Dopo aver passato gli ultimi mesi allo sviluppo di una piattaforma proprietaria – Predix – per aiutare le aziende manifatturiere moderne a gestire i dati (soprattutto quelli provenienti dagli oggetti smart) nel cloud, GE ha annunciato una collaborazione con Microsoft che verte sullo stesso campo d’azione, ovvero il cloud IoT.
L’IoT è un segmento in decisa espansione, che richiama parecchi fornitori. Secondo Gartner, infatti, a fine 2016 saranno 6,4 miliardi gli oggetti smart connessi, destinati a salire a 20 miliardi nel 2020.
L’Amministratore Delegato di GE, Jeff Immelt, è apparso con il CEO di Microsoft Satya Nadella alla Worldwide Partner Conference di Microsoft di Toronto, in Canada. Insieme, i due manager hanno svelato al pubblico i dettagli della collaborazione, che verte sull’integrazione tra Predix e la nuvola della casa di Redmond, Azure. La mossa arriva una settimana dopo che Microsoft ha annunciato il rebranding delle sue applicazioni aziendali nel cloud, ora confluite sotto l’ombrello della suite Dynamics 365, nell’ambito di una più ampia strategia di rifocalizzazione del colosso di Redmond sul business della nuvola fortemente voluta dal CEO Nadella.
I dettagli dell’intesa
Sulla base dei termini della partnership, i clienti Predix che già lavorano con GE avranno accesso agli strumenti di gestione dei dati e alle tecnologie basate sul linguaggio naturale di Microsoft Azure. Avranno altresì accesso ai data center della casa di Redmond sparsi nei cinque continenti, così come alla Cortana Intelligence Suite. Microsoft renderà Predix parte integrante della suite proprietaria Azure IoT Suite, facilitando così il lavoro delle aziende manifatturiere per l’Industry 4.0 che vogliono integrare i dati provenienti dalle fabbriche intelligenti all’interno delle applicazioni Microsoft.
Gli sviluppatori potranno avere un’anteprima delle funzionalità e delle potenzialità che questa integrazione porta con sé già alla fine di quest’anno, confermano in un comunicato le aziende coinvolte. Predix sarà pienamente disponibile su Azure a partire dal secondo trimestre del 2017.
GE aveva presentato al mercato Predix nell’agosto del 2015 sollevando non poche reazioni di scetticismo. In tanti, infatti, non comprendevano le ragioni per cui la multinazionale delle tecnologie industriali volesse entrare in un mercato, quello legato ai servizi cloud, che stava già allora diventando molto competitivo.
Amazon Web Services, con 10 miliardi di dollari di fatturato e un vantaggio di diversi anni sui suoi rivali, resta il player dominante nello spazio della nuvola e investe in modo cospicuo e costante nella propria piattaforma di cloud IoT. Google e Microsoft si stanno dando parecchio di fare per scalare posizioni sul mercato dei big player internazionali del cloud applicato all’Internet delle cose – un mercato che dovrebbe sfiorare nel prossimo quinquennio, secondo dati Forbes, 1 trilione di dollari di giro d’affari.
Mentre la nuova partnership può attirare nuovi clienti verso Predix attraverso l’ecosistema di partner e servizi Microsoft, consentendo a quest’ultima di guadagnare posizioni nel segmento del cloud IoT, un portavoce di GE fa notare che l’intesa non è esclusiva. L’azienda continuerà a offrire Predix anche sul cloud pubblico di Amazon (AWS, Amazon Web Services) e a lavorare con altri fornitori cloud in futuro. Predix utilizza già Pivotal Cloud Foundry come servizio PaaS (Platforma as a Service) per facilitare la vita dei propri clienti che vogliono poter utilizzare i servizi di diversi cloud provider. Entrambe le aziende coinvolte nella partnership hanno già investito in quote di capitale di Pivotal.
GE in precedenza aveva spostato centinaia delle sue applicazioni aziendali su AWS. L’accordo tra GE e Microsoft, quindi, è l’ultimo segno che Nadella e il capo di Azure, Scott Guthrie, stanno guardando alle grandi corporation come una potenziale fonte di business aggiuntivo – proprio come la rivale diretta Amazon.