All’interno del Mobile World Congress 2011 è stato
riservato un’importante spazio al mondo delle applicazioni
per smartphone tramite l’AppPlanet, un evento
all’interno dell’evento che ha riunito i principali
player del settore, gli sviluppatori e i proprietari delle
piattaforme operative.
Una ricerca di Zokem Research (commissionata dalla GSMA,
l’associazione che rappresenta più di 690 operatori mobili
in 214 paesi del mondo e più di 180 produttori e fornitori
associati) ha dimostrato come le applicazioni siano utilizzati da
ciascun utente per 667 minuti ogni mese,
all’incirca quanto la funzionalità di invio SMS (671
minuti) e più dei servizi voce (che totalizzano 531
minuti) e della navigazione su web (422 minuti).
Dal discorso tenuto dal CEO di AT&T Randall
Stephenson emerge la necessità di giungere ad
un punto di convergenza dal punto di vista
dell’esperienza dell’utente, vista la
frammentazione dei contenuti su un numero
crescente di device e sistemi operativi.
“L’esperienza dell’utente diventerà
agnostica dal punto di vista dei SO e dei network” ha
commentato il CEO, “I consumatori non dovrebbero essere
preoccupati rispetto a quale mezzo utilizzano per accedere ai
contenuti offerti, specialmente nel prossimo futuro quando con le
reti LTE i servizi accessibili in modalità cloud diventeranno
una realtà”
Durante una conferenza che ha riunito il G5 delle
telecomunicazioni europee – Orange, Vodafone, Telefonica, Telecom
Italia e Deutsche Telekom – è stato lanciato
l'allarme, oltre che sulla necessità di convincere gli
operatori over the top (tra cui Facebook e Google) a contribuire
al finanziamento delle reti,
anche sulla mancanza di concorrenza nel settore
degli application stores. Il mercato delle App potrebbe
arrivare a valere 15,1 miliardi di euro nel 2011 ed è
attualmente dominato dall'App Store di Apple (che
conta all’incirca 350 mila applicazioni) e da Android, che
al suo attivo ne conta circa 100 mila.
"La concorrenza nelle telecom è attualmente considerata
da Bruxelles solo dal punto di vista delle infrastrutture e delle
reti ma oggi la realtà è un'altra: l'arrivo di Apple e
Google", ha commentato il Ceo di France Telecom,
Stéphane Richard, citando l'esempio dell'applicazione
Read & Go, sviluppata da Orange e da diversi editori, ma che
Apple sta cercando di non far entrare nel suo Store di
applicazioni. "E' una pratica
accettabile?" si chiede Richard, secondo cui la
risposta dovrà arrivare da Bruxelles.