Guido Colombo, Chief Executive Officer, bMooble a Internet4Things: sviluppare progetti IoT in ambito industriale ed elettronico evidenzia la complessità della connettività ed aumenta la necessità di controllo e logica nel Cloud.
bMooble si occupa dell’utilizzo degli apparti mobile nell’ambito industriale per progetti IoT, quali sono le soluzioni che state creando?
Noi siamo nati nel 2008 presso l’incubatore del Politecnico di Torino con l’idea di fornire tecnologie ed infrastrutture per ecosistemi digitali. Dalle prime esperienze in ambito aziendale con applicazioni corporate, siamo poi passati a fornire soluzioni nel settore del B2C, ed ultimamente abbiamo iniziato a lavorare nell’ambito industriale. Innanzitutto nel campo machine to machine M2M , che oggi con alcune declinazioni è approdato all’Internet of Things, in questo momento il nostro fuoco è rivolto all’industria, Smart Building, Smart City e alla Industry 4.0.
Qual è l’obiettivo che state perseguendo nel campo dell’elettronica, in particolare, con lo spin-off dell’esperienza legata ad Orchestra?
Con bMooble ci siamo sempre occupati d’integrare l’esistente, quello che il mercato offriva in termini di elettronica di campo, macchine, protocolli, networking, per noi era abbastanza trasparente. Quando siamo giunti ad avere mercati complessi con oggetti che si muovono, quindi la connettività è via rete cellulare, abbiamo capito che andavano tenuti in considerazione una serie di fattori critici, in primis la connettività. Abbiamo così deciso con un partner di costituire una società specifica, Orchestra, in cui siamo riusciti a coniugare le vere esperienze di chi costruisce piattaforme software e di chi costruisce elettronica per veicoli. Questa nuova azienda è stata accolta all’interno dell’incubatore del Politecnico di Torino. Abbiamo già i primi clienti che sono produttori di macchine operatrici mobili per uso industriale che lavorano outdoor, che vengono diagnosticate da remoto in tempo reale. Abbiamo creato l’iniziativa Orchestra perché pensiamo che la logica e il controllo devono essere distribuite nel Cloud, per avere il dominio delle componenti elettroniche, che per noi sono delle effettive Smart Box.
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