I comuni consumi energetici domestici possono essere tenuti sotto controllo grazie all’ausilio di strumenti IoT: questo il punto di vista di ABenergie, che ha recentemente presentato una ricerca che svela alcune sorprese sulle abitudini energetiche dei consumatori italiani. In particolare la fetta maggioritaria del fabbisogno risulta assorbita da elettrodomestici di uso comune, il cui rendimento può essere ottimizzato. Più nel dettaglio, analizzando i consumi di 1000 famiglie tipo italiane di 4 persone, il fabbisogno medio annuo si aggira sui 2.700 kWh per nucleo familiare: il frigorifero incide con 566 kWh, rappresentando quasi il 21% del consumo totale, seguito da lavastoviglie, con 400 kWh (circa il 15% del totale) e illuminazione, con 277 kWh (10% totale), mentre la funzione standby di apparecchi ed elettrodomestici porta addirittura a una domanda di quasi 220 kWh, che equivale a ben l’8% del totale.
Questi consumi potrebbero però essere ridotti del 18%, se ci fosse una consapevolezza costante da parte degli utenti: in quest’ottica ABenergie propone sul mercato DiCE, un sistema IoT, corredato da un’applicazione, che aiuta e assiste nelle scelte energetiche il consumatore: se la luce del dispositivo è verde significa che i consumi risultano nella loro soglia media, calcolata in base alla stagionalità e alle abitudini di consumo. Quando il fabbisogno aumenta, la luce cambia come un semaforo, fino a diventare rossa lampeggiante nel momento in cui la potenza sta per raggiungere la soglia massima e si presenta il rischio di un blackout. In questo modo i consumi energetici non sono più solo numeri da leggere bimestralmente sulla bolletta, ma si trasformano in informazioni che permettono di gestire il fabbisogno domestico in modo più oculato.