Cosa cercano gli utenti nella Smart Home? Tre sono le ragioni che sino ad oggi muovono i consumatori verso la casa digitale: certamente c’è la volontà di inseguire nuove forme di risparmio, ad esempio a livello di energia. Un altro tema molto forte riguarda la sicurezza, con la possibilità di gestire in modo più tranquillo il controllo delle pareti domestiche, sia per quanto attiene ai temi della sicurezza perimetrale rispetto a furti o vandalismi ma anche sicurezza collegata alle tradizionali componenti delle case: gas, acqua, elettricità. Infine, ultimo ma non certo meno importante, il comfort, la scelta di portare intelligenza tra le pareti domestiche per cercare nuove forme di comodità.
Franco Villani, amministratore delegato di BTicino non ha dubbi, ci stiamo muovendo verso una progressiva digitalizzazione delle nostre case, ma è molto importante gestire questo importante passaggio con lo sviluppo di soluzioni in grado di portare nelle case anche il design, la facilità d’uso, l’integrazione con altre componenti e una visione d’insieme nel rispetto delle esigenze degli utenti.
Per Villani la digitalizzazione e la creazione di soluzioni per la Smart Home è un processo che passa direttamente e integralmente per il canale degli installatori. L’amministratore delegato di BTicino ha voluto precisare a Internet4Things che «Noi come BTicino lavoriamo da sempre con il mondo degli installatori e proprio per questo abbiamo sviluppato un percorso di formazione al digitale sui nostri prodotti. Noi come BTicino forniamo piattaforme, soluzioni e prodotti, poi – prosegue – c’è la realtà delle case, delle strutture abitative con tutte le esigenze degli utenti che nascono magari in un contesto di edifici di nuova costruzione o in edifici che vivono interventi di riqualificazione. L’installatore ha la conoscenza puntale e precisa delle esigenze dei clienti e ha la conoscenza delle soluzioni, delle piattaforme, dei prodotti ed è nella condizione di dare le risposte più precise alle richieste dei clienti».
BTicino capofila del Gruppo Legrand in Italia con una ben nota specializzazione nelle infrastrutture elettriche ha esteso le proprie competenze nell’ambito della digitalizzazione grazie anche a una strategia basata sul programma Eliot, la piattaforma dedicata all’Internet of Things.
Non a caso l’incontro con Franco Villani è favorito dalla presentazione ufficiale di una serie di nuovi prodotti nella famiglia dei videocitofoni che portano intelligenza, sicurezza e comodità in un apparato come il videocitofono che si presta a essere reinterpretato come componente centrale nella gestione della sicurezza e della remotizzazione di alcuni servizi.
In particolare l’IoT del videocitofono connesso Classe 300X13E di BTicino, basato sul supporto di una App iOS e Android, permette di comunicare in modo semplice con la casa tramite smartphone. Concretamente il 300X13E trasforma un’abitazione “tradizionale” in una casa connessa permettendo di comunicare in audio e in video, tramite smartphone, con chi ha suonato alla porta dell’edificio sia dall’interno dell’edificio stesso sia da remoto. In questo modo l’utente può comunicare e interagire con chi è davanti al proprio citofono anche dal divano di casa o da qualsiasi altro luogo e può ad esempio aprire la porta del cancello da remoto o attivare la luce del giardino dal lavoro o da un luogo di vacanza.
Franco Villani Bticino e le case intelligente
Villani sottolinea l’importanza per BTicino dello sviluppo in ambito domestico in particolare con il grande tema dell’efficienza energetica che ha dato una bella spinta all’introduzione di soluzioni IoT nel mondo abitativo. Villani mette in evidenza che il mercato è ormai entrato nella fase dei processi di innovazione in cui determinati servizi sono considerati irrinunciabili dai clienti, ovvero la fase nella quale l’offerta di innovazione è diventata ovvia.
Ma Villani ci tiene a sottolineare anche le opportunità legate ai temi della sicurezza, che stanno crescendo sotto tutti gli aspetti e che richiedono risposte semplici, nel rispetto della massima usabilità, ma con maggiore attenzione al design e all’estetica. «Anche per questo aspetto – prosegue il manager – è importante il ruolo degli installatori che conoscono le tematiche legate alla sicurezza e al contesto nel quale deve essere collocato ogni presidio di sicurezza».
In questo senso la linea di prodotti intelligenti Classe300 è caratterizzata da una forte attenzione al design che si sviluppa in un ampio display Touch Screen da 7” corredato da finiture lucide effetto vetro tanto che il prodotto vanta anche il prestigioso riconoscimento Internazionale IF Design Award 2016.
Anche l’usabilità è molto semplificata con una interfaccia pensata partendo dalle funzioni maggiormente utilizzate. E’ infatti sufficiente scegliere la telecamera e premere per attivarla. In questo modo rispondere al citofono è semplice come rispondere a una normale chiamata telefonica e per aprire la serratura è sufficiente far scorrere il simbolo della chiave verso destra, evitando così anche aperture accidentali.
La App permette di gestire diverse funzioni tramite smartphone dentro e fuori dall’abitazione come il controllo delle chiamate, l’apertura del cancello, l’attivazione della telecamera o le azioni collegate ad altri servizi come appunto i sistemi di irrigazione, la parte legata all’illuminazione o apparati di sicurezza.
Per quanta riguarda l’installazione il prodotto BTicino è pensato anche per gli interventi sull’esistente In particolare il nuovo prodotto Classe 300X13E è progettato tenendo conto delle logiche collegate al rinnovo degli impianti esistenti e nel contesto di progetti di ristrutturazione la tecnologia 2 fili BTicino permette un aggiornamento da parte dell’installatore che è chiamato a sostituire semplicemente i posti interni. Inoltre grazie alla connettività Wi-Fi, non dovranno neppure essere previsti cablaggi aggiuntivi.
Il ruolo di Eliot
Il 300X13E nasce nell’ambito del programma Eliot BTicino dedicato agli oggetti connessi IoT che porta intelligenza negli oggetti di casa e consente di sviluppare nuove funzionalità, con questa soluzione lo smartphone viene utilizzato a tutti gli effetti come un terminale intercomunicante con il videocitofono appunto per aprire il cancello di casa attraverso lo smartphone in assenza di radiocomando, ma anche controllare la casa da remoto, attivando tramite smartphone le videocamere esterne e interne che possono essere collegate al videocitofono.
Per quanto riguarda il lavoro degli installatori questi prodotti forniscono una serie di garanzie di continuità, innanzitutto non cambiano le modalità operative dell’installazione che resta come precisato ancorata alla logica dei 2 fili standard e che con la connettività Wi-Fi integrata, semplifica la necessità di interventi sulle opere murarie.