Digital insurance, Generali scommette sugli occhiali smart

Il gruppo ha ideato degli smart glasses con la start-up francese Ellcie Healthy. L’obiettivo è lanciare un dispositivo che attraverso la raccolta dei dati aumenti la sicurezza del conducente

Pubblicato il 15 Dic 2017

eyewear

Smart glasses che permettono, attraverso l’acquisizione di dati personali, di prevenire rischi e migliorare il comportamento degli utenti. Occhiali innovativi che sono particolarmente utili nel settore auto, in quanto consentono di monitorare i comportamenti alla guida, valutare il livello di affaticamento del guidatore e rilevare il rischio di sonnolenza, riducendo così la percentuale di incidenti stradali. Sono queste le definizioni utilizzate dal Gruppo Generali per descrivere il dispositivo in fase di sviluppo ideato con la start-up francese Ellcie Healthy.

Generali non è nuova alle collaborazioni con le startup. Da tempo la compagnia con realtà giovani per progettare soluzioni innovative da incorporare nella propria proposta assicurativa. «Questi prodotti sono un elemento chiave dell’esperienza digitale che vogliamo offrire ai nostri clienti – commenta il Group Chief Marketing & Customer Officer di Generali Isabelle Conner -. La prevenzione dei rischi e una migliore qualità della vita sono al centro del lavoro in Generali». Il Chief Executive Officer & Founder di Ellcie Healthy, Philippe Peyrard, aggiunge: «Il supporto finanziario di Generali ci ha permesso di selezionare professionisti di talento e di accelerare il nostro sviluppo tecnologico. Per una start-up come la nostra è una grande opportunità essere considerati un partner affidabile.»

Quasi il 60% delle persone adulte nelle economie avanzate, ricorda Generali, indossa occhiali e questo rende gli smart glasses un importante strumento di prevenzione. Grazie a particolari sensori, questi dispositivi raccolgono dati fisici, fisiologici e ambientali (come la temperatura, il livello di umidità e le radiazioni UV) che vengono inviati a Ellcie Healthy tramite lo smartphone dell’utente. L’analisi dei dati consente una valutazione automatica del livello di rischio e, in caso di situazione critica, permette di allertare l’utente attraverso segnali acustici e luminosi. Contemporaneamente, l’helpdesk contatta il guidatore tramite lo smartphone (precedentemente registrato su una apposita app) per verificare l’effettiva necessità di assistenza.

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