Il progetto pilota frutto dell’intesa tra la Città metropolitana di Milano, NanoHub, start up italiana attiva nel campo delle nanotecnologie, e DTO, società italiana che opera nel settore della commercializzazione ed assistenza tecnica di strumentazione scientifica, riguarda l’installazione e la concessione in comodato d’uso per un anno di 52 depuratori per l’aria dotati di filtro anti SARS-CoV-2 presso l’Istituto Superiore Schiaparelli-Gramsci di Milano.
Stefano Perboni, CEO di Nanohub sottolinea “La tecnologia che abbiamo offerto al progetto è unica sul mercato sia per le tempistiche in cui registra efficacia, sia perché in grado di purificare gli ambienti in presenza di persone e senza la necessità di personale tecnico specifico, consumando l’energia di una lampadina. Avendo pressoché infiniti ambiti di applicazione, da scuole a ospedali, da uffici a tutto il settore trasporti, può veramente contribuire ad un ritorno alla vita normale sempre in maggiore sicurezza”.
Un device che purifica l’aria per scuole più sicure
Il filtro ideato e brevettato da Nanohub si compone di un reattore fotocatalitico di ultima generazione e da un tessuto antibatterico e antivirale. L’azione congiunta dei componenti permette di sanificare l’aria, contenendo e rallentando la trasmissione del SARS-CoV-2. A differenza di altre soluzioni di sanificazione dell’aria oggi sul mercato (ad esempio i filtri c.d. HEPA), LEVANTE 250 non “trattiene” il virus, bensì ne inibisce in tempi rapidi la carica virale infettiva negli ambienti chiusi: in 10 minuti rende inattivo il 98,2% della carica virale infettiva, in 20 minuti oltre il 99,8%, fino ad arrivare al 100% in 30 minuti. L’efficacia del filtro è stata testata nel laboratorio della Dr.ssa Elisa Vicenzi, capo dell’Unità di Patogenesi Virale e Biosicurezza dell’Ospedale San Raffaele di Milano, nota anche per aver isolato e studiato il Coronavirus della SARS dal 2003 al 2008.
“Questa iniziativa innovativa dimostra che, in attesa di un vaccino, si devono ricercare soluzioni innovative e creative nella lotta al Covid-19. Se questa sperimentazione avesse successo, si porrebbero le basi per una diffusione a tutte le scuole che potrebbe così vedere messa in sicurezza la salute degli studenti e degli operatori scolastici” commenta Roberto Maviglia, consigliere delegato all’Edilizia scolastica della Città metropolitana.
Un po’ di formazione: la qualità dell’aria è importante
Il protocollo prevede il posizionamento di 52 depuratori uno in ogni aula, due per i laboratori e le biblioteche. Verrà installato anche un sistema di misurazione in tempo reale della qualità dell’aria, attraverso l’analisi di 4 indici: temperatura, presenza di CO2, umidità e presenza di composti organici.
Previsto è anche un percorso di formazione per docenti e alunni con focus sull’importanza della qualità dell’aria negli ambienti indoor sia per il benessere che per il rendimento scolastico degli alunni a cura dell’I.S. Schiaparelli-Gramsci in collaborazione con gli esperti di Nanohub. Oltre a corsi per i docenti, verranno predisposti diversi materiali didattici per gli alunni a cui verranno sottoposti dei questionari all’inizio del progetto, dopo il primo mese di scuola e poi ogni tre mesi fino alla fine dell’anno scolastico. Le domande verranno concordate con l’Istituto scolastico e i risultati verranno condivisi anche con la Città Metropolitana.