Un sistema di lettura dei contatori automatizzato che grazie alla rete narrowband IoT è in grado di comunicare i dati delle utenze direttamente ai centri di elaborazione dati dei gestori. E’ l’innovazione introdotta in ambito “smart energy” da ApKappa, società del gruppo Maggioli, che proprio per dare vita a questo servizio è stato il primo fornitore di soluzioni a stringere un accordo con Vodafone, che ha appena portato la propria rete Nb-IoT su tutto il territorio nazionale, completando il 100% della copertura.
Le installazioni del nuovo sistema di smart metering, chiamato “Smaqò”, che sarà portato in esposizione ad accaduto, la mostra internazionale dell’acqua che si terrà alla Fiera di Bologna dal 17 al 19 ottobre 2018, sono già in corso nella provincia ovest di Milano e nella provincia di Roma. Una volta che saranno state completate metteranno i gestori nelle condizioni di adeguarsi alle indicazioni dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambienti, Arera, per l’ottimizzazione del servizio in termini di trasparenza verso il consumatore e risparmio della risorsa idrica.
“Smaqò – spiega ApKappa in una nota – consente di leggere i consumi del contatore in forma automatizzata e di monitorare il punto di fornitura dell’acqua con il fine di individuare anomalie che possano essere indice di perdite idriche e/o manomissioni ai danni del consumatore o della rete idrica stessa”.
Il sistema inoltre è stato progettato su tecnologie standard e aperte: una scelta che abbatte costi e tempi di realizzazione per il gestore, liberandolo anche dai vincoli tecnologici imposti da soluzioni proprietarie.
“Ancora un primato per il nostro Gruppo, che si aggiunge a quello già raggiunto nei sistemi di telegestione dell’illuminazione pubblica. La nostra soluzione di telelettura e telecontrollo dei contatori dell’acqua libera i gestori dai vincoli imposti dalle tecnologie proprietarie e permette loro di attivare queste prestazioni con il minimo sforzo sia tecnico che economico”, spiega Paolo Maggioli, presidente di ApKappa e amministratore delegato del Gruppo Maggioli, che poi spiega come l’Open innovation si sia rivelata una carta vincente nel caso specifico: “Siamo giunti a questo risultato in poco tempo grazie anche alla collaborazione del nostro centro ricerca e sviluppo di Magenta (Mi) con Vodafone – sottolinea – sfociata poi nell’accordo siglato in questi giorni, il cui obiettivo era di dare vita all’idea di sfruttare internet per monitorare e gestire i lampioni stradali, le loro centraline di alimentazione ma anche i contatori, come ad esempio quelli dell’acqua. Tutto attraverso un computer, un tablet e perfino uno smartphone e la rete cellulare NB-IoT, che Vodafone, come ha annunciato proprio ieri, fornisce su tutto il territorio nazionale”.