La didattica, il lavoro, in questo periodo di pandemia, di distanziamento sociale e di chiusura delle scuole, degli uffici e delle attività, devono trasformarsi in una nuova forma. Si può dimostrare quanto sia semplice utilizzare il proprio smartphone (per il discente), un tablet (per il tutor/insegnante) e un headset, un visore autocostruito tramite una stampante 3D, con degli auricolari (per ogni discente) con pochi euro di spesa, il tutto per vivere esperienze immersive altrimenti impossibili da fruire in questo periodo di pandemia e divieti di spostamento.
Realtà virtuale per gite virtuali
Chiaramente tali esperienze non sostituiranno mai la realtà, ma sono un ottimo espediente per “vedere” e vivere luoghi, sistemi, meccanismi, da un altro punto di vista, apprendendo e interagendo, guidati dal tutor in “viaggi” (gite scolastiche) praticamente del tutto equivalenti se non con capacità comunicative ben maggiori, rispetto a quello che avviene nella “realtà”.
Ad esempio, è possibile portare una scolaresca in fondo al mare dei Caraibi per una lezione di scienze. Fantascienza? No, è una realtà, da provare con un visore VR, come quelli qui proposti, e il proprio smartphone (video)
Per la didattica scolastica e non solo, Google ha creato una piattaforma di esperienze per tutor e una applicazione dedicata: Google Expedition, la cui app è scaricabile qui.
Il team di Google for Education, infatti, si impegna da tempo a sostenere l’insegnamento e l’apprendimento dovunque, in qualsiasi momento e su qualsiasi dispositivo. Negli ultimi cinque anni ha reso possibili esperienze di apprendimento virtual reality e augmented reality coinvolgenti per milioni di studenti in tutto il mondo con Google Esplorazioni e Tour Creator (l’App VR per creare tour virtuali da parte dei docenti: Tour Creator (google.com)).
Arte e cultura
Ad integrare questo mondo vi è l’applicazione VR/AR di Google Arts & Culture. A breve sarà disponibile anche una vasta raccolta di “artefatti” culturali e di storie da tutto il mondo che permetteranno di esplorare, anche in questo periodo di clausura dovuto al Covid, tra le quattro mura di casa, ma in compagnia dei propri compagni di classe e del docente/tutor.
Con l’App Esplorazioni le aule non hanno più confini, infatti con la realtà virtuale e la realtà aumentata gli insegnanti non sono più confinati nello spazio di un’aula: mentre la prima permette di esplorare il mondo virtualmente, la seconda dà vita a concetti astratti. Gli insegnanti possono così essere dei tutor agli studenti attraverso raccolte di scene a 360° e oggetti 3D, indicando siti ed elementi di interesse lungo il percorso.
L’App Esplorazioni (Expedition) permette di scoprire in modo nuovo la storia, la scienza, le arti e il mondo della natura. Che si scelga di passeggiare tra i dinosauri o di dare uno sguardo alle sculture rinascimentali, si troverà sempre qualcosa di sorprendente da esplorare per ogni materia.
Questa nuova metodologia è uno stimolo per la creatività e l’immaginazione degli studenti aiutandoli a visualizzare le informazioni in un modo nuovo, capace di migliorare la loro capacità di ricordare i concetti appresi.
Eccone un chiaro esempio in questo video.
Accompagnare quindi gli alunni in una gita virtuale è ormai quindi alla portata di tutti e non solo degli insegnanti. Nell’App Esplorazioni si hanno a disposizione oltre 900 Esplorazioni VR da scoprire.
Realtà aumentata
È possibile portare il mondo, l’universo intero in una classe? Immaginate di poter portare il turbinio di un tornado o il ronzio di un alveare in aula, di dare vita a concetti astratti con la modalità AR dell’app Esplorazioni. Google ha collaborato con importanti musei, università, laboratori ed editori per sviluppare oltre 1000 tour in realtà virtuale e realtà aumentata.
Stampanti 3d per la creazione di visori/headset VR
Come poter usufruire di queste esperienze? A quale costo? Il costo è quello di uno smartphone, che quindi ha già tutto ciò che serve, mentre le App sviluppate da Google sono gratuite; vi è da aggiungere solo un visore VR, che si può anche autocostruire al costo di pochi euro. Come? Con le moderne stampanti in 3D.
Questo è un ottimo modo per scoprire la realtà virtuale per la prima volta. A parte le lenti, i cinturini e un paio di piccoli oggetti che devono essere acquistati separatamente, il tutto a prezzi contenuti, i visori possono essere personalizzati, stampati e assemblati in casa.
Con una stampante 3D, i file STL giusti e un po’ di pazienza per chi è alle prime armi, è possibile stampare in 3D il proprio visore headset. Si rimarrà veramente sorpresi.
Quattro progetti di visori VR prodotti con una stampante 3D
AZ360VR, il più popolare
L’AZ360VR è il design più popolare per un visore VR fai-da-te da fabbricare con stampante 3D. È compatibile con la maggior parte degli smartphone e include funzionalità come la distanza lente-occhio regolabile (focale). Sono disponibili istruzioni chiare che includono un elenco dettagliato degli accessori extra da acquistare separatamente. Se si incontrano difficoltà nella costruzione, sono disponibili i video tutorial e i suggerimenti della community.
Il visore VR più veloce per stampante 3D
Questo visore VR è una rapida alternativa di Google Cardboard alla stampa 3D in quanto richiede solo 3 pezzi ed è facile da montare. Si adatta a smartphone con display da 4 a 7 pollici. Dovrai acquistare le cinghie e puoi utilizzare le lenti di un Google Cardboard o acquistarle da un ottico per un paio di euro. Questo design è facile da personalizzare, ha un bell’aspetto e, soprattutto, se possono stampare un numero illimitato! https://cults3d.com/en/3d-model/gadget/virtual-reality-glasses
Il visore VR più semplice per stampante 3D
Questo visore VR è il più semplice e facile da stampare in 3D. Poiché è possibile regolare le dimensioni del design, può adattarsi a quasi tutti gli smartphone. La sua semplicità lo rende un ottimo progetto per i giovani maker interessati alla stampa 3D e alla realtà virtuale. Non ci sono istruzioni, ma è così accessibile che è pronto e funzionante in pochissimo tempo.
Il visore VR stampato in 3D più semplice da montare
Questo headset VR mobile stampabile in 3D può essere assemblato in meno di 2 minuti! Si può regolare il design in base alle dimensioni del display dello smartphone, il che significa che può adattarsi a tutti i telefoni. Dopo aver stampato le parti, acquistato le lenti e il cinturino regolabile, basta guardare questo video.
Conclusioni
Questi sono solo alcuni dei tanti esempi di autocostruzione di un visore VR con stampante 3D. In internet si possono trovare centinaia di altri progetti, tutti gratuiti e open-source, in grado di soddisfare la curiosità e la creatività di tutti e per tutti gli usi: intrattenimento, gioco, didattica, studio, lavoro. Insomma, basta avere uno smartphone e una stampante 3D.