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Food, la qualità dell’alimento si legge sullo smartphone: 200mila euro per la startup DNAphone

Buongiorno e imprenditori del settore agroalimentare investono in una nuova impresa creata da ricercatori e docenti dell’Università di Parma, che sta sviluppando un dispositivo ottico integrato con i mobile device che fa analisi biochimiche in produzione nelle principali filiere del food: vinicola, olearia, casearia, ortofrutticola

Pubblicato il 29 Giu 2015

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La filiera agro-alimentare, e le tecnologie digitali a supporto delle sue operazioni sono al centro dell’attenzione mondiale grazie a Expo 2015 in corso a Milano, e un’interessante notizia in quest’ambito è il finanziamento di 200mila euro ottenuto in questi giorni da DNAphone, startup nata all’interno dell’Università di Parma, che sta sviluppando un dispositivo ottico integrato con lo smartphone per condurre analisi di controllo della qualità e della sicurezza alimentare sulle principali filiere agroalimentari.

La startup, come racconta anche il sito EconomyUp, ha ottenuto il sostegno di Borealis Tech Ventures (veicolo di investimento di alcuni imprenditori locali), Capital B! (controllata da Mauro Del Rio, fondatore e presidente di Buongiorno) e soprattutto di imprenditori del settore agroalimentare quali Giampaolo Cagnin (Campus Italy) e Francesco Mutti (Mutti srl), che nel loro insieme hanno sottoscritto un aumento di capitale di 200mila euro destinato per la finalizzazione del prodotto, lo sviluppo del primo dispositivo beta e per la fase di test e commercializzazione..

Fondata a marzo 2014 da tre ricercatori dell’Università di Parma (Alessandro Candiani, Michele Sozzi e Alessandro Tonelli), e dai professori universitari Stefano Selleri e Annamaria Cucinotta, DNAphone è entrata a fare parte del programma di b-ventures (l’acceleratore di Buongiorno) nel luglio 2014.

La soluzione di DNAphone consente di effettuare analisi biochimiche in modo semplice, rapido ed economico, acquisendo dati, gestendoli e rendendoli disponibili in tempo reale agli utenti connessi. DNAphone punta al mercato degli strumenti per analisi e test nel settore alimentare che secondo dati citati in un comunicato di b-ventures, passerà dai 3,45 miliardi di dollari del 2013 a 4,63 miliardi di dollari di fatturato nel 2018.

L’iniezione di capitale come accennato verrà utilizzata per l’ottimizzazione del prodotto, per la produzione di dispositivi in versione beta per la fase di customer test, per la certificazione del prodotto e la deposizione dei brevetti, e per dare l’avvio alla fase di industrializzazione e commercializzazione nei primi mesi del 2016.

Il dispositivo consiste in un modulo ottico chiuso “pilotato” da una piattaforma Smart che, attraverso l’applicazione software dedicata, guida l’utente attraverso le fasi dell’analisi. Il software gestisce l’interazione tra il dispositivo e lo smartphone dell’utente durante tutta l’analisi, salvando il dato in locale e consentendo all’utente di condividerlo in cloud o in un server aziendale per il recupero successivo e post-processing.

I dispositivi sono pensati in particolare per le micro e piccole imprese (1-50 dipendenti) che hanno la necessità di strumenti per aumentare il numero di analisi interne e migliorare la qualità e sicurezza dei propri prodotti a costi sostenibili. Con DNAphone si possono effettuare controlli di parametri qualitativi durante tutte le fasi della produzione sulle principali filiere alimentari (vinicola, olearia, casearia o ortofrutticola) e controlli di contaminanti per la sicurezza alimentare (come per esempio lo screening di micotossine).

La startup punta soprattutto su compattezza, portabilità e semplicità d’uso (lo slogan è “your smart portable lab”) che ne consentono l’utilizzo in qualsiasi luogo. Inoltre, un’ampia versatilità e la possibilità di applicazione in un vasto range di analisi e di alimenti si aggiungono a una efficiente gestione dei dati, elevata affidabilità dei risultati e costi contenuti.

Recenti studi stimano che il mercato degli strumenti per analisi e test nel settore alimentare crescerà del 6% nei prossimi 5 anni. Si stima inoltre che il numero di test condotti presenterà nello stesso periodo un tasso di crescita annuale (CAGR) superiore all’8%, passando da 1,78 a 2,62 miliardi di test condotti all’anno (*fonti: IndustryARC Analysis, Expert Interviews, MarketsAndMarkets).

Parallelamente, DNAPhone sta portando avanti lo sviluppo di strumenti di analisi in ambito education come nuovo metodo didattico per materie scientifiche per università, istituti superiori tecnici e licei sperimentali.

La società ha anche vinto il concorso “Nuovi Talenti Imprenditoriali” indotto dal Ministero delle politiche agricole alimentare e forestali, conseguendo un finanziamento sotto forma di servizi agevolati, con la possibilità di esporre la propria esperienza imprenditoriale all’EXPO2015 in un apposito spazio messo a disposizione dal Ministero.

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