Infrastrutture intelligenti

DARE: la Smart City Platform di Ravenna per rigenerare la città partendo dal digitale

Nasce con il progetto “Digital environment for collaborative Alliances to Regenerate urban Ecosystems” il concetto di piattaforma tecnologica per la gestione dei dati per una città intelligente che prevede, in forma nativa, il coinvolgimento dei cittadini. I lavori partono con la collaborazione tra ENEA, il Comune di Ravenna e una serie di partner

Pubblicato il 05 Ott 2019

DARE-Ravenna

Parte dalla darsena il nuovo progetto data driven della città di Ravenna e parte, in particolare, dalla realizzazione di una piattaforma tecnologica per la trasformazione dei dati in conoscenza per lo sviluppo di un nuovo rapporto tra cittadini e ambiente e tra infrastrutture e imprese.

Il progetto DARE della città di Ravenna vuole cogliere una sfida che punta su fattori che sono determinanti tanto per la qualità del business quanto per la qualità della vita dei cittadini: la mobilità, il traffico, la qualità dell’aria e l’analisi dell’inquinamento ambientale così come anche la gestione delle risorse a partire dai consumi energetici dei singoli componenti, come i building, le case, le infrastrutture per la mobilità e per i servizi ai cittadini.

Il grande obiettivo del progetto è quello di Rigenerare in chiave digitale la Darsena di Ravenna contando sullo sviluppo di una piattaforma tecnologica per la gestione dei dati che vede il coinvolgimento del Comune di Ravenna, di ENEA e di una serie di partner come Cineca, Chia Lab srl, Alma mater studiorum – Università di Bologna, European Crowdfunding Network AISBL, Studiomapp srl, CIFLA – Fondazione Flaminia Innovation Center, BiPart Impresa sociale srl, CNA, CertiMaC Soc. Cons. a r.l. e Legacoop Romagna.

Che cos’è DARE e come si sviluppa in chiave di Smart City Platform

DARE, acronimo di Digital environment for collaborative Alliances to Regenerate urban Ecosystems in middle-sized cities, è un piano di riqualificazione che unisce i temi dell’innovazione, dell’efficienza con quelli della sostenibilità e che punta alla creazione di un ambiente digitale per sviluppare alleanze collaborative tra ecosistemi urbani. Il tutto sulla base di un percorso che punta allo sviluppo di una Smart City Platform.

DARE conta sui finanziamenti (che superano i 5 milioni di euro) del 4° bando europeo denominato “Urban Innovative Action” UIA, conosciuta anche come “laboratorio urbano” (2014 – 2020) che punta a sviluppare e sostenere i progetti d’innovazione di frontiera delle città europee. Sono stati 20 i progetti selezionati (con 176 le candidature totali, di cui 49 italiane). Il progetto presentato da Ravenna è risultato uno dei 6 vincitori italiani di questa edizione, con il finanziamento più importante.

Il senso di DARE: il digitale come piattaforma per la città

ENEA con il Comune di Ravenna e con gli altri partner collaboreranno alla realizzazione della prima infrastruttura digitale della città nell’area portuale-industriale, dove attualmente vivono circa 20mila persone e dove sono in corso profondi processi di dismissione di infrastrutture. Il digitale diventa il “cemento” di una serie di trasformazioni fisiche e infrastrutturali che potranno, grazie ai dati, sviluppare nuove forme di gestione, di controllo e di conoscenza del territorio.

DARE prevede infatti la realizzazione di  interventi di rigenerazione ambientale, abitativa e turistica sulla base di quattro grandi indirizzi:

  1. Lo sviluppo e la diffusione di una rete di di sensori Internet of Things sul territorio finalizzata a “far parlare” l’ambiente e le infrastrutture
  2. La ideazione e la creazione di un ambiente digitale indirizzato alla gestione dei dati provenienti da questa rete e ad “ascoltare” l’ambiente, il territorio e le infrastrutture
  3. Un piano di innovazione nel ruolo della PA, a cui è affidato il compito di mettere a sistema e di trovare una sintesi tra politiche pubbliche, opportunità di impresa e bisogni dei cittadini;
  4. la diffusione e la formazione di una cultura digitale presso cittadini, forze sociali e imprenditoriali per lo sfruttamento di dati e conoscenza in favore di progetti e dello sviluppo di turismo, lavoro, salute, sicurezza e qualità della vita del territorio

La Smart City Platform di DARE parte dalla collaborazione

Il progetto DARE è impostato con un approccio di tipo collaborativo, che sta alla base di  tutta l’infrastruttura tecnologica. Accanto all’utilizzo di tecnologie digitali è previsto un forte impegno in termini di coinvolgimento dei cittadini con una serie di strumenti, a partire da un portale, dalle app, ai totem informativi, alle panchine interattive, unitamente ad eventi e laboratori.

Sulla base di questa integrazione si lavorerà per offrire nuovi servizi al cittadino, per far crescere un nuovo rapporto con la Pubblica Amministrazione e perprogettare e attuare soluzioni di rigenerazione urbana, modificando la struttura e la vivibilità della Darsena in modo da renderla più attrattiva per i cittadini, per il turismo e le imprese.

Con DARE la Smart City Ravenna chiama i cittadini a un ruolo attivo

DARE si propone come un progetto in cui ai cittadini viene assegnato un ruolo attivo, un ruolo in cui non sono, come in tanti altri casi chiamati a utilizzare servizi pensati “dall’alto” ma sono chiamati ad essere essi stessi artefici della rinascita del loro territorio in un percorso che come evidenzia Paola Clerici Maestosi, ricercatrice della Divisione Smart Energy e responsabile del progetto per ENEA intende dare vita a una strategia di rigenerazione urbana in grado di allargarsi a tutta Ravenna e a creare un esempio e delle best practices da replicare in altre città.

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