startup italiane

Depop, per l’app di social shopping “made in Italy” aumento di capitale da 7,4 milioni di euro

Nella società, fondata dall’italoinglese Simon Beckerman nell’incubatore trevigiano H-Farm, avevano già investito un milione di euro la famiglia Rosso (gruppo Diesel) e Luca Marzotto nel 2013, mentre questo round è stato sottoscritto da fondi internazionali. «La sfida ora è far crescere il nostro progetto anche nel Nord America, dopo gli ottimi risultati in Italia, UK e centro America»

Pubblicato il 22 Set 2016

depop-startup-160922104807

Il creatore Simon Beckerman

Una piattaforma di eCommerce basata su una Mobile App di “social shopping”, per permettere a chiunque di vendere e comprare oggetti di design e capi fashion, e di aprirsi un negozio personale, il tutto direttamente da smartphone. Questa la semplice idea alla base di Depop, società fondata nel 2011 dall’italo-inglese Simon Beckerman, e di fatto “nata” in Italia, per la precisione in H-Farm, l’incubatore con sede a Roncade (Treviso) che supporta i giovani imprenditori nel lancio di iniziative innovative e le aziende già affermate nella trasformazione digitale dei loro processi. «Depop nonostante le altre sedi fuori Italia è comunque Made in Italy: lo stile della compra-vendita è tutto italiano», ha detto Beckerman in un’intervista a Marie Claire.

Sempre dall’Italia nell’ottobre 2013 per Depop era arrivato un finanziamento di un milione di dollari dalla famiglia di Renzo Rosso, patron del gruppo Diesel, e da Luca Marzotto, mentre in questi giorni la giovane società è sotto i riflettori per aver chiuso un aumento di capitale da 7,4 milioni di euro sottoscritto dai fondi Balderton Capital, Holtzbrinck e Creandum, assieme a Red Circle Investments e Lumar. I nuovi fondi, spiega un comunicato stampa, serviranno a Depop per sviluppare il business in USA, ampliare la propria community, e confermare l’app come uno dei progetti di Mobile Commerce più interessanti del settore fashion.

Più nel dettaglio, Depop consente con estrema semplicità a chiunque di comprare e vendere direttamente dal proprio smartphone, creare il proprio store, seguire persone interessanti e fare acquisti unici. È sufficiente registrarsi e creare un profilo per vendere ciò che si vuole semplicemente scattando una foto o per cercare gli oggetti desiderati nei profili degli altri utenti.

Dopo il lancio, nel 2012 la società ha stabilito la sua sede centrale a Shoreditch, Londra, e oggi ne conta altre tre, a Milano, Londra e New York. Ha 4,7 milioni di utenti con una crescita di oltre 230.000 al mese, una media di 1,6 milioni di oggetti nuovi caricati al mese nella piattaforma, 500.000 oggetti venduti al mese per un controvalore di oltre 5 milioni di euro, un team di 70 persone e una valutazione di 38,6 milioni di euro, raddoppiata dopo l’ultimo round di finanziamento, che il fondatore Beckerman ha così commentato: «Sono entusiasta per la fiducia accordata a Depop da investitori così importanti sia per il mondo delle startup che per quello della moda. La sfida ora consiste nel far crescere sempre di più il nostro progetto e la nostra community anche nel Nord America; dopo gli ottimi risultati ottenuti in Italia, UK e centro America siamo pronti ad espanderci sempre più a livello internazionale».

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale Digital360Awards e CIOsumm.it

Tutti
Update
Round table
Keynote
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo

Articoli correlati

Articolo 1 di 5