di grande complessità, indoor e outdoor, su più livelli, con rampe di passaggio, interferenze, veicoli in transito, lunghi corridoi coperti e aree aperte prive di possibilità di installazione di antenne o di alimentazione elettrica.

L’accuratezza richiesta era di qualche metro con la possibilità di individuare il carrello una volta giunti in prossimità. Necessaria era anche la rilevazione del numero di carrelli presenti in ciascuna baia.

Tag, gateway e Ubiquicom Locator Platform

La soluzione nel suo complesso ha i seguenti elementi architetturali: tag wireless batterizzato, da applicare ai carrelli; tag wireless batterizzato, da installare in posizioni fisse del perimetro da controllare; gateway, da alimentare, in ogni baia, per comunicazione con tag e server centrale evidenziando la presenza in baia. A tutto questo si aggiunge, come anticipato, Ubiquicom Locator Platform, piattaforma enterprise per localizzazione degli asset, reportistica e interfaccia con i sistemi gestionali e di data analytics.

Più nello specifico, l’area è stata dotata di un’infrastruttura di circa 500 tag fissi con le funzioni di supportare i flussi di comunicazione verso i gateway e di fornire i riferimenti per la localizzazione. Ognuno dei 2200 carrelli è stato equipaggiato con un tag con guscio progettato ad hoc, sono stati installati 25 gateway dotati di SIM dati e alimentati da rete o tramite pannelli fotovoltaici e batteria di accumulo.

I dispositivi sono stati configurati per variare il periodo di comunicazione a seconda dello stato rilevato dai sensori di movimento a bordo per garantire riduzione dei consumi quando il carrello è fermo e maggiore frequenza di localizzazione durante l’uso.

È stata sviluppata un’interfaccia di supervisione e controllo Web based con gli strumenti di monitoraggio e analisi a posteriori e un’applicazione mobile per la manutenzione dei tag e per la ricerca della posizione del singolo carrello. Il progetto è stato realizzato dalla fase di ideazione al go-live in 5 mesi con un investimento di circa 200mila euro e 30mila/anno per il canone di manutenzione.

Meno costi, meno trolley, minor dispendio di energie

Il software sviluppato ad hoc consente la visualizzazione su mappa delle posizioni e del numero di asset in aree predefinite (baie) con segnalazione di eventuali anomalie (baie con numero di carrelli insufficienti o eccedenti).

La reportistica dedicata potrà consentire lo studio accurato delle condizioni di traffico storico per consigliare miglioramenti nella calibrazione delle occupazioni.

Il controllo dell’ubicazione dei carrelli monitorati e la storicizzazione dei dati potranno permettere la pianificazione dell’attività di riallocazione in funzione di orari e giorni. Situazioni possibili a causa di arrivi concomitanti di aerei o partenze contemporanee possono determinare picchi di richieste in alcune aree (arrivi/parcheggi) che possono generare situazioni di disagio.

Lo studio dei flussi dei carrelli nella struttura aeroportuale fornisce una base dati importante per verificare la necessità di allestire nuove aree di raccolta o di eliminare quelle esistenti se non addirittura la riallocazione degli spazi e dei percorsi disponibili.

Le informazioni raccolte danno un dato oggettivo del traffico dei passeggeri utile nella vendita degli spazi pubblicitari eccetera.

In pratica, all’eccellenza del servizio si aggiungono la riduzione dei costi grazie alla riduzione del numero di trolley e delle persone necessari. In conclusione, gli operatori svolgono le mansioni in modo più organizzato e con minore dispendio di energie.

Immagine tratta da Shutterstock

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