La transizione “gemella” può nel concreto aiutare le aziende manifatturiere a rimanere competitive che, in uno scenario complesso come quello attuale, è diventata una vera e propria sfida che richiede di abbracciare la digitalizzazione dei processi produttivi per ottimizzare tempi e costi e investire nello sviluppo aziendale e nel welfare.
Nello specifico, l’industria chimica, che gioca un ruolo di primissimo piano nel promuovere la sostenibilità, è in grado di stabilire, aumentando e potenziando le tecnologie a disposizione, il controllo su eventuali interruzioni e criticità così da intervenire in tempo reale per non compromettere la continuità del business e non gravare sulle attività quotidiane e i turni di lavoro.
E’ quello che ha fatto CFS Europe, (gruppo Camlin Fine Sciences Ltd, Mumbai Stock Exchange – BSE), multinazionale fra i primi quattro players mondiali di difenoli e derivati, oltre che di antiossidanti tradizionali e naturali che, con l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2025, ha da tempo attuato la duplice transizione.
Il progetto di trasformazione digital e green di CFS Europe con Kode
Il progetto intrapreso da CFS Europe, nato dall’esigenza di ottimizzare il processo e prevenire guasti agli impianti, è stato sviluppato con la società Kode, società di consulenza scientifica nel campo della data science, e ad oggi sono state completate le prime due fasi.
La prima fase ha permesso alla creazione di un data collector dove saranno raccolti dati real-time di processo (2000 segnali), i risultati analitici di circa 100 punti di campionamento, le attività di manutenzione gestite da un software CMMS (Computerized Maintenance Management System) e cause e durata di fermi impianto. Nella seconda fase sono state individuate con successo le correlazioni con i principali indicatori di performance, quali consumi energetici e consumo di materie prime, e dati raccolti dal sistema.
L’attività fin qui svolta permetterà di dare l’avvio alla terza fase nella quale sarà creata una piattaforma di Real-time process monitoring and alert grazie alla quale sarà possibile prevedere potenziali guasti e intervenire prima che si verifichino cali prestazionali o aumento di consumi energetici. Il miglioramento della pianificazione, oltre a garantire maggiori rese produttive, permetterà di limitare gli interventi imprevisti e garantire una maggior tutela dei lavoratori.
Digitalizzazione, sostenibilità e formazione continua per la produttività dell’industria
Da una recente analisi di Unioncamere e del centro studi Tagliacarne, emerge che le imprese del settore manifatturiero sono pronte a investire non solo in digitalizzazione ma anche in sostenibilità, puntando a un vero e proprio salto di qualità. Secondo le stime effettuate, infatti, questa transizione “gemella” potrebbe aiutare le aziende a incrementare la propria produttività del +14%.
Al contempo, sempre più imprese si stanno focalizzando sull’acquisizione di competenze adeguate, attraverso attività formative di up-skilling e reskilling dedicate ai dipendenti e formazione manageriale in tema di nuovi modelli di business. Quando la trasformazione tecnologica e sostenibile viene combinata anche con una formazione continua del capitale umano, la ricaduta positiva in termini di produttività può arrivare fino +17%.
Massimo Cupello Castagna, Amministratore Delegato di CFS Europe, commenta: “Tecnologia e sostenibilità sono i driver del nostro piano di sviluppo. Credo fortemente che i due ambiti non possano più essere separati, ma debbano procedere su binari paralleli per puntare a un business sempre più efficiente, competitivo e rispettoso per l’ambiente. È importante, però, puntare su una digitalizzazione intelligente che sia flessibile e in grado di adattarsi alle continue evoluzioni del mercato, che molto spesso si manifestano repentinamente. Per quanto concerne il nostro settore, è necessaria una digitalizzazione che ci permetta di avere il controllo su eventuali interruzioni e criticità e che ci garantisca la possibilità di intervenire in tempo reale per non compromettere la continuità del business e non gravare sulle attività quotidiane e i turni di lavoro”.