Elettrodomestici Smart, la piattaforma “open” di ABB, Bosch, Cisco e LG

I quattro colossi tecnologici formeranno un consorzio per lo sviluppo di un ambiente di comunicazione e scambio dati via internet tra dispositivi per la casa aperto a tutti i produttori di dispositivi domestici, sviluppatori di software e fornitori di servizi

Pubblicato il 12 Nov 2013

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I quattro colossi tecnologici ABB, Bosch, Cisco e LG formeranno un consorzio per sviluppare una piattaforma software aperta per lo scambio di dati tra dispositivi “smart” domestici. L’annuncio si inserisce in uno scenario in cui sentiamo parlare già da alcuni anni di Smart Home e di elettrodomestici Smart, cioè connessi a internet e comandabili a distanza e da remoto tramite smartphone e tablet, e in effetti diversi produttori hanno già messo sul mercato le loro prime linee di elettrodomestici Smart. Il problema è che ciascun produttore ha una propria piattaforma tecnologica che non “parla” con le altre.

La Smart Home vista da ABB, Bosch, Cisco e LG

La piattaforma software di ABB, Bosch, Cisco e LG invece nasce con l’idea di permettere a dispositivi e servizi di fornitori diversi, e basati su tecnologie diverse, di interoperare e di scambiarsi reciprocamente informazioni, offrendo un insieme comune di servizi di automazione domestica, ottimizzazione dell’uso dell’energia, sicurezza, assistenza sanitaria ed entertainment. Una piattaforma comune di questo tipo, sottolinea un comunicato congiunto delle quattro multinazionali, non è mai stata realizzata finora: una carenza che rende difficile la comunicazione e il semplice scambio di informazioni via internet per i diversi dispositivi ed elettrodomestici e dispositivi della casa – dagli interruttori della luce alle tapparelle motorizzate, dai device mobili agli impianti multimediali.

«La piattaforma comune rappresenta un nuovo passo avanti verso l’Internet delle cose (Internet of Things o IoT) per gli ambienti domestici, in cui gli oggetti fisici saranno tutti interconnessi». L’aspetto più importante però è la natura “open” della piattaforma: l’intento del consorzio infatti è di rendere il nuovo standard disponibile a tutti i produttori di dispositivi domestici, gli sviluppatori di software e i fornitori di servizi. Si potranno così unificare diversi tipi di servizi disponibili in aree come la gestione dell’energia, le tecnologie di sicurezza e l’elettronica di consumo. E gli utenti finali potranno controllare in modo unificato apparecchi ed elettrodomestici senza dover scegliere tra varie tecnologie che si escludono l’una con l’altra.

Elettrodomestici smart

Questo approccio, spiegano i quattro colossi delle tecnologie, renderà possibili nuovi modelli di business: gli sviluppatori di software, per esempio, potranno creare Mobile App studiate appositamente per queste funzioni. «Grazie ai sensori e al software, per esempio, una Smart Home potrà rilevare che le finestre del primo piano sono ancora aperte e, combinando questa informazione con le previsioni meteo disponibili su Internet, potrà chiudere le finestre e abbassare le tapparelle prima che scoppi un temporale. Oppure, nei periodi di vacanza, le centraline potranno accendere le luci a orari casuali per scoraggiare i ladri. In più, mediante l’attivazione di un sensore di movimento, la Smart Home potrà avvertire un servizio di sicurezza e trasmettere in streaming le immagini della casa sullo smartphone del proprietario».

Le applicazioni sopra descritte sono possibili già oggi. Ciascuna di esse, tuttavia, richiede una soluzione tecnica dedicata, e non sempre le varie soluzioni sono compatibili tra loro. ABB, Bosch, Cisco e LG intendono sviluppare un linguaggio comune che permetta a tutti questi apparecchi di comunicare tra loro. Nell’ambito degli standard aperti che il consorzio intende definire, i dispositivi sarebbero collegati a un gateway domestico, che a sua volta sarebbe collegato a Internet e a una piattaforma software. In futuro, chiunque acquisti un frigorifero, una lavatrice, un sistema di riscaldamento o un altro tipo di elettrodomestico o dispositivo che riporti il certificato di compatibilità del consorzio, potrà aspettarsi che interagisca e sia compatibile con tutti gli altri già presenti nella sua Smart Home.

Una volta sviluppati gli standard aperti, infatti, l’obiettivo è fare in modo che gli apparecchi compatibili riescano a comunicare tra loro attraverso reti radio di tipo WiFi, ZigBee, KNX o altre forme di connessione cablate. Una centralina comune a livello di edificio gestirà tutti i dispositivi e gli elettrodomestici, e creerà un collegamento a Internet sicuro. Questa funzione potrà essere svolta da qualunque centralina di qualsiasi produttore, purché supporti un software che soddisfi lo standard richiesto.

Gli sviluppatori di software indipendenti, spiega il comunicato, potranno creare nuove App che permettano di controllare via Internet la centralina, l’impianto di riscaldamento/condizionamento e gli apparecchi elettrici dell’intero edificio. La sofisticata architettura di sicurezza della piattaforma software, spiegano ABB, Bosch, CIsco e LG, permetterà di predisporre i meccanismi necessari perché solo le persone autorizzate possano accedere alle funzioni di una determinata Smart Home.

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