L’antifurto per biciclette IoT di Sherlock comunica con Orange

La torinese Sherlock ha sviluppato una soluzione IoT che consente ai possessori di biciclette di avere sotto controllo la posizione del proprio mezzo e tracciarla in caso di tentativi di furto o di manomissione. La connettività per la soluzione viene garantita da Orange Business Services

Pubblicato il 11 Set 2017

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Sarà Orange Business Services il “motore” di connettività che abilita il sistema di antifurto per biciclette sviluppato dalla torinese Sherlock e dunque ne supporterà anche i piani di espansione internazionali.

In questa case history parliamo di un progetto IoT pensato per offrire uno strumento di sicurezza ai possessori di biciclette.
Il sistema combina un dispositivo antifurto che si posiziona all’interno del manubrio della bicicletta, che integra un GPS per la localizzazione e un GPRS per la connettività Internet e Bluetooth a basso consumo, e una App mobile.

Con l’IoT di Sherlock la bicicletta è tracciata e identificata

Di fatto, tramite la soluzione IoT di Sherlock, che funge anche da sistema di identificazione univoca del mezzo, viene creata una connessione tra il mezzo stesso e il suo proprietario, che ha dunque la possibilità di localizzare la propria bicicletta e di ricevere alert nel caso in cui venga spostata o manomessa.

Si tratta di una soluzione aftermarket, dunque venduta direttamente all’utente finale, che viene commercializzata completa con un piano di connettività di due anni.

Il ruolo di Orange nello sviluppo del progetto

La connettività è dunque garantita dall’accordo stipulato da Sherlock con Orange Business Services, le cui SIM saranno integrate direttamente nel dispositivo di Sherlock in fase di produzione e verranno testate prima della spedizione al cliente finale.
L’accordo di collaborazione prevede anche la messa in opera di un portale di gestione della soluzione per i prossimi tre anni.

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