Da pochi giorni è stato presentata la versione 2013 dell’Osservatorio ‘ICT in Sanità’ della School of Management del Politecnico di Milano, nell’ambito del quale sono stati assegnati anche i premi ‘Innovazione ICT in Sanità 2013’. Nella categoria ‘Cartella Clinica Elettronica’, in particolare, il premio è andato quest’anno all’Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate (nella foto Pietro Caltagirone e Giovanni Delgrossi, rispettivamente direttore generale e direttore sistemi informativi dell’AO Desio-Vimercate, mostrano il premio), grazie a un innovativo progetto basato sull’uso di dispositivi tablet pc.
L’AO di Desio e Vimercate è composta da 5 presidi ospedalieri tra le province di Monza e Milano (Vimercate, Desio, Seregno, Carate e Giussano) e 10 Strutture Sanitarie Territoriali, gestisce complessivamente 1.400 posti letto, con un numero totale di circa 3.100 dipendenti. A partire dal 2007 l’Azienda ha avviato – con il supporto di Dedalus Clinic, società del Gruppo Dedalus – un progetto di digitalizzazione della cartella clinica cartacea, pensato per gestire tramite sistema informatico, e quindi automatizzare e perfezionare, il processo interno di ricovero ospedaliero. L’approccio si è basato sull’implementazione di alcune funzionalità standard definite a livello aziendale, garantendosi al contempo la disponibilità delle personalizzazioni necessarie a soddisfare le specificità dei singoli reparti.
Il progetto, che ha riguardato inizialmente i reparti del Presidio Ospedaliero di Vimercate (nella foto), è stato poi diffuso anche ai Presidi di Desio e Seregno, e prevede l’impiego di 300 dispositivi hardware di tipo Tablet Pc, che possono essere utilizzati in totale mobilità all’interno dei reparti sotto copertura di rete wifi. L’accesso al Tablet PC e l’autenticazione all’applicazione avviene attraverso l’inserimento e il riconoscimento della Carta SISS personale di ciascun operatore autorizzato che, previa digitazione delle proprie credenziali di autenticazione registrate sulla stessa Smart Card, accede alle cartelle cliniche dei pazienti del reparto di appartenenza, con una completa tracciatura delle operazioni effettuate sulla cartella clinica da ciascun operatore. In fase di chiusura, la Cartella Clinica Elettronica (CCE) viene firmata digitalmente dal medico responsabile, marcata temporalmente, archiviata nel repository aziendale dei referti, e inoltrata al sistema di conservazione sostitutiva.
70mila cartelle cliniche all’anno
La CCE dispone di tutte le funzionalità per la gestione completa dell’intero percorso clinico del paziente, accessibili anche offline in caso di disaster recovery e per garantire la business continuity del processo di cartella clinica: lista dei pazienti, valutazione all’ingresso medica e infermieristica, anamnesi, esame obiettivo, diari clinici, prescrizione, somministrazione e controllo delle terapie, parametri vitali, richieste di esami, ‘clinical summary’, pianificazione dei bisogni infermieristici e rilevazione delle scale di valutazione. Attualmente il sistema è presente in tutti i reparti del Presidio Ospedaliero di Vimercate ed è stato diffuso nell’ultimo anno anche a quelli di Desio e Seregno, con una produzione di circa 70.000 CCE all’anno.
La possibilità di replicare alcune delle attività già svolte nei reparti coinvolti inizialmente e le competenze acquisite da parte della Direzione Sistemi Informativi nella gestione dei problemi e delle resistenze degli utenti clinici ha facilitato enormemente la diffusione della soluzione, che infatti è stata molto più rapida e agevole nei reparti di Desio rispetto a quanto accaduto a Vimercate.
I benefici quindi sono stati sostanzialmente di due tipi. I primi, più prevedibili, sono quelli derivanti dalla soluzione in termini di riduzione degli errori e del rischio clinico, e di semplificazione e standardizzazione delle attività mediche e infermieristiche. Ma al di là di questi, uno dei grandi risultati del progetto è stato di dimostrare come, nell’introduzione della Cartella Clinica Elettronica, i grandi sforzi economici e organizzativi che l’azienda ha dovuto compiere in fase iniziale e nei primi reparti coinvolti sono stati ripagati nel momento in cui si è passati a un’implementazione su più larga scala: le economie di apprendimento hanno infatti facilitato la diffusione e ridotto gli sforzi di gestione del cambiamento.