Fog computing: ecco l’evoluzione del cloud pensata per l’Internet of Things

Al dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa i ricercatori hanno studiato il paradigma del fog computing e sviluppato due prototipi software utili per migliorare le prestazioni degli ambienti IoT

Pubblicato il 28 Feb 2017

shutterstock_586612778

Si chiama fog computing ed è un nuovo paradigma tecnologico che promette di essere un’evoluzione del cloud utile soprattutto per il mondo dell’Internet of Things. Se oggi la “nuvola” è l’ambiente più usato per gestire le applicazioni a distanza, la “nebbia” offre il vantaggio di supportare meglio le nuove applicazioni informatiche nel nostro mondo connesso, come autoveicoli a guida autonoma, sistemi di monitoraggio remoto dei pazienti, droni per le consegne a domicilio, illuminazione adattiva di strade e abitazioni. Tutto ciò sfruttando un’infrastruttura di calcolo pervasiva che si compone di elaboratori ad hoc, router e dispositivi personali come gli smartphone. Questo approccio permette di diminuire il consumo di banda negli ambienti IoT, sfruttando una struttura distribuita del tutto simile a quella utilizzata nelle comunicazioni P2P (Peer-to-Peer). La “nebbia” può essere vista come una rete parallela a quella pubblica, che permette agli utenti (e ai loro dispositivi) di accedere a risorse e potenza di calcolo anche senza passare attraverso una connessione Internet.

Al dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, con il progetto “Through the Fog” coordinato dal professor Antonio Brogi, i ricercatori hanno studiato e approfondito questo paradigma emergente arrivando a sviluppare due prototipi software che contribuiscono direttamente all’avanzamento dello stato dell’arte per quanto riguarda il fog. Il primo si chiama “FogTorchPi”, ed è uno strumento in grado di stimare con tecniche probabilistiche l’affidabilità e il consumo di risorse di un’applicazione installata su un sistema fog. L’altro è “IoX”, un sistema multi-piattaforma di scambio di messaggi che consente ai dispositivi fog di interagire con sensori e attuatori connessi in ottica Internet of Things.

Da sn: Stefano Forti (dottorando), Ahmad Ibrahim (post-doc), il Prof. Antonio Brogi (coordinatore), Davide Neri (dottorando)

«“Through the Fog” è un progetto di ricerca di base, iniziato a novembre 2015 e interamente finanziato dall’ateneo pisano al fine di promuovere la collaborazione tra gruppi di ricerca all’interno del dipartimento di Informatica per studiare e approfondire il paradigma emergente del fog computing – ha spiegato Antonio Brogi, professore ordinario presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa –. Con oltre 50 pubblicazioni scientifiche all’attivo, i due prototipi open source e la partecipazione al consorzio di standardizzazione OpenFog, il nostro progetto ha raggiunto con successo il suo scopo».

«Con progetti come questo, il dipartimento di Informatica continua a essere una realtà all’avanguardia nel nostro ateneo, pronta a collaborare e fare ricerca su temi applicativi emergenti che miglioreranno la qualità della nostra vita già dal prossimo futuro», ha commentato il professor Gian-Luigi Ferrari, direttore del dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa.

28 Febbraio 2017

Cloud, boom di dati nel 2020: video, Sdn e IoT i driver

IoT, si aprono con Cisco le nuove frontiere dei droni-sensori

Industria 4.0, parola d’ordine cybersecurity: con Filierasicura in campo Cini, Cisco e Leonardo

Immagini fornite da Shutterstock

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale Digital360Awards e CIOsumm.it

Tutti
Update
Round table
Keynote
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo

Articoli correlati

Articolo 1 di 3