Malgrado le aspettative si mantengano elevate, resta
limitata la dinamica di crescita del Mobile Payment in
Italia, ovvero di quei servizi che consentono
l’attivazione di pagamenti o il trasferimento di denaro
tramite telefono cellulare. Il quadro dipinto quest’anno
dall’Osservatorio NFC & Mobile Payment della School of
Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) mostra,
infatti, un mercato ancora embrionale, o comunque nelle
sue prime fasi di sviluppo, ma evidenzia al contempo un grande
potenziale di innovazione, frenato da oggettive
difficoltà dovute alla frammentazione delle iniziative in corso
e alla necessità di fare sistema coinvolgendo diversi soggetti,
dalle banche agli esercenti, ai circuiti di carte di credito fino
agli operatori telefonici.
«Sono stati censiti 107 servizi di Mobile Payment in Italia
nel 2010 rispetto ai 78 servizi disponibili nel 2009», ha
affermato Alessandro Perego, Responsabile Scientifico
Osservatorio NFC & Mobile Payment della Schoolof Management
del Politecnico di Milano, durante il convegno di presentazione
dei risultati della ricerca, svoltosi ieri a Milano.
Le tipologie di servizi, che permettono ad esempio
l’acquisto dei biglietti di bus e treni, il pagamento di
taxi, l’ingresso in cinema e teatri, dal punto di vista
della tecnologia vengono ricondotte a due grandi filoni: il
Mobile Remote Payment, che consente anche in
remoto di attivare il pagamento, perlopiù tramite Sms,
rappresenta in Italia il paradigma maggiormente diffuso, mentre
il Proximity Payment, che si basa su tecnologia
contactless, tramite cellulari dotati di tecnologia RFId, è
sostanzialmente fermo. La dimensione del mercato totale
del Mobile Remote Payment è di circa 200 milioni di
euro, quasi totalmente rappresentata dal pagamento di
ricariche telefoniche. Cresce, invece, sensibilmente
l’offerta di servizi di Mobile Commerce, ovvero
l’eCommerce da cellulare, passando da 12 servizi a 38.
«Le principali cause della limitata diffusione presso i
consumatori – ha commentato Perego – sono, a nostro avviso,
la mancanza di circolarità dei servizi, la complessità del
processo di attivazione per l’utente e la ridotta attività
promozionale».
Il pagamento della sosta continua ad essere il principale
servizio offerto, grazie alla semplicità
nell’utilizzo: dopo aver associato la targa della propria
automobile al numero di cellulare, l’attivazione e la
disattivazione del pagamento può essere fatta tramite un
semplice Sms o Ivr. La comodità per gli utenti è evidente: il
servizio consente di non dovere più utilizzare monetine e poter
attivare o disattivare la sosta anche per frazioni di ore e
prolungarla anche a distanza. La piattaforma di Telepark ha
esteso il servizio a nuove città arrivando a 30 Comuni abilitati
rispetto ai 25 dello scorso anno.
La ricerca evidenzia, in particolare, una elevata
soddisfazione da parte degli utenti e mette in luce un grande
potenziale di crescita, considerata soprattutto
l’enorme penetrazione demografica, che in Italia è seconda
solo a quella della Tv e ben superiore alle connessioni Internet,
e l’evoluzione del device, che diventa sempre più uno
strumento interattivo e multimediale con molteplici
potenzialità. Il cellulare, grazie alle sue peculiarità, quali
personalizzazione, immediatezza, mobilità, interattività,
localizzazione e comodità, potrà dunque giocare un ruolo
importante nell’innovazione dei sistemi di pagamento e
nella riduzione dell’uso del contante, ancora troppo
utilizzato in Italia.