Se la grande sfida posta dall’Industria 4.0 è primariamente nell’integrazione digitale di tutti i processi e di tutti i componenti della produzione, per i provider e per i system integrator IT, la sfida è invece e soprattutto quella di “facilitare l’integrazione” digitale tra IT e OT, a tutti i livelli. Perché se si vogliono portare le opportunità dell’industria 4.0 verso il mondo delle PMI ecco che diventa indispensabile facilitare l’accesso alle logiche e alle tecnologie Industry 4.0 a tante imprese che hanno bisogno di roadmap semplici e hanno la necessità di soluzioni che siano nello stesso tempo concrete e chiaramente indirizzate al raggiungimento di efficienti risultati di business.
La strada dell’Industria 4.0 verso le PMI è pertanto tracciata tanto dal tema della semplificazione quanto da quello del pragmatismo e della concretezza.
E’ su queste basi che si sviluppa la soluzione nata sotto il segno dell’integrazione che vede la collaborazione (e l’integrazione) di tre attori come Cisco, Exprivia – Italtel e Alleantia. L’obiettivo è quello di “facilitare” l’Industria 4.0 per tutte le imprese e nello stesso tempo rendere più semplice l’utilizzo stesso degli strumenti della fabbrica 4.0 nelle imprese, per tutti gli operatori, sia per chi ha già un profilo formato in chiave Operatore 4.0, sia per chi deve ancora avviare questo percorso.
Semplificare e velocizzare la realizzazione di Connected machine
Semplificazione significa dare attuazione alle logiche Connected machine in modo più veloce e flessibile e significa, appunto, lavorare sull’interazione uomo – macchina e su nuovi paradigmi dal punto di vista della “comprensione” dei dati che arrivano dai sistemi di produzione.
Sul tema Connected machine la collaborazione Cisco, Alleantia, Italtel, anche facendo leva sulle competenze di Exprivia in ambito Erp, si è concentrata sulla semplificazione delle logiche di integrazione partendo dai temi della data collection e della standardizzazione dei dati, ovvero da componenti centrali per le imprese attive in progetti Industria 4.0 e Impresa 4.0, che si trovano a gestire e mediare tra fonti di dati tra loro diversissime (IT e OT) cui corrispondono anche due culture diverse nell’uso e nella interpretazione dei dati stessi.
Peraltro l’essenza dell’Industria 4.0 è proprio nell’integrazione: dall’Internet of Things alle macchine, dalle applicazioni gestionali all’IT, dallo stabilimento ai prodotti e, grazie ai prodotti connessi, si arriva sino al cliente. Il tema centrale dell’acquisizione dei dati è pertanto sempre più direttamente associato al tema della capacità di elaborazione e di analisi “in loco” (ad esempio grazie alla gestione della capacità elaborativa dell’Edge Computing del software Alleantia), per poi portare i dati “che effettivamente servono” negli ambiti dell’ERP, dei DB aziendali, dell’integrazione ampia e orizzontale tra progettazione, produzione e vendite. Ed è quest’area che si concentra la soluzione di Connected machine di Exprivia – Italtel che è in grado di unire e integrare il punto di partenza della sensoristica in impianto sulla catena produttiva con una vera e propria “supply chain dei dati“.
Grazie alla piattaforma di Alleantia, la soluzione di Connected machine crea un bridge intelligente e sicuro tra l’IoT delle macchine industriali, magari filtrate dall’Edge d’impresa basato su networking Cisco e su tutta la componente di DB e ERP aziendale. Il tutto non solo in forma monodirezionale, con i dati della macchina che portano informazioni all’ERP, ma con l’ERP che è nella condizione di riconfigurare in real time la produzione (o di tenere conto di attività di manutenzione) nella prospettiva di gestire con la massima efficienza e il massimo livello di conoscenza tutti i processi. Ovvero con la logica bidirezionale dell’Industria 4.0.
Vista dall'”alto” si tratta di una prospettiva capace di unire, sullo specifico valore dei dati, la sensoristica che sta sul territorio o all’interno degli stabilimenti o sulle “macchine”. Una sensoristica che naturalmente “genera” dati eterogenei sotto tutti i punti di vista. Ecco che valorizzare i dati significa prima di tutto ricondurre questa eterogeneità a una lettura omogenea che permetta sia di integrare i dati a tutti i livelli, sia di interpretarli con tutti i processi. Ad esempio nella prospettiva di una loro valorizzazione integrata con il mondo ERP. Non per ultimo poi questa integrazione va poi estesa anche al Cloud. E nello stesso tempo serve una doppia chiave di lettura, che sia nello stesso tempo una sfida basata sul tema della semplicità: da una parte con la semplificazione del rapporto uomo-macchina e in questo senso il nuovo orizzonte è quello della “voce”; in seconda istanza con la semplificazione nella capacità di abilitare l’ingresso di soluzioni allineate alle logiche “Industria 4.0” in modo più facile, veloce e dunque anche più compatibile con le dimensioni e le risorse di aziende di medie e anche piccole dimensioni.
La necessità di una Industria 4.0 “pensata” per le PMI
Partendo dal presupposto di rimanere nell’ambito delle tecnologie abilitanti gestite tanto a livello di Iperammortamento, del Piano Impresa 4.0, appare oggi chiaro che la partita legata allo sviluppo dell’Industria 4.0 si gioca su due grandi ambiti:
- l’accesso a queste opportunità anche da parte delle imprese di medie e piccole dimensioni
- la capacità delle imprese di spostare l’attenzione sui dati e la capacità per le imprese stesse di trasformarli in conoscenza e in valore.
Passaggi che sono possibili grazie al fatto che la tecnologia riesca a semplificare prima di tutto il rapporto tra IT e OT, inteso come cardine dei principali processi di innovazione della Fabbrica 4.0.
I punti fermi, irrinunciabili, sui quali si appoggia qualsiasi tipo di sviluppo volto a facilitare questa integrazione riguardano la capacità di ottimizzare la gestione dei dati, con soluzioni Edge, che permettono di indirizzare “solo i dati che servono“; una integrazione sempre più “naturale” con le applicazioni di Data Analytics, quelle di “Esecuzione della Produzione” ed altre ancora con criteri di sicurezza che sappiano rispettare sia i parametri del mondo IT sia quelli dell’OT.
Parlare con le macchine. In linguaggio naturale
Far “parlare le macchine” nell’ambito dello stabilimento produttivo e “parlare” con le macchine usando il linguaggio naturale. E’ un “nex step” già disponibile molto concreto della collaboration, che permette di allargare il “colloquio” e il “confronto” anche alle macchine, con una interazione naturale e con la semplificazione dei passaggi che oggi coinvolgono più figure tanto a livello di IT quanto a livello di stabilimento.
Quale maggior semplificazione che la attivazione di un dialogo con le macchine basato sul linguaggio maturale, per disporre delle informazioni necessarie alla sua manutenzione, alla sua gestione, alla condivisione di dati legati al funzionamento della macchina che possono essere utili per la progettazione?
La soluzione Exprivia – Italtel, Alleantia, Cisco getta le basi per una Industria 4.0 sempre più a misura d’uomo, sempre più semplice e porta l’integrazione delle macchine al livello della collaborazione diretta e “naturale”.
I pilastri della soluzione sono costituiti da
- La Piattaforma Cisco Spark per la collaboration
- La soluzione di Italtel che permette l’interazione uomo-macchina basata sul linguaggio naturale
- La soluzione software Industry4.0 Plug&Play di Alleantia per razionalizzare e gestire la data collection in ambiente di fabbrica e per la standardizzazione e “omogeneizzazione” delle informazioni provenienti da fonti diverse “Connected by Alleantia”
- Il Network Cisco, nella fattispecie l’All-in-One Cisco CGR 1120 Cisco
Il primo step della soluzione è affidato ad Alleantia e riguarda il doppio tema della razionalizzazione nella Data Collection e della standardizzazione dei dati. Uno dei rischi maggiori che affliggono lo sviluppo dell’Internet of Things è come noto la moltiplicazione di nuove fonti di dati che si sovrappongono a fonti esistenti, e che sempre più spesso sono molto diverse tra loro. La razionalizzazione, il controllo, la gestione e la standardizzazione delle diverse fonti di dati è la base di partenza di questa soluzione, ma è anche la piattaforma sulla quale costruire e sviluppare una reale integrazione bidirezionale fra i due mondi OT e IT.
Il secondo step è nella “semplificazione” delle reti di fabbrica con una soluzione che riesce a far stare nella “stessa scatola” i tre grandi fattori chiave dell’Industria 4.0:
- la capacità di integrazione con le reti esistenti,
- la gestione attenta e rigorosa della separazione tra il dominio IT e il dominio OT, anche a tutela delle logiche “tradizionali” che governano le reti di stabilimento
- la sicurezza a tutto tondo, sia come cybersecurity IT sia come cybersecurity in chiave di policy di Risk Management per tutto l’ambiente OT.
Il terzo componente è nella soluzione IndyChatBot la soluzione che permette una interazione con le macchine di produzione basata sul linguaggio naturale. Con questa soluzione di Italtel si mette in moto un processo di innovazione importantissimo e fondamentale che velocizza la possibilità di comprendere i dati che sono prodotti dalle macchine e dai loro componenti velocizzando la capacità di analisi e di azione da parte dell’uomo.
La soluzione si completa con la soluzione di Collaboration di Cisco Spark che è lo strumento attraverso il quale si attiva una collaborazione bidirezionale tra uomo e macchina.
La Collaborazione bidirezionale
E questo è il vero punto di svolta e di innovazione della soluzione Italtel, Cisco, Alleantia: la collaborazione bidirezionale. Occorre infatti considerare che la sfida posta dall’Industria 4.0 non si ferma più solo all’integrazione, ma guarda alla capacità di attivare un percorso di conoscenza che comprende le macchine e gli oggetti, sia in termini di conoscenza che arriva da questi oggetti, sia in termini di capacità di svolgere azioni da parte di questi dispositivi attraverso comandi impartiti dalle applicazioni gestionali e IT.
Con questa soluzione è la macchina stessa che entra nel processo di collaboration e, ad esempio in chat, permette, grazie alla soluzione di data collection e data management di Alleantia unita appunto con IndyChatBot di Italtel di far parlare innanzitutto direttamente la macchina sulla base di una analisi di dati omogenei. Grazie sempre a questa soluzione si può poi passare da uno scenario nel quale, ad esempio, in un contesto di collaboration, responsabili di produzione e operatori condividono dati relativi al funzionamento di un sistema di produzione, analizzano i dati che arrivano e, a fronte del confronto, delle valutazioni e delle decisioni, indirizzano, in modalità bidirezionale, un’azione verso la macchina. Il risultato? Maggiore velocità nella comprensione dei problemi di funzionamento , maggior velocità di intervento, possibilità di aumentare il livello di conoscenza sui sistemi e sulla capacità di agire sulle performance.
Ecco che con questa tecnologia si attua una ulteriore trasformazione dei processi industriali: real time data collection, data standardization, data quality e “impartizione di comandi” dalle quali nascono nuove opportunità di interazione uomo-macchina.
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