Tennis, fragole e Internet of Things. In apparenza sono tre temi distinti senza un’immediata correlazione fra di loro. Nella realtà, sono di stringente attualità se si considera che il 27 giugno è stato inaugurato sui prati dell’All England Club di Londra il torneo 2022 di Wimbledon, una delle più importanti competizioni di tennis a livello mondiale. Se a tutti è noto il grande slam britannico, forse non è altrettanto conosciuto il dessert ufficiale della manifestazione, cioè le fragole con panna. Si calcola che in media durante le due settimane del torneo ci sia un consumo di circa 30 mila tonnellate di fragole accompagnate da ottomila litri di panna, pari più o meno a 1,5 milioni di fragole e a 200 mila porzioni. Dagli inizi degli anni Settanta Hugh Lowe Farms di Mereworth, nel Kent, è il fornitore ufficiale del frutto rosso grazie ai suoi 700 ettari di campi in cui sono coltivati fragole e lamponi. Una tradizione che si è interrotta soltanto nel 2020 a causa della pandemia, quando la cancellazione del torneo ha rischiato di far sprecare i 750 chili di fragole già ordinate che, per fortuna, hanno preso una strada alternativa e si sono trasformati in marmellata.
La collaborazione tra Hugh Lowe Farms e Vodafone UK
L’impresa agricola, che vanta 120 anni di storia e oggi è arrivata alla quinta generazione, non disdegna l’innovazione. Anzi, probabilmente la sua longevità si deve anche a questo. Marion Regan, proprietaria di Hugh Lowe Farms, ha deciso di stringere una partnership con Vodafone UK sia per ottimizzare la coltivazione delle fragole sia per tracciare tutte le fasi di trasporto dal momento della raccolta a quello in cui il carico arriva a Wimbledon. In entrambi i casi, le tecnologie messe a disposizione dalla famosa Telco sono tecnologie IoT abbinate a un software in grado di analizzare una grande quantità di dati e di estrarre insight di valore. In particolare, la piattaforma cloud-based accessibile da desktop e mobile per archiviare, visualizzare e confrontare mappe e dati geografici, nonché tutte le altre informazioni di natura agricola, si chiama MyFarmWeb. La soluzione di Vodafone consente di supportare il processo decisionale ad esempio attraverso un uso più oculato delle risorse idriche e un impiego più efficace di fertilizzanti e pesticidi. Pratiche che, nel loro complesso, possono contribuire, oltre che a migliorare la produttività e la resa in un’azienda come quella di Mereworth, a ridurre l’inquinamento da gas serra. Secondo uno studio condotto proprio da Vodafone per il mercato UK, l’adozione delle tecnologie IoT nel comparto agricolo potrebbe far diminuire le emissioni di CO2 dai 2,4 e i 4,8 milioni di tonnellate all’anno.
Dall’agricoltura di precisione alla tracciabilità nella logistica
Collegato sempre a MyFarmWeb c’è un tracker IoT, cioè un sistema di tracciamento e di localizzazione con cui monitorare il percorso delle fragole in transito, tenendo sotto controllo temperatura, umidità ed eventuali urti e vibrazioni subiti dall’imballaggio lungo il viaggio verso Wimbledon. La soluzione, in base a quanto afferma Vodafone, oggi è utilizzata non solo in Europa, ma da circa 8.500 agricoltori tra Stati Uniti, Sudafrica, Australia e Nuova Zelanda. Per quanto riguarda il protocollo di connettività impiegato per affiancare il fornitore di fragole di Wimbledon attraverso una sensoristica diffusa, sebbene Vodafone non lo abbia specificato, è presumibile supporre che si tratti dello standard NB-IoT all’interno dei protocolli di rete LPWAN. In genere la connettività Low Power WAN assicura una comunicazione dati bidirezionale anche in condizioni estreme quali possono essere, appunto, quelle di un terreno agricolo o di una logistica su gomme. Motivo per il quale la si ritrova nell’agricoltura di precisione e nell’Industrial IoT. Con buona probabilità, rappresenta lo standard che quest’anno non farà mancare la base fondamentale del dessert a tutti i partecipanti al torneo di Wimbledon. E per giunta, in maniera più sostenibile e meno dannosa per l’ambiente.