Il tema della Smart Mobility è sempre più centrale e strategico per il mondo delle Assicurazioni. È questo settore che più di altri sta investendo in soluzioni che permettono di controllare tanto la mobilità delle auto quanto la sicurezza delle case e nelle case.
Non è sul fronte consumer che gli sviluppatori di servizi, prodotti e applicazioni IoT per ambienti domestici devono aspettarsi importanti riscontri di mercato, sottolinea Accenture. Almeno, non nell’immediato. Il consumatore medio, come dimostrato anche da anni di lenta affermazione delle soluzioni avanzate di domotica, il più delle volte non è ancora disposto a spendere per acquistare sistemi di automazione per il riscaldamento, la sicurezza e l’illuminazione di casa.
Questo non significa però che il giro d’affari sia destinato a stagnare, tutt’altro. I soggetti più interessati agli oggetti intelligenti sono infatti le Assicurazioni, che nel tentativo di differenziare l’offerta – creando servizi a valore aggiunto – e semplificare le relazioni con i propri clienti stanno investendo con sempre maggior slancio nelle soluzioni IoT e Mobile. Secondo Accenture nell’ultimo anno 2 compagnie su 5 hanno avviato programmi in collaborazione con startup e produttori di device connessi, mentre il 45% delle società del settore dichiara che questi ultimi saranno un elemento fondamentale per la crescita delle revenue nel prossimo triennio.
Il report di Accenture cita Ryan Ryst, Director of Innovation della società assicurativa American Family. «La maggior parte della gente considera l’assicurazione un male necessario con l’unico pobiettivo di ottenerla al prezzo più basso, invece ora con l’IoT possiamo convincerli offrendogli valore tangibile». Come? Attraverso suggerimenti per la vita quotidiana, contestualizzati in maniera corretta grazie alle notifiche attivate dai connected device. Dal memo sull’accensione del timer delle luci quando si parte, alla segnalazione di qualche parametro fuori norma negli impianti casalinghi. «È anche l’occasione per mettere a frutto tutti i dati statistici di cui disponiamo su incendi, allagamenti e furti».
Negli Stati Uniti, come descritto da Fortune, i principali assicuratori stanno attivando offerte specifiche basate sull’introduzione nelle case dei clienti di dispositivi che abbattono rischi di incidenti domestici e di furti. State Farm ha adottato Canary, un sistema per il monitoraggio delle proprietà immobiliari da smartphone, American Family, oltre all’allarme antincendio Nest Protect di Google, ha inserito nella propria offerta Ring, che controlla le porte attraverso un device inserito, come dice la parola, nel campanello, garantendo a chi lo installa un rimborso in caso di effrazione da parte di malintenzionati. Rispetto al settore automobilistico, la compagnia USAA, specializzata in assicurazioni per i militari, sta invece sostenendo economicamente Automatic, una delle startup più quotate nelle tecnologie di connected car, mentre Progressive si è alleata con Zubie, altro specialista dei black box per auto, per proporre sconti ai clienti che accettano di condividere con l’assicuratore i dati prodotti dal veicolo mentre sono al volante.
In effetti, conclude Accenture, la sfida più complessa non sembra tanto quella tecnologica o quella dei nuovi modelli di business, sui quali gli assicuratori stanno dando prova di rapida capacità di adattamento, ma piuttosto quella della gestione dei dati – specialmente quelli sensibili – prodotti dai sistemi connessi sempre più diffusi nelle case e nelle auto dei clienti. In un mondo in cui l’IoT è destinato a crescere con lo stesso ritmo degli attacchi informatici rivolti agli oggetti connessi, il tema della privacy e della data protection si fa sempre più cruciale.