A seguito dell’inaugurazione della propria Linea Pilota lo scorso 27 ottobre, Bi-Rex conferma ancora una volta il suo ruolo strategico nell’implementazione delle tecnologie abilitanti per l’Industria 4.0: il Competence Center bolognese chiude il secondo bando da 1,2 milioni di euro finanziando 7 idee e iniziative di innovazione tecnologica, con l’obiettivo di realizzare progetti di Ricerca, Sviluppo e Innovazione orientati alla sperimentazione, prototipazione e adozione di soluzioni basate proprio sull’utilizzo di queste tecnologie.
Innovatività, qualità e ricadute economiche del progetto, inclusività delle PMI, valorizzazione dei progetti collaborativi tra pubblico e privato (ovvero partnership di più imprese con Università organismi ed enti di ricerca) sono stati i principali criteri premiali nell’assegnazione delle risorse. Per ognuna delle 19 aziende vincitrici sarà finanziato il 50% del progetto, fino ad una spesa di 200.000 euro. L’elenco è stato pubblicato sul sito di Bi-Rex, nell’apposita sezione relativa ai bandi.
Stefano Cattorini, Direttore Generale di Bi-Rex afferma “Attraverso questo secondo bando proseguiamo rispetto a quanto implementato fino ad ora, al fine di supportare tutte quelle aziende che vedono nell’innovazione tecnologica e nella digitalizzazione una opportunità e di contribuire alla crescita economica del tessuto produttivo nazionale. Il contesto attuale è particolarmente complesso: Bi-Rex lancia un ulteriore segnale per dimostrare quanto possa essere strategico il ruolo di un Competence Center”.
L’innovazione di impresa: trasversale e diffusa
Come nel primo bando, la necessità di innovare i modelli di business verso il paradigma 4.0 è stata avvertita in modo trasversale e diffuso dalle imprese: le 19 aziende vincitrici provengono da 4 regioni italiane (Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Campania), appartengono a 12 diverse filiere (Servizi e Consulenza, Edilizia, Meccatronica, Packaging, ICT, Automotive, Batterie, Robotica, Logistica, Agrifood, Energia, Energie Rinnovabili) e quasi la metà (circa il 50%) delle beneficiarie sono PMI, a riprova di quanto la domanda di innovazione e tecnologia non sia una prerogativa riservata solo a grandi aziende e multinazionali.
“Visual Inspection per il controllo qualità, Ottimizzazione della gestione di sistemi agrovoltaici, Digital Twin Per Configurazione Di Linee Produttive, Automazione per Assemblaggio di Celle e Batterie al Litio sono esempi di alcune aree all’interno delle quali si svilupperanno i progetti, a testimonianza di come l’innovazione tecnologica possa supportare concretamente i bisogni e le esigenze di aziende afferenti a diversi settori merceologici” aggiunge Cattorini.
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