Parlare di Internet of Things significa parlare di intelligenza e di conoscenza. Sino a qualche tempo fa significava re-immaginare le città, le imprese, l’agricoltura, la medicina e tantissimo altro ancora. In poco tempo stiamo passando dalla fase in cui la prospettiva era appunto quella di re-immaginare a quella del ri-fare o del creare. L’Internet of Things in tantissimi ambiti applicativi, ha goduto di una straordinaria accelerazione ed è a sua volta al centro di processi di innovazione che non sono più nella teoria, ma che troviamo nelle nostre città quando viaggiamo in auto o quando utilizziamo servizi pubblici, sono nelle fabbriche che hanno sposato progetti per l’Industry 4.0 o son
o nei campi dove imprese agricole più innovative stanno aumentando produzione e qualità con progetti Smart Agrifood.
Gli esempi sono tantissimi e in tutte c’è una componente rilevante e abilitante di Internet of Things. In alcuni casi, ancora forse pochi, ma estremamente significativi ed emblematici, l’internet of Things ha rappresentato il motore primario di una vera e propria trasformazione digitale che ha permesso alle imprese che l’hanno affrontata di cambiare il rapporto con i clienti, di trasformare l’offerta di prodotti in servizi, di entrare in nuovi mercati e di garantire livelli qualitativi per i propri servizi un tempo impensabili o impraticabili.
Capire l’IoT
Ecco perché diventa sempre più importante e sempre più fondamentale capire l’Internet of Things ed ecco che è importante capirlo nella realtà dei singoli mercati e delle singole realtà che vivono quotidianamente questa trasformazione. E’ proprio con questo spirito di scoperta e di analisi di come l’innovazione può cambiare il business delle imprese che Martina Casani e Marcello Majonchi hanno realizzato “Come usare al meglio l’Internet delle Cose” un libro interamente dedicato al fenomeno Internet of Things edito da Tecniche Nuove nella collana “Crescita Professionale”.
Come cogliere tutte le opportunità
“Come usare al meglio l’Internet delle Cose” è strutturato in tre grandi aree che si pongono l’obiettivo di dare un quadro complessivo di tutti gli aspetti che stanno alla base dei progetti di Internet of Things.
Si inizia con inquadrare le tematiche dell’IoT per capire la terminologia, le definizioni, le tipologie di modelli che caratterizzano questa fase del fenomeno, così come le minacce e le opportunità che accompagnano le progettualità IoT. In questa parte dell’opera l’attenzione agli scenari d’uso permette di avere un quadro delle strategie che devono stare alla base delle progettualità IoT.
Casani e Majonchi hanno poi organizzato una seconda parte in forma di laboratorio dove sul “tavolo” del lettore vengono proposte le metodologie di base per affrontare i progetti IoT. Gli autori non mancano di rimarcare, implicitamente, che il successo delle progettualità IoT dipende anche e forse soprattutto dalla capacità e dalla volontà di “sporcarsi le mani” di provare, testare, sbagliare, correggere e riprovare, per trovare strade inedite, per immaginare e concretizzare il nuovo. In questa parte l’opera è di aiuto anche per capire come identificare il giusto interlocutore, perché l’IoT non è un “progetto” che si può fare da soli. L’Internet of Things ha bisogno, per definizione, di partnership e quando ci sono i partner è importantissimo avere delle corrette e chiare regole di ingaggio. La strategia nell’IoT è anche nella capacità di gestire correttamente le partnership perché ciascun attore possa portare il corretto valore.
Il valore di Ospiti-Esperti
L’opera si chiude poi con una terza parte dove si mettono a fuoco alcune tendenze che sono anche la testimonianza più forte di come l’Internet of Things si aggancia e si integra con altre forme di innovazione e con altri processi, come ad esempio nei pagamenti digitali (dove l’opera porta la testimonianza di Roberto Garavaglia, esperto di Pagamenti Digitali e dei principali fenomeni come Instant payment, P2P, identità digitale, Blockchain e di digital transformation) e di Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano o altri settori di primaria importanza come il Precision farming e ancora il mondo delle imprese con i temi dell’Industry 4.0, della food chain, il mondo della sanità e della Smart Health.
Da notare la scelta degli autori di coinvolgere con testimonianze e contributi degli ospiti di riferimento per ciascun ambito e per ciascun settore, un’idea che permette di avvicinare l’opera alle realtà operative e di business di ciascun settore.
Per una IoT che promette, ad esempio, di ridurre nell’Industria 4.0 del 40% i costi dei servizi di manutenzione di un produttore di macchinari industriali, o di abbattere del 30% la quantità di acqua necessaria ad una coltivazione, o ancora, nell’ambito delle Smart City, di abbattere fino all’80% i costi di un sistema di illuminazione pubblica è molto importante capire se e come queste promesse potranno essere mantenute. E proprio per questo diventa fondamentale passare da una teoria dell’Internet of Things a una “economia degli oggetti connessi”. Come ampiamente suggerito ed enfatizzato nello stesso Piano Industria 4.0 del Governo italiano è sui casi concreti e sulle eccellenze che bisogna costruire la capacità di accompagnare lo sviluppo di progetti IoT nelle imprese italiane.
Come usare al meglio Internet delle cose
Guida per manager e imprenditori
di Martina Casani e Marcello Majonchi
Casa editrice Tecniche Nuove
Data pubblicazione: 01/2017
Collana: Gestione di Impresa – Crescita professionale
Pagine: 242
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