È un ampliamento di focus importante quello che sta affrontando Alterna, nel quadro di un nuovo impegno strategico intrapreso da tutta Altea Federation, con il programma Follow The Growth, con il quale letteralmente “fonde” tecnologie e ingegneria per estendere il ciclo di vita di strutture e impianti, in campo civile, infrastrutturale e industriale, attraverso una metodologia ben codificata.
“Possiamo definirla una evoluzione delle tematiche e delle tecnologie affrontate nell’ambito dell’Industria 4.0 e della Trasformazione 4.0, che oggi va ad abbracciare anche il settore Construction, con una attenzione in più agli aspetti ingegneristici e di processo”, spiega Fabio Paracchini, Alterna Innovation Lead.
Una evoluzione, dunque, che va oltre la “semplice” applicazione di sensori e piattaforme IoT a un Plant, ma introduce un approccio olistico al processo, con l’obiettivo di registrare gli eventi e valutarne l’impatto effettivo sull’intera organizzazione.
“Pensiamo ad esempio a un plant nel settore energetico – cita un esempio concreto Paracchini -. L’implementazione di un sensore di deformazione o di temperatura in un basamento di cemento armato può aiutare a capire se dal momento della gettata alla messa in opera nel cantiere si è verificato qualche problema, magari perché il materiale utilizzato non era conforme”.
La vera svolta, in questo caso, non è semplicemente registrare l’anomalia, ma valutarne l’impatto su tutto il ciclo di vita di un plant o una commessa, in termini di ritardi, guasti, costi.
“Che si tratti di un impianto, di una fabbrica, di un manufatto, di fatto si gestiscono le informazioni relative a tutto il ciclo di vita, dalla progettazione fino alla messa in esercizio, analizzando gli eventi e i loro impatti sui processi”.
In questo scenario, la carta vincente è rappresentata proprio dalla Federation, dalla federazione di competenze espressa dalle tante “anime” che costituiscono il gruppo Altea: dall’ingegneria all’IoT, dalla manutenzione alla gestione degli impianti complessi, dal BIM alle infrastrutture cloud, fino alla sicurezza.
“Offriamo ai nostri clienti una soluzione end-to-end mettendo a fattor comune le competenze integrate delle singole company. Agiamo con un solo cuore, mantenendo un presidio di eccellenza su tutte le tecnologie che servono al progetto”.
Il ruolo di Alterna
Se questo è il quadro generale, Alterna è la realtà del gruppo che si occupa dell’acquisizione del dato, dunque dell’IoT.
“Ci muoviamo a metà tra l’analogico e il digitale: acquisiamo i dati dal campo e li gestiamo con le tecnologie di Azure IoT. Questo significa che eseguiamo elaborazioni locali in campo, che sia un impianto industriale, un cantiere, una piattaforma, una nave…, ovvero vicino al punto in cui si verifica l’evento, e poi portiamo le informazioni sul cloud Azure”.
La scelta di Azure è per Alterna una scelta “naturale”, non solo perché si tratta di un dei player più rilevanti nell’ambito dell’Industrial IoT, ma anche in ragione degli investimenti che Microsoft sta facendo in questo ambito: “Soprattutto quando si tratta di progetti di ampio respiro, serve una scelta che dia garanzie di continuità nel tempo ed elevate garanzie di sicurezza anche in ambienti critici quali quelli industriali, delle utilities, dell’Oil&Gas ”.
È un processo chiaro, quello che disegna Paracchini: “Partiamo dall’IoT, lo portiamo sul cloud Azure e lì abbiamo sia la capacità di gestire il dato, dunque un Data Lake, sia la possibilità di integrarci con le tecnologie che già esistono a casa del cliente”.
Partire dalle esigenze di business
Il punto di forza sul quale Alterna gioca il proprio atout con i clienti è la grande conoscenza del mondo industriale e delle dinamiche del business.
“Siamo in grado di declinare al meglio le esigenze di business sulla tecnologia. Siamo in grado di scegliere all’interno dell’ecosistema Microsoft la migliore soluzione per rispondere all’esigenza del cliente, che magari chi chiede di capire qual è la probabilità di guasto di un di un motore di una nave. Scegliamo, sulla base del requisito di processo di business la tecnologia che, calata nel contesto del cliente, consente di dare la soluzione migliore”.
Tutto questo nella consapevolezza che difficilmente si parte da un Greenfield, bensì dalle tecnologie e dalle soluzioni di cui il cliente si è già dotato.
“Magari tecnologie precedenti all’avvento dell’IoT, in grado di raccogliere i dati dalle macchine. Con le soluzioni Microsoft noi siamo in grado di acquisire quel dato, ed elaborarlo sull’Edge, integrando la soluzione esistente nella tecnologia Microsoft”.
“C’è un servizio di Microsoft, Azure Digital Twin, – spiega Paracchini – che permette di modellare un sistema complesso, da una Smart City a una infrastruttura industriale, e di mantenere una descrizione ad alto livello delle interazioni tra le varie componenti. È un servizio per il quale riscontriamo molto interesse da parte dei clienti che riconoscono quanto sia importante essere agnostici rispetto alla tecnologia che già è stata implementata”.
Questo significa, spiega ancora Paracchini, non vincolare il cliente a spostarsi in toto su Microsoft, ma accelerare i progetti.
Il supporto alle medie imprese
Per quanto riguarda i mercati indirizzati, Paracchini non ha dubbi: “Le grandi imprese hanno ben capito come sul digitale e sul green si giochi la sfida della loro crescita. Con loro la sfida per noi è riuscire a mettere a terra le loro idee”.
Con le medie imprese, “c’è ormai coscienza del fatto che la trasformazione sia un tema da affrontare e che lo si possa affrontare con i partner giusti. In questo caso ci rendiamo conto che le aziende si fidano dei player come Altea che hanno la competenza digitale, fosse solo perché da soli, in casa, non ce la fanno: non hanno l’esperto di IoT, l’esperto di Digital Twin, l’esperto di Big Data, quello di AI…”. In questo caso, per altro, la società supporta le progettualità dei suoi clienti anche con modelli di business “As a Service”, proprio per garantire tutto il supporto necessario là dove le competenze interne non ci sono.
“Il nostro ruolo, come system integrator, è dare fiducia. C’è una richiesta di fiducia da parte del mercato e noi vogliamo essere tra quei player, che fortunatamente in Italia ci sono, che rispondono a questa richiesta di Trust”.
La trasformazione nel segno del PNRR
E sono sempre le medie imprese le realtà alle quali Alterna si rivolge per tradurre in realtà quella transizione digitale e sostenibile che rappresenta uno dei pilastri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“Per raggiungere gli obiettivi di transizione e di sostenibilità cui l’Europa ci sta guidando serve una maggiore presa di coscienza, da parte delle imprese e un maggiore Trust da parte dei system integrator”.
Trust che per Paracchini vuol dire tradurre verso le medie imprese quelle expertise e quelle best practice maturate nel mondo Enterprise.
Trust che vuol dire anche trasparenza. “Vuol dire essere chiari nello spiegare, ad esempio, che l’IoT porta con sé un paradigma completamente diverso, che non si limita alla raccolta puntuale del dato dalla macchina, ma mette in correlazione i dati e gli eventi. Essere chiari nello spiegare che IoT non è IT, non è OT, ma è business”.
Non è un caso che gli interlocutori con i quali Altea e Alterna si confrontano sono sempre più spesso le funzioni di business, CEO inclusi.
“I nostri clienti ci coinvolgono su temi di business, difficilmente ci chiamano per un problema esclusivamente tecnologico”.
E poi ci sono le scelte di campo fatte da Altea e Alterna che consolidano gli aspetti di Trust.
“Innanzi tutto, ci appoggiamo alle spalle dei giganti e usiamo tecnologie che di per sé rappresentano delle best practice. In secondo luogo, abbiamo scelto il Cloud come piattaforma di elezione, naturalmente là dove possibile. In terzo luogo, sviluppiamo progetti con un approccio olistico e onnicomprensivo alla sicurezza, grazie anche alle competenze di Altea 365, company del gruppo che ha come core proprio la sicurezza”.
Progetti di lungo respiro
I progetti nei quali sempre più spesso Alterna viene coinvolta sono di ampio respiro e vedono il coinvolgimento di diverse figure aziendali. “Si parte dal business, ma poi coinvolgono figure che spaziano da CIO al CFO, alle Operation, vale a dire tutti coloro che hanno voce in capitolo sul progetto. Li accompagniamo in tutti gli step del percorso, sempre pensando anche ai possibili sviluppi futuri”.
Grazie alle esperienze maturate nel tempo e alla metodologia codificata nell’ambito del programma Follow The Growth, Alterna è oggi in grado di portare anche verso le medie imprese i vantaggi che le grandi hanno avuto modo di testare e misurare.
“Quello che offriamo al mondo delle medie imprese è un travaso di conoscenza e di esperienza, rendendo visibili i benefici anche nel caso di investimenti apparentemente molto importanti. Noi portiamo le imprese a ragionare sui valori di business: quanto costano uno o due giorni di fermo impianti rispetto all’investimento in una soluzione di manutenzione predittiva? Lavoriamo sull’industrializzazione dei processi, senza dover riprogettare ogni volta da zero. Lavoriamo sulla reingegnerizzazione. Capitalizziamo le esperienze che abbiamo già sviluppato e ne trasferiamo i vantaggi verso il mondo delle imprese di più piccole dimensioni”.
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