Gli studenti dell’Ateneo veneziano Ca’ Foscari potranno scaricare sul proprio smartphone l’App Ca’#oscari dagli store Google Play e App Store ed accedere attraverso il proprio account Twitter ai servizi dell’università. Basterà un tweet per iscriversi o cancellarsi dagli esami, contattare i docenti, visualizzare il calendario delle prove, consultare il libretto online e rispondere al questionario di fine corso.
L’università in collaborazione con Ennova Research, società specializzata nella ricerca e sviluppo di App, ha creato il primo sistema aperto di Conversational Commerce, grazie alla piattaforma SIHash che consente di creare e gestire servizi transattivi mediante la comunicazione social. Lo scopo è di fornire agli studenti un’applicazione gratuita, scaricabile nel proprio smartphone, consultabile facilmente da qualsiasi luogo e che permette di restare aggiornati e connessi con le informazioni che riguardano l’Ateneo. Inoltre, l’Università Ca’ Foscari ha deciso di pubblicare online l’intero catalogo dei propri Open Data per promuovere la creazione di nuove applicazioni utili alla comunità cafoscarina.
Questo obiettivo è stato spiegato chiaramente da Michele Bugliesi, Rettore dell’Università Ca’ Foscari Venezia, che ha dichiarato: «Le connessioni al nostro sito web oggi avvengono per oltre il 60% da dispositivi mobili e i social network sono lo strumento utilizzato più di frequente per restare in contatto con l’università – afferma il Rettore – gli studenti preferiscono usare gli strumenti di messaging in mobilità, poiché sono abituati a notifiche immediate e ad un’interazione veloce e semplice e l’app Ca #oscari risponde a questa esigenza. Per promuovere lo sviluppo tecnologico e la creatività abbiamo raccolto tutte le app finora realizzate dalla comunità cafoscarina, e pubblicato on line il catalogo dei nostri Open Data che si potrà arricchire con nuove richieste; lanceremo a breve un contest rivolto agli studenti per ideare nuovi servizi utili per l’interazione e comunicazione con l’Ateneo. Le idee più interessanti saranno realizzate e rese disponibili sul sito di Ateneo».