Expo2015 è un evento dedicato alla cultura del cibo, ma non solo. Dietro alle centinaia di padiglioni che animano l’esposizione universale c’è infatti tantissima tecnologia, che non può che interessare anche gli imprenditori del canale IT. Di tutto questo si è parlato in occasione di #EXPOInnovationForum, l’evento organizzato congiuntamente da Edslan e Digital4Trade, che ha visto riuniti i massimi esperti italiani e internazionali di IOT, Cloud, Food, Social Media, Datacenter. Dopo i saluti introduttivi del direttore di Digital4Trade, Marco Lorusso, è arrivata una ventata di ottimismo grazie ai dati presentati dagli analisti di Context, Mathias Knofel e Isabel Aranda, che hanno messo in luce un positivo andamento per il settore della distribuzione IT. A livello europeo nel primo trimestre 2015 la crescita è stata del +4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante la svalutazione delle valute europee nei confronti del dollaro. La distribuzione italiana ha fatto ancora meglio, con uno sviluppo del 13% e ricavi per un miliardo di euro nel trimestre. Tra i comparti più in crescita ci sono i desktop, le telecomunicazioni (+112%), data center e networking security, network management software e software per la sicurezza. Le principali tendenze tecnologiche previste in aumento nei prossimi anni sono le soluzioni di smart home, Big Data e il segmento del digital signage.
Più nel dettaglio della rivoluzione tecnologica in atto è entrato Fabio Lalli, Ceo di Iquii, che ha messo in evidenza alcuni cambiamenti con cui si trovano a che fare le aziende che lavorano nel comparto IT. Innanzitutto il livello di adozione dei nuovi prodotti è oggi rapidissimo, fattore che rende difficile la scalabilità. Tanto che, ormai, chi fa innovazione in modo tradizionale e cauto rischia di arrivare sempre in ritardo, dunque servono obiettivi di breve termine. Un grande trend da affrontare senza troppe remore è senza dubbio quello dell’Internet of things, che garantisce al sistema produttivo fattori decisivi come riduzione costi, una migliore gestione dei rischi, innovazione e crescita dei ricavi. Dunque la corsa tumultuosa prevista da tutti i rapporti per i prossimi anni è confermata, cosa che dovrebbe spingere tutti gli operatori della filiera IT a prendere in considerazione un investimento in questo settore. Magari prestando attenzione agli aspetti legati alla privacy e alla sicurezza, come ha messo in luce Gabriele Faggioli, legale, presidente di Clusit e Adjunct Professor del MIP – Politecnico di Milano. Lo scorso 26 marzo, infatti, ha preso il via la consultazione pubblica del Garante della privacy in materia di IOT, da cui nei prossimi mesi è destinata scaturire una legislazione in materia.
Buona parte delle tendenze future sono però già state anticipate o comunque sperimentate in occasione di Expo 2015 che, come ha raccontato Guido Arnone, director innovation di Expo, è stata la prima esposizione universale davvero digitale della storia. «Mettere in piedi Expo è stata una sfida – ha aggiunto Luigi Vassallo, Cio di Expo – che è stata fatta in pochissimo tempo, anche perché si tratta di un’azienda pubblica, peraltro non strutturata. Tutto quello che è stato sviluppato di applicazioni è stato ospitato su cloud, anche perché la manifestazione termina a ottobre. Il cloud ci ha dato poi la possibilità rispondere alle notevoli variazioni di picco». Le infrastrutture tecnologiche alla base di Expo sono state testate da Quantum Leap, come ha chiarito il Ceo Stefano Chiccarelli, che ha voluto lasciare alla platea un chiaro messaggio: per investire in sicurezza non bastano le sole tecnologie, ma servono anche formazione e know out.
La giornata di lavori è stata poi chiusa dall’intervento di Rodolfo Casieri, direttore commerciale di Edslan, che ha spiegato come questo attore della distribuzione cerchi di portare valore aggiunto alla filiera, grazie a una struttura unica nel panorama italiano, caratterizzata dalla presenza di business devolper, brand manager, sales specialist e supporto pre e post vendita.