Il concetto di “Mobile Wallet” è considerato una delle potenziali chiavi per l’esplosione definitiva dei pagamenti digitali, e in generale della Mobile Economy, per l’immediatezza dei benefici e per la comodità dell’utente finale. Si tratta di un’App che ricrea un portafoglio virtuale, e gestisce altre App che a loro volta si collegano alle credenziali individuali (di pagamento, di fedeltà, promozionali, di trasporto, e in futuro probabilmente anche di identità digitale, ecc.) precedentemente ospitate su carte o altri strumenti fisici, che in questo modo possono essere dematerializzate.
Il wallet regola l’accesso a queste App, e orchestra l’utilizzo congiunto alle credenziali sottostanti, permettendo ad esempio con un solo tocco dello smartphone (nel caso di tecnologia NFC) di pagare e caricare i punti sulla tessera fedeltà e di cancellare i confini tra proximity e remote (per esempio redimendo un Coupon ricevuto navigando sul web, e spendendolo in un acquisto NFC). Il Mobile Wallet è dunque il vero crocevia nella gestione dell’utente rispetto ai servizi disponibili, sia in termini di user experience, sia soprattutto in termini di accesso privilegiato all’utente (notifica di comunicazioni, conoscenza delle App installate nel wallet).
È naturale quindi che i principali operatori di telefonia mobile si stiano muovendo già su questo fronte. TIM, Vodafone e PosteMobile hanno già presentato le proprie proposte, e continuano ad ampliare le partnership con banche e – più di recente – altri soggetti, mentre 3 Italia e Wind scaldano i motori per un lancio che è previsto, con tutta probabilità, per fine anno.
Recentemente Alessandro Longo ha tracciato sul sito Pagamenti Digitali un quadro aggiornato dei servizi digital wallet italiani offerti da questi operatori, da cui emerge appunto come queste App, collegate alle SIM NFC, tendano a diventare un “raccoglitore” di vari servizi di pagamento, acquisto e carte fedeltà.
TIM Wallet. L’App di Tim funziona con la carta prepagata lanciata a fine 2014 da questo operatore (Visa, realizzata con Intesa Sanpaolo) e, da tempo, con altre carte Intesa Sanpaolo. Più di recente TIM ha aggiunto il supporto alle Mastercard e alla prepagata Innovo di Bnl, a Mediolanum Freedom Easy Card, Mediolanum Card e alla Carta Enjoy di Ubi Banca. TIM Wallet permette inoltre di acquistare i biglietti di trasporti di alcune città attraverso sms ticketing (con credito telefonico o addebito in bolletta). Include anche i coupon di TIM powered by Qui! Group, per una gamma di prodotti e servizi.
Vodafone Wallet. Il wallet di Vodafone funziona già da tempo con la prepagata di questo operatore, SmartPass NFC, e da dicembre anche con carte Mediolanum. Consente di acquistare con il credito telefonico i biglietti per i mezzi pubblici di oltre 15 città italiane, ma anche di caricare le carte fedeltà di varie catene di negozi, supermercati, stazioni di servizio e trasporti (tra cui Alitalia e Trenitalia). Per l’utente è sufficiente mostrare il cellulare all’addetto, con la relativa carta fedeltà (dotata anche di codice a barre digitale, leggibile con il normale lettore).
PosteMobile. Poste Italiane ha lanciato a tutti gli effetti a fine ottobre il proprio servizio, supportato dalla nuova “super SIM” NFC dell’operatore mobile del gruppo, e nelle settimane successive l’ha potenziato con accordi. Il wallet di PosteMobile permette di associare l’App alle carte BancoPosta e alla prepagata virtuale ePostepay. Più di recente sono state aggiunte anche la tessera dei trasporti pubblici di Milano (Atm) e di Torino (Gtt), e carte fedeltà.