Si chiama BYOD e rappresenta l’altra faccia dell’enterprise mobility management. Perché, se è vero che i dipendenti sono più produttivi con i loro smartphone, i loro tablet e i loro laptop pemanentemente connessi, è vero anche che sono molto distratti, superficiali o imprudenti. L’87% dei Cio intervistati dagli analisti afferma che la più grande minaccia alla sicurezza dei dispositivi mobili sia dovuto alla scarsa attenzione dei dipendenti.
A tradurre in numeri le preoccupazioni delle aziende è l’ultimo rapporto stilato dagli analisti di Check Point.
Il 2014, secondo i dati, ha visto un incremento nei costi legato alle attività di ripristino effettuate dalle aziende in seguito agli incidenti di sicurezza mobile. Tra i responsabili IT di Stati Uniti, Australia, Canada, Germania e Regno Unito, il 42% ha stimato in oltre 250.000 dollari il costo dovuto a questi incidenti.
“La nostra 2014 Mobile Security Survey – ha commentato Dorit Dor, vice president of products di Check Point Software Technologies – mette bene in chiaro come i professionisti dell’IT non vedano una fine alle minacce legate alla mobile security, anzi si preparino a un incremento di questo tipo di incidenti per il 2015”.
Sicurezza a rischio, soprattutto per Android
È l’82% dei CIO a prevedere un aumento del numero di incidenti di sicurezza: chiaro segno di una consapevolezza delle dinamiche gestite o che dovrano essere gestite per contrastare le ricadure sull’azienda. Quasi due terzi degli interpellati, infatti,i ritiene che i più recenti e clamorosi furti di dati relativi ai clienti siano stati resi possibili per la poca attenzione dei dipendenti.
La quasi totalità del panel (il 98%) ha espresso il timore legato all’impatto dei furti o dello smarrimento di informazioni.
Ma il Mobile Device Management è ormai un trend irreversibile: lo conferma il 91% dei professionisti IT del sondaggio, che hanno registrato negli ultimi due anni un incremento nel numero di device mobili personali che vengono connessi alla propria rete. Solo quest’anno, il 56% degli interpellati ha gestito dati aziendali su dispositivi di proprietà dei dipendenti, in crescita rispetto al 37% del 2013. BYOD sì, insomma, ma con una serie di preoccupazioni. Soprattutto per i dispositivi Android.
Gli analisti, infatti, hanno evidenziato come il rischio di sicurezza percepito rispetto alla piattaforma Android sia passato dal 49% del 2013 al 64% di quest’anno e dunque superiore rispetto ad Apple, Windows Mobile e Blackberry.