Dopo settimane di attesa e indiscrezioni, pochi giorni fa Amazon ha presentato un suo smartphone chiamato Fire Phone, entrando così direttamente in concorrenza con Apple, Samsung, Microsoft-Nokia e tutti gli altri colossi del settore. Al di là delle specifiche tecniche – avanzate ma non rivoluzionarie – e del design, che ricorda un pochino l’iPhone (in effetti il Fire Phone, come quello di Apple, è assemblato anch’esso da Foxconn), introduce due funzionalità inedite: Dynamic Perspective e Firefly.
La prima si basa su un sofisticato sistema che comprende quattro fotocamere grandangolari frontali, quattro LED infrarossi, un processore dedicato, algoritmi di computer vision in tempo reale, e un motore di rendering grafico. Il tutto per tenere traccia, istante per istante, della posizione degli occhi e del viso dell’utente rispetto al telefono, proponendo di conseguenza un quadro che tiene conto della sua prospettiva di visione. Se l’utente sposta occhi e viso rispetto al telefono, questo cambia la prospettiva e il quadro si sposta in modo fluido e naturale, generando un vero effetto 3D. Nelle mappe, per fare un esempio, modificando la posizione degli occhi rispetto al device, cambia automaticamente la prospettiva degli edifici. Facile immaginare le possibili applicazioni anche nel campo del gaming e in generale in tutte le attività “immersive” in campo mobile.
Firefly invece è un insieme di tecnologie di riconoscimento molto avanzato, che può avere applicazioni in particolare anche di Mobile Commerce e Payment. Premendo l’apposito tasto sul bordo del dispositivo, questo identifica oggetti, testi, immagini e video – indirizzi web ed e-mail, numeri di telefono, QR Code e codici a barre, ma anche film, fiction, musica, e 70 milioni di prodotti fisici, come il barattolo di Nutella riconosciuto durante la prima presentazione di Fire Phone – e intraprendere azioni di conseguenza, per esempio ricercare informazioni, riprodurre musica o video, oppure acquistare subito il prodotto attraverso sistemi di Mobile Commerce e Payment.
«E questo è solo l’inizio – ha detto il fondatore e numero uno di Amazon, Jeff Bezos -: oggi lanciamo anche gli SDK (kit di strumenti di programmazione, ndr) sia di Dynamic Perspective che di Firefly, non vediamo l’ora di essere sorpresi dalla creatività delle community di sviluppatori». Altri punti di forza del Fire Phone sono l’integrazione nativa con il vasto ecosistema di Amazon, con milioni di canzoni, app, giochi, show TV, libri, riviste, e il servizio di supporto e assistenza in video Mayday.
Gli abbonati del servizio Prime inoltre (che negli USA è una vera e propria piattaforma d’accesso a contenuti digitali, e non solo un servizio di consegna veloce come da noi) possono accedere allo streaming di decine di migliaia di film ed episodi di fiction, 500mila libri, e oltre un milione di brani musicali, senza costi addizionali. Fire Phone ha sistema operativo FIre OS (la versione di Android customizzata da Amazon), ed è al momento previsto in uscita (con prime consegne a fine luglio) nei soli Stati Uniti, a 199 dollari con piano AT&T (649 dollari senza piano) nella versione da 32 GB e con 12 mesi di Prime incluso. È ovvio attendersi la disponibilità anche in Europa, ma Amazon per ora non ha fornito nessun dettaglio.