Facility Management: per il fashion, focus sulla data collection

Davide Gualtieri, Worldwide Global Facility manager di una importante azienda del settore fashion: focus su ecosostenibilità e data collection

Pubblicato il 17 Lug 2019

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Nel quadro della nostra indagine sull’impatto delle tecnologie digitali sulle figure e sul ruolo dei facility manager, abbiamo interpellato Davide Gualtieri, Worldwide Global Facility manager di una importante azienda del settore fashion, cui abbiamo chiesto un confronto su alcune tematiche specifiche: energy mangement, sicurezza, raccolta e gestione dei dati, manutenzione predittiva e data monetization.

Il Facility Manager coinvolto nei piani di ecosostenibilità

Anche per Gualtieri, come nel caso di tutti i professionisti da noi interpellati,  il tema della gestione energetica è centrale.
“Sicuramente l’energy management nella nostra strategia di Facility Management è molto importante – ha dichiarato – stiamo andando verso un bilancio ecosostenibile: l’energy management e l’impatto ambientale sono fondamentali, così come lo smaltimento dei prodotti e delle risorse legate alla produzione e alle attività che presentano un impatto ambientale”.
In una realtà dunque fortemente indirizzata verso una strategia di sostenibilità ambientale, un ruolo importante è affidato proprio al facility manager, che è chiamato a portare contributi anche a livello di ideazione e progettazione con scelte che riguardano ad esempio la componente legata all’illuminazione nell’ambito dei punti vendita e delle strutture, degli strumenti per la misurazione e la gestione dell’energia in generale, della compliance.
Esula invece dai compiti precipui del facility manager il tema sicurezza e risk management.
Proprio per la grande rilevanza attribuita a queste tematiche, il gruppo le gestisce sia in Italia sia in Europa con deleghe specifiche: “L’idea – spiega Gualtieri – è quella di lavorare costantemente per garantire ambienti sempre più sicuri sotto tutti i punti di vista. I pericoli e le minacce purtroppo sono in crescita, è necessario utilizzare gli strumenti digitali per ridurre rischi, i pericoli, gli infortuni. Ma gli strumenti del digitale non bastano, c’è un tema di educazione e di comportamenti e l’idea è quella di instaurare una cultura del lavoro con la priorità di mantenere un ambiente di lavoro consono (safety). In definitiva il tema dell’innovazione digitale per noi va di pari passo con un tema di formazione del personale”.

Centralità della data collection

Il gruppo per il quale opera Gualtieri ha comunque da tempo avviato un percorso di profonda digitalizzazione, tanto che quando si tratta di data collection Gualtieri spiega come sia “iniziato un processo di digitalizzazione delle strutture la gestione automatizzata delle segnalazioni con vari step di risoluzione. Con questo approccio possiamo conoscere in maniera istantanea i ticket aperti e il loro contenuto. Abbiamo così informazioni di analisi per il futuro che ci permettono di programmare attività di prevenzione. La digitalizzazione permette di avere tutti i dati accessibili e offre la possibilità di un controllo globale e totale con statistiche, che consentono di aumentare la conoscenza di tutti gli apparati e di attivare così delle strategie di prevenzione.

È chiaro che è una visione già orientata ai temi della manutenzione predittiva: “Il lavoro sui dati permette di aumentare la conoscenza di ciascun apparato e di disporre di elementi per valutare la programmazione degli interventi o il livello di digitalizzazione di ciascun apparato. Un altro tema molto importante collegato alle scelte manutentive è legato anche alla possibilità di calcolare e gestire il ROI degli investimenti. Voglio far notare che i dati hanno permesso di avviare forme di manutenzioni preventiva in negozi di lusso con interventi su asset di altissimo valore, come tappeti, marmi, opere d’arte sulla base di analisi di dati legati non tanto, ovviamente, al funzionamento ma a parametri che suggerivano di effettuare interventi “conservativi” per mantenere inalterato o aumentare il valore degli asset”.
Meno interessante, per la realtà per la quale opera Gualtieri, infine, è il tema della data monetization: “Il proximity marketing è interessante, ma forse più collocabile nel mondo consumer rispetto a quello del lusso”.

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