In occasione del recente Citrix Synergy 2017, la conferenza annuale che raduna clienti, partner e sviluppatori Citrix, la società ha posto forte l’accento sui nuovi bisogni di sicurezza e integrità che si accompagnano a una digital transformation sempre più declinata in cloud.
Sono, infatti, sempre di più le organizzazioni che assecondano lo Smart Working o “lavoro agile” – tema estremamente attuale su cui proprio in questi giorni in Italia è stata approvata una Legge in Senato – e permettono a dipendenti, manager e collaboratori di utilizzare il proprio smartphone o tablet personale per finalità professionali (BYOD, Bring Your Own Device).
Ed è proprio ai lavoratori che la società si rivolge, nelle parole di Kirill Tatarinov, Presidente e CEO di Citrix: «Ci saranno 3 miliardi di persone connesse a Internet entro il 2025 – spiega il manager, ex Microsoft, che guida la società dal gennaio 2016 –. Oggi, il 70% delle multinazionali ha almeno un team dedicato alla digital transformation e per il futuro delle aziende sarà fondamentale il ruolo dei nativi digitali, che già oggi rappresentano il 50% della popolazione lavorativa mondiale ma che diventeranno il 75% entro il 2020.
Sono, infatti, i lavoratori il vero driver della digital transformation in azienda. C’è una tendenza, che gli analisti chiamano digital dexterity (si può tradurre in modo approssimativo con “destrezza nell’uso del digitale” – ndr), che si esprime nella maggior attitudine di alcuni individui a utilizzare le tecnologie per il proprio lavoro nel migliore dei modi. Questa attitudine dipende da diversi fattori, dall’inclinazione personale, dal carattere, dalla cultura, e sicuramente i nativi digitali sono più propensi di noi ad abbracciare il digitale in tutti i suoi aspetti. Ma poi ci siamo tutti noi, gli altri, ed è qui che le aziende come la nostra sono in grado di fare la differenza».
IoT, Big Data, tutto per Citrix passa dal Cloud
Secondo una recente ricerca di IDC, le strategie mobile e cloud “first” (incentrate sui paradigmi tecnologici della mobilità e della nuvola) sono sempre più
centrali per le aziende: entro il 2019, le organizzazioni investiranno 2100 miliardi di dollari in tecnologie e servizi utili per implementare e gestire la trasformazione digitale. A sostegno di questa ipotesi, anche Gartner conferma che ben il 40% del budget IT quest’anno sarà allocato dalle aziende in tecnologie e servizi cloud.
«La proliferazione delle “nuvole” è frustrante per l’utente oltre che pericolosa – ha spiegato Tatarinov –. Tutto gira in Cloud ormai, le tecnologie IoT, i Big Data, l’intelligenza artificiale, ma anche la sicurezza e i dispositivi mobile. Grazie alle nuove funzionalità di sicurezza di Citrix Workspace, che presentiamo oggi, siamo finalmente in grado di offrire a ogni membro dell’organizzazione la possibilità di muoversi in sicurezza e in modalità fluida tra i diversi ambienti cloud in uso senza dover ridigitare ogni volta le proprie credenziali».
Citrix Secure Digital Workspace, disponibile anche come servizio (SaaS), permette a dipendenti, manager e collaboratori di accedere in modo unificato e sicuro ai dati e ai flussi di lavoro dell’ufficio all’interno di un perimetro che non è più fisico, come avveniva in passato, ma virtuale e software-defined, spiega l’azienda.
La soluzione sfrutta un motore analitico sofisticato per garantire il miglior bilanciamento tra sicurezza, produttività e prestazioni rispetto al contesto in cui si trova il lavoratore – su un treno affollato oppure presso il cliente, all’interno di una sede remota oppure collegato a un hotspot Wi-Fi pubblico –, a garanzia di un’esperienza utente fluida, ma senza mettere in pericolo l’integrità dei dati aziendali.
Il mantra è “anytime, anywhere access” ovvero accesso self-service e ubiquo, in qualsiasi situazione e in sicurezza, alle risorse aziendali o, in altri termini “loved by users, trusted by IT”, quindi che piace agli utenti ma anche al personale dei sistemi informativi. E per utenti non si intendono solo i pendolari o chi opera nell’assistenza sul campo… La suite Workspace, infatti, è pensata per i professionisti delle aziende di oggi, che portano il proprio tablet in un ufficio e lo usano per intervenire direttamente sul database dei clienti.