“Non siamo nati ieri”. È questo il claim che si legge sulla home page di DXC Technology, neocostituita realtà nata dalla fusione tra CSC e la divisione Enterprise Services di HPE.
La società nasce già con un fatturato annuo di circa 25 miliardi di dollari e un portafoglio clienti di 6.000 aziende in 70 Paesi del mondo sia nel settore pubblico sia in quello privato.
A guidare DXC Technology è stato chiamato Mike Lawrie, già Ceo di CSC, mentre l’area Sud Europa è affidata a Pierre Bruno, che a sua volta guidava le operation di CSC France.
La digital transformation il focus di DXC Technology
Focus di DXC Technology è la digital transformation delle imprese, con un portafoglio di soluzioni che abbraccia ambiti quali Cloud, Workload, Platforms & ITO, workplace e mobility, sicurezza, analytics, applicazioni, consulting, servizi per il business, software e soluzioni per le aziende.
IoT e Industria 4.0 sono tra gli ambiti coperti da DXC Technology, che ha sviluppato best practice sull’utilizzo dell’Internet delle Cose per portare le imprese verso il cosiddetto “Orchestrated Manufacturing”, un framework pensato per l’implementazione di ecosistemi complessi e per favorire l’interazione in tempo reale tra macchine, sistemi, asset e “oggetti”.
Tra i settori coperti, il mondo assicurativo, quello sanitario, l’area transportation, l’automotive, il settore chimico, quello dei beni di consumo, il retail, il manufacturing.
Importante, va sottolineato, la rete di partner con cui DXC ha in atto collaborazioni: sono 250 aziende e tra queste si contano 14 partner strategici: Amazon Web Services, AT&T, Dell EMC, HCL, HPE, HP, IBM, Lenovo, Micro Focus, Microsoft, Oracle, PwC, SAP e ServiceNow.