L’Osservatorio sull’industria italiana dell’automazione (disponibile QUI per il download), curato da ANIE Automazione e presentato durante la tavola rotonda di apertura di SPS Italia 2023 (Parma, 23-25 maggio), contiene un’ampia sezione dedicata ai dati del settore, che fornisce una panoramica delle tendenze di mercato registrate dal 2022 fino ai primi mesi del presente anno, nonché delle previsioni sull’andamento complessivo del 2023.
Il volume si apre svelando i dati e le statistiche che definiscono un framework estremamente positivo dell’automazione industriale in Italia, dipingendolo come un settore in grande espansione confermando il recupero pre-pandemia. Nel 2022 l’industria ha, infatti, registrato una crescita del 23% rispetto all’anno precedente, abbracciando tutti i settori merceologici e raggiungendo un valore di mercato vicino ai 7 miliardi di euro. Il software industriale si distingue con una performance superiore al 20% anno su anno, lasciando presagire un inizio altrettanto promettente per il 2023.
Nel corso del 2023, anche se con una minore efficacia dovuta alla riduzione delle aliquote, il credito di imposta secondo il Piano Transizione 4.0 continuerà a essere un importante motore di crescita per il mercato. Le aspettative per il 2023 sono di una crescita annua del fatturato di circa il 15%.
L’industria verso un modello sostenibile, human-centred e resiliente
La seconda parte del rapporto si concentra sull’analisi dell’evoluzione verso il concetto di “Industria 5.0”, una sfida importante che la stessa Commissione Europea incita ad affrontare andando oltre l’innovazione tecnologica e la gestione dei dati, per prioritizzare anche gli aspetti sociali e ambientali.
Sostenibilità, essere umano e resilienza sono i tre pilastri fondamentali di questo paradigma che la digitalizzazione dei processi e l’implementazione di soluzioni di automazione industriale concorrono ad alimentare indirizzando gli investimenti in termini di efficientamento energetico, riduzione dei consumi di materie prime, migliore pianificazione degli approvvigionamenti e collaborazione con nuove filiere internazionali.
E se la sostenibilità è “un attivatore di business” e non solo “un vantaggio competitivo”, allora le imprese devono imparare ad estrarre il massimo valore dai dati per affrontare un’evoluzione che impone di investire in tecnologie, infrastrutture e digitalizzazione.
Per concludere, l’Osservatorio presenta i risultati dell’ultima survey sull’Industria 5.0 promossa da Innovation Post, Industry 4 Business e Internet 4 Things in collaborazione con il Laboratorio RISE Research & Innovation for Smart Enterprises dell’Università degli Studi di Brescia.
Per una trattazione più approfondita, rimandiamo a questo articolo su Industry4Business.