Si sente sempre più spesso parlare di smart sport e di come l’accoppiata vincente di sensori IoT e algoritmi di intelligenza artificiale sia in grado di migliorare le performance degli atleti riducendo al minimo il rischio di infortuni. La conferma arriva anche da un corridore esperto e pluriplemiato come Daniele Meucci. Meucci è anche un Data Scientist, un ingegnere con la passione per gli algoritmi che collabora con il centro di ricerca Integris di Pisa.
Dallo scorso giugno cura la preparazione di un team di 10 atleti amatoriali, quelli del Team Integris, in vista della loro partecipazione alla Maratona di New York che si correrà domenica prossima. E lo fa supportato da una tecnologia all’avanguardia sviluppata proprio nei laboratori dello specialista di data analytics e AI romano.
App per smartphone e smartwatch sono ormai la dotazione “minima” di amatori e professionisti della corsa. Meno diffusi gli smart garment: magliette, calzini e cavigliere intelligenti. Questo abbigliamento tecnico sensorizzato indossato durante l’allenamento permette di registrare di continuo i parametri dell’atleta. Cadenza media, ritmo, distanza coperta, frequenza cardiaca, consumi energetici ma non solo. Anche dislivelli, altitudine media e tempo di contatto con il terreno. Una miriade di dati preziosi che, opportunamente rielaborati con l’aiuto dei giusti algoritmi di AI, permette di migliorare continuamente la prestazione dell’atleta preservandolo dai rischi di infortuni.
In questa videopillola il campione europeo Daniele Meucci ci spiega come è riuscito a migliorare le prestazioni degli atleti del Team Integris con l’aiuto degli smart garment e degli algoritmi da lui stesso sviluppati nel centro di ricerca Integris di Pisa.
Buona visione!