In un settore in trasformazione qual è quello del manifatturiero, una delle sfide più importanti per le imprese che vogliono massimizzare la loro capacità operativa è rappresentata dalla capacità di tenere sotto controllo e ridurre i costi di manutenzione, migliorando nel contempo la vita utile delle risorse fisiche, ottimizzando i flussi di lavoro e massimizzando l’efficienza produttiva.
Ed è proprio qui che entra in gioco il tema dell’asset management.
Asset management per la smart factory: cos’è e a cosa serve
Quando si parla di asset, si intende una risorsa importante e indispensabile per la realizzazione dei processi di un’azienda. Ad esempio, per una realtà che opera nel settore della logistica, la flotta di veicoli è una risorsa importante, anzi “la” risorsa più importante. Per un’azienda del manufacturing, gli impianti di produzione rappresentano i suoi asset primari.
Possiamo dire, senza tema di smentite, che aziende che operano nel settore delle costruzioni, dell’Oil&Gas, della logistica, dei trasporti, del manifatturiero discreto, del noleggio di attrezzature siano tutte realtà ad alta intensità di risorse.
Questo significa che non solo investono ingenti capitali nell’acquisto di macchinari e impianti, ma anche che devono continuare a investire per monitorare e analizzare i loro asset e per mantenerne l’integrità e l’operatività.
Il valore economico dell’Asset Management
Appare dunque chiaro che all’asset management corrisponde un valore di business particolarmente importante: senza una piena visibilità e controllo sui loro asset, le aziende del manifatturiero non sono in grado di valutare il RoA, vale a dire il Return on Assets, ovvero un indice di bilancio simile al RoI (Return on Investment), che misura la redditività relativa al capitale investito e all’attività svolta.
Perché il RoA sia ottimale, è necessario per l’appunto il monitoraggio degli asset, per sapere quale lavoro sta svolgendo ciascuna risorsa, quanto viene utilizzata, come viene utilizzata…
Ecco dunque perché, per tutte queste realtà, la gestione dei propri asset, dunque l’Asset Management, rappresenta una delle più importanti aree di investimento.
Asset Management, una definizione
Con Asset Management si intende un insieme di strumenti e servizi utilizzati per manutenere e controllare risorse e macchinari, con l’obiettivo di ottimizzare la qualità e l’utilizzo delle risorse stesse durante il loro ciclo di vita, aumentare i tempi di attività produttiva e ridurre i costi operativi.
La crescente diffusione delle tecnologie digitali all’interno delle fabbriche ha consentito ai player del settore manifatturiero di migliorare l’efficienza e la produttività grazie all’utilizzo di Intelligenza Artificiale (AI), Internet of Things (IoT) e Software as a Service (SaaS): di fatto, gli stessi capisaldi che caratterizzano la quarta rivoluzione industriale.
L’adozione di strumenti di Asset Management consente ai responsabili di produzione, ai tecnici sul campo e ai responsabili della manutenzione un maggiore controllo sulle prestazioni di macchinari, quasi sempre costosi e complessi, con evidenti benefici in termini di riduzione dei costi di manutenzione e di esercizio, monitoraggio delle prestazioni, controllo degli inventari, ottimizzazione dei tempi di attività, riduzione dei tempi di fermo produttivo, rispetto delle norme di sicurezza.
Asset management per la smart factory: a chi serve
Sono molte le figure funzionali interessate a migliorare il controllo su macchinari e operation: i responsabili di produzione, che possono tenere sotto controllo le attrezzature coinvolte in un processo; i responsabili della manutenzione, che possono sviluppare programmi di manutenzione preventiva per macchinari mission-critical e monitorare i servizi e i controlli di conformità programmati; gli inventory manager, che possono tenere traccia delle parti di ricambio disponibili; gli operatori di macchina; i tecnici, sia da remoto, sia sul campo.
Utilizzare gli strumenti giusti per la gestione degli asset consente alle aziende del settore manifatturiero di rispondere alle sfide critiche rappresentate dalla manutenzione degli asset, dalla necessità di evitare guasti improvvisi e fermi macchina non pianificati e dalla gestione dell’inventario dei pezzi di ricambio, che deve essere adeguata a garantire l’operatività della fabbrica, ma senza gravare sui costi aziendali con eccessivi immobilizzi di capitale.
Il ruolo dell’IoT nell’Asset Management
Tra le tecnologie che trovano una declinazione ideale nell’asset management, sicuramente l’IoT gioca un ruolo di primo piano, in particolare per tutte quelle realtà ad alta intensità di asset, che hanno bisogno di tenere sotto monitoraggio e controllo i loro macchinari, sia per garantire la continuità del servizio, sia per migliorare la qualità e l’efficienza della loro produzione.
Fino a non molti anni fa, per la gestione e il tracciamento degli asset veniva utilizzata una pletora di soluzioni, dai tag RFID ai codici a barre, dai GPS al Machine 2 Machine, con una preferenza per l’M2M quando si trattava di monitorare macchinari o impianti di produzione.
Il limite di queste soluzioni, molte delle quali tuttora in uso, è che si concentrano su aspetti specifici e funzionano a silos, senza dunque offrire una vista end-to-end in grado di rispondere alle esigenze di tutte le figure e le funzioni interessate.
Le soluzioni per il monitoraggio e l’analisi delle risorse abilitate dall’IoT, invece, sfruttano web, analytics e connettività wireless per offrire una visione olistica su soluzioni, processi, risorse e flussi e garantire tracciamento, monitoraggio e analisi degli asset centralizzati.
Perché affidarsi all’IoT per il monitoraggio remoto e la gestione delle risorse?
Quando si tratta di accedere in modalità remota ai dispositivi connessi in cloud, l’IoT rappresenta la scelta migliore, sia in termini di efficacia, sia in termini di sicurezza e sia, ancora, in termini di riduzione degli errori.
L’Internet of Things mette a frutto tutte le potenzialità che derivano dall’utilizzo integrato di analytics, Internet, connettività Wi-Fi, a supporto della gestione di processi, risorse, flussi di lavoro.
In altre parole, con l’aiuto dell’IoT, è possibile disporre di un sistema consolidato e altamente efficiente per il monitoraggio, il tracciamento e l’analisi; un sistema scalabile e personalizzabile in base agli scenari d’uso di ciascuna realtà aziendale.
Inoltre, proprio perché consente la gestione e il monitoraggio anche remoto delle risorse, l’IoT è la base sulla quale costruire un sistema di raccolta dati già orientato alla manutenzione predittiva, superando dunque i limiti della manutenzione reattiva, di cui abbiamo fatto cenno in precedenza.
Quattro vantaggi nell’utilizzo dell’IoT nell’asset management
Alla luce di quanto fin qui accennato, possiamo identificare quattro vantaggi che derivano dall’applicazione e dall’utilizzo delle tecnologie IoT nell’asset management in particolare in scenari di smart manufacturing.
1 – Maggiore efficienza operativa
La prima evidenza è che l’IoT aumenta l’efficienza operativa. Possiamo prendere ad esempio una centrale solare nella quale migliaia di pannelli sono collegati per la produzione di energia. Nel caso di rottura o malfunzionamento anche di un singolo pannello, il rischio è che venga compromesso il corretto funzionamento di tutto l’impianto. Un controllo manuale richiederebbe troppo tempo per arrivare all’identificazione del componente guasto e, di conseguenza, allungherebbe i tempi di ripristino, con un impatto negativo sull’efficienza, sulla produttività e sui costi.
L’utilizzo di una piattaforma IoT intelligente consente di rilevare eventuali anomalie per prevenire il guasto o comunque, di comunicare la posizione esatta del guasto, la natura del guasto e anche le misure di controllo o prevenzione da mettere in campo. È solo uno dei possibili esempi applicativi dell’IoT nella gestione degli asset.
2 – Miglioramento della produttività e dell’efficienza
Nel momento in cui è possibile sapere se un asset è attivo o meno, se sia utilizzato correttamente oppure no, se si possono misurarne i tassi di utilizzo, se si può tenere traccia dei fermi macchina programmati o meno, l’operation manager ha di fatto a propria disposizione set di informazioni cruciali per migliorare la produttività e l’efficienza degli impianti che ha in gestione.
Tutto questo automatizzando i controlli e senza necessità di effettuare continue verifiche manuali, onerose sia dal punto di vista del tempo sia dal punto di vista economico.
3 – Miglioramento dei controlli per sicurezza e conformità
Per i responsabili delle operation, i sistemi di asset management basati sull’Internet of Things offrono avvisi e allerte di ogni tipo, segnalando ad esempio velocità o vibrazioni anomale, temperature superiori o inferiori alle soglie fissate o ancora rumorosità eccessive.
Queste informazioni sono un aiuto prezioso perché consentono di far intervenire per tempo tecnici e manutentori, evitando fermi macchina, fermi impianto o addirittura lotti di produzione difettosi.
Non solo.
I sensori abilitati per l’IoT possono essere utilizzati per rilevare eventuali perdite di gas o carburante e sono uno strumento prezioso per migliorare la sicurezza dei luoghi di lavoro.
4 – Automazione delle attività di manutenzione e riparazione
L’Internet of Things applicato alle macchine e agli impianti di produzione consente di ridurre i tempi necessari all’individuazione di un guasto e di un malfunzionamento e di velocizzare di conseguenza anche gli interventi di riparazione o sostituzione. L’adozione di sistemi di alert automatici, ad esempio in caso di funzionamenti sopra o sotto soglia, consente di introdurre un maggiore livello di automazione anche nelle attività di maintenance, con benefici evidenti in termini di tempo, risorse, soldi.
La visione di Vodafone Business
In questo scenario si inserisce Vodafone Business, con una propria proposta indirizzata al mondo delle imprese e in particolare a tutte quelle realtà che possono trarre grandi vantaggi dall’Internet of Things.
In realtà, esattamente come è già accaduto per altri aspetti della digital transformation, per avvicinare un numero crescente di realtà aziendali e imprenditoriali ai vantaggi delle tecnologie trasformative come l’IoT servono piattaforme facili da usare, che riducano oppure eliminino le complessità tecniche e che offrano funzionalità “standard”.
È esattamente quanto sta avvenendo con l’IoT.
Proprio la disponibilità di strumenti più semplici e accessibili è la chiave per sbloccare quella sorta di stallo nel quale – stando ai numeri del più recente IoT Barometer pubblicato dalla stessa Vodafone – sembrano essersi fermate le piccole e medie imprese (PMI), che mostrano un tasso di adozione di soluzioni IoT pari al 17%, rispetto al 34% delle aziende di più grandi dimensioni.
L’adozione convinta di una strategia orientata all’Internet of Things aiuta le imprese da un lato a migliorare i propri indici di produttività ed efficienza, dall’altro a offrire nuovi servizi ai propri clienti.
Indipendentemente dalla dimensione, il monitoraggio delle risorse rappresenta uno dei grandi vantaggi che l’IoT può offrire: la gestione degli inventari, così come le applicazioni di tagging volte a ridurre perdite, furti e deterioramento, sono alcuni dei problemi con i quali le imprese del manifatturiero devono confrontarsi e che l’IoT promette di risolvere efficacemente.
Servono piattaforme IoT di facile utilizzo e implementazione
- Come abbiamo già accennato, perché le imprese siano in grado di sfruttare il potenziale dell’Internet of Things come catalizzatore della trasformazione digitale, servono applicazioni IoT di qualità, convenienti e sicure, ma soprattutto accessibili e facili da implementare.
E proprio per rispondere a queste necessità, Vodafone Business ha sviluppato una Smart Manufacturing Suite, una soluzione in grado di raccogliere e armonizzazione dati da un qualsiasi dispositivo industriale, grazie al Vodafone Industrial Connect Gateway, garantendo:- Acquisizione dei dati da differenti protocolli
- Semplicità di implementazione
- Elaborazione dati a bordo macchina
- Trasmissione dei dati in maniera sicura
- Protezione dei dati
Smart Manufacturing Suite fornisce uno strumento per il supporto decisionale che permette di:
- monitorare in tempo reale lo stato della catena di produzione e della qualità degli oggetti prodotti;
- effettuare analisi temporali della disponibilità e delle performance dei componenti dell’impianto;
- intercettare e risolvere guasti nel minor tempo possibile, o evitarli grazie a modelli di rilevamento di anomalie e manutenzione predittiva.
- Realizzare soluzioni di Closed Loop Manufacturing.
In ultimo la soluzione è facilmente integrabile nei sistemi di automazione e gestionali.
Una piattaforma pensata per consentire una attivazione e una distribuzione rapidi di soluzioni IoT end-to-end ricche in termini di funzionalità e soprattutto sicure, dotata di strumenti di sviluppo rapido accessibili a tutti, nati da una profonda comprensione non solo degli aspetti tecnici legati all’Internet delle Cose, ma anche degli ambienti normativi di riferimento.
Quali funzionalità per Vodafone Business Smart Manufacturing Suite
Con le soluzioni di Smart Manufacturing Suite Vodafone Business si è posta l’obiettivo di ridurre la complessità dei progetti IoT, di sfruttare il potenziale di questa tecnologia, rendendo la trasformazione accessibile alle aziende di qualunque dimensione, di consentire a un numero crescente di imprese di cogliere i vantaggi offerti dalla digitalizzazione in termini di accesso e di gestione dei dati.
In particolare, per quanto riguarda la gestione degli asset, è possibile creare sistemi di notifica di guasti o malfunzionamenti, sistemi di monitoraggio da remoto di macchine e impianti, soluzioni per una gestione efficiente delle attività di maintenance, soluzioni per il monitoraggio dei dati di macchina e di campo in tempo reale.