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Formazione, DPI smart e realtà immersiva al servizio della sicurezza sul lavoro



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Realtà immersiva e dispositivi di protezione smart, resi intelligenti dalla sensoristica e dall’Internet of Things, possono contribuire ad aumentare la sicurezza sul luogo di lavoro e a ridurre in modo significativo il rischio di infortuni. Da TopNetwork un pacchetto di soluzioni per la formazione e il monitoraggio degli operatori impegnati in attività a rischio

Pubblicato il 29 ott 2024



realtà immersiva

Nonostante le numerose normative sulla sicurezza sul lavoro, gli incidenti sul posto lavoro rappresentano una grave e persistente realtà per i lavoratori italiani, con un numero allarmante di infortuni mortali e incidenti sul lavoro registrati ogni anno. Secondo i dati diffusi dall’Inail, in Italia nei primi sette mesi del 2024 ci sono stati 577 incidenti mortali sul lavoro con un aumento del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre le denunce di infortunio sono state 350.823, in aumento dell’1,7%. Dati allarmanti che coinvolgono lavoratori di ogni settore e confermano la necessità di migliorare le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro.

Come migliorare la sicurezza sul lavoro

Per invertire il trend e ridurre il numero di incidenti sul luogo di lavoro, è essenziale promuovere una solida cultura della sicurezza. Questo include, oltre all’applicazione delle normative in materia di salute e sicurezza, la formazione dei lavoratori e l’adozione di dispositivi di protezione individuale (DPI). Troppo spesso, infatti, la mancanza e l’uso non corretto dei DPI, una formazione non adeguata e l’inosservanza delle normative in materia di sicurezza, espongono i lavoratori a un alto rischio di infortuni.  

“Criticità che, oggi, è possibile superare anche grazie a tecnologie avanzate, come la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR), e a nuovi dispositivi intelligenti che integrano la sensoristica IoT per migliorare il monitoraggio ed avere una visione completa delle attività svolte sul campo dagli operatori”, afferma Massimiliano Dionisi, Account Manager di TopNetwork, azienda che sviluppa soluzioni e servizi IT su misura per ambiti diversi e che da qualche anno è molto impegnata anche nell’ambito della sicurezza sul lavoro. “Abbiamo sviluppato un pacchetto di soluzioni finalizzate alla riduzione dei rischi di incidenti sul lavoro grazie al training in realtà virtuale, all’assistenza remota in realtà aumentata e alla sensoristica IoT che consente un controllo costante sull’equipaggiamento in dotazione agli operatori impegnati in attività a rischio, allo scopo di verificare che le dotazioni di sicurezza siano sempre correttamente indossate durante gli interventi”, precisa Dionisi.

I vantaggi della realtà immersiva per training e assistenza remota

Se una scarsa cultura della sicurezza e una formazione non adeguata sono tra le principali cause degli infortuni sul lavoro, secondo gli ultimi dati dell’INAIL, offrire ai lavoratori la possibilità di un addestramento in realtà immersiva, pratico e interattivo, che consenta loro di affrontare scenari complessi o pericolosi in un ambiente controllato e in totale sicurezza, contribuisce senz’altro a ridurre il rischio di incidenti.  

Realtà immersiva: i vantaggi della realtà virtuale

Il training in realtà virtuale permette, infatti, di simulare situazioni pericolose o di emergenza, come ad esempio gli ambienti confinati oppure in quota, senza esporre i dipendenti a rischi reali, formando e preparando il personale a gestire crisi senza mettere in pericolo la loro incolumità. “La nostra soluzione in VR – spiega Dionisi – consente di formare i dipendenti in modo interattivo e personalizzato, migliorando la memorizzazione e la comprensione delle procedure di sicurezza e favorendo una maggiore retention delle informazioni rispetto al training tradizionale, in quanto il contesto realistico e l’interazione attiva aumentano il coinvolgimento emotivo e cognitivo degli operatori”.

Realtà immersiva: i vantaggi della realtà aumentata

Anche la realtà aumentata può contribuire a migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. L’AR (Augmented Reality), infatti, già impiegata in ambito industriale per la manutenzione e l’assistenza remota supportando gli addetti ai lavori nell’esecuzione di task operativi, abilita anche il monitoraggio della sicurezza in tempo reale. “Tramite dispositivi AR indossabili, come gli smart glasses, gli operatori possono ricevere in tempo reale avvisi visivi e segnalazioni di potenziali pericoli imminenti, condizioni non sicure o malfunzionamenti dei macchinari”, afferma Dionisi.

YRemote è la soluzione di Topnetwork in realtà aumentata per l’ottimizzazione del processo di manutenzione e l’assistenza remota, in grado di rivoluzionare le attività degli operatori impegnati in attività sul campo.

Smart DPI per migliorare la sicurezza sul campo

La realtà immersiva non è la sola carta che puà fare la differenza. La prevenzione degli incidenti sul lavoro passa anche, e soprattutto, dai dispositivi di protezione individuale. È noto, infatti, che parte degli infortuni possono essere determinati dalla disattenzione del lavoratore o dall’uso scorretto degli strumenti di protezione e sicurezza forniti dall’azienda, talvolta considerati dai lavoratori un inutile fastidio.   

Dotare gli operatori impegnati in attività a rischio di una soluzione semplice ed intuitiva che consenta il monitoraggio dei dispositivi di sicurezza indossati e la verifica di un loro corretto utilizzo durante gli interventi, consente di ridurre i rischi di incidenti dovuti a distrazione e comportamenti non idonei.

Gli smart DPI, potenziati da sensori IoT wearable e da moderne tecnologie di comunicazione come Bluetooth o NFC, consentono di identificare queste potenziali situazioni di rischio, spingendo il lavoratore a mantenere alto il livello di attenzione prima di iniziare un’attività e arrivando ad inibirne lo svolgimento nel caso non si rispettino i criteri di sicurezza stabiliti. 

“Nella gamma di DPI monitorabili, ad esempio elmetto, guanti, giacca antinfortunistica, scarpe, maschera di protezione o rilevatori di gas, il datore di lavoro può decidere di monitorare uno o più dispositivi, in funzione delle effettive esigenze sul campo oppure considerando soltanto quelli che solitamente vengono trascurati dal lavoratore”, spiega Dionisi.

“Una volta montati i sensori sui dispositivi, la nostra soluzione, DPI-SmartCare, consente il monitoraggio sul campo degli operatori sia tramite smartphone, sui quali viene installata un’applicazione che raccoglie, gestisce ed invia tutte le informazioni in arrivo dai sensori, che tramite dei gateway posizionati in modo da offrire una copertura completa dell’area di lavoro e l’identificazione degli operatori all’interno. La prima soluzione risulta particolarmente efficace per tutte le attività che vengono svolte in solitaria oppure in un cantiere di tipo fluido, cioè in movimento, come nel caso delle manutenzioni stradali; la seconda opzione, invece, è idonea al monitoraggio di spazi confinati e a rischio, quali cantieri edili oppure impianti industriali”.

In entrambi i casi, il sistema genera un alert quando il dispositivo non viene indossato o viene indossato in maniera scorretta con cui vengono avvisati sia l’utilizzatore che i responsabili della centrale operativa, i quali, in caso di mancata osservanza dell’alert, possono anche inibire l’apertura della Scheda Intervento lavori, bloccando di fatto l’operatore. Il sistema prevede anche la rilevazione uomo a terra.

“Il tutto – aggiunge Dionisi – preservando l’anonimato e la privacy dell’operatore, dal momento che il fine ultimo della nostra soluzione non è il controllo degli operatori ma la tutela della loro salute. Con DPI-SmartCare, inoltre, è possibile monitorare anche i parametri vitali dell’operatore, come ad esempio la temperatura o la frequenza cardiaca generando degli alert quando vengono superati determinati valori di soglia in presenza di ambienti chiusi o aperti che presentano situazioni di rischio”.

Oltre ad essere ampiamente configurabile e personalizzabile, la soluzione è anche in grado di dialogare con piattaforme di gestione dei DPI, del personale (anagrafiche) e di produttività ed è integrabile con tecnologie di Intelligenza Artificiale (AI) e Computer Vision per attività di sorveglianza finalizzate al controllo intelligente degli accessi in aree riservate soltanto ad un determinato tipo di operatori.

Grazie all’evoluzione tecnologica e all’uso dei dati generati e raccolti da questo insieme di soluzioni e dispositivi intelligenti è possibile aumentare il livello di sicurezza sul campo, così da salvaguardare sia la salute degli addetti che il valore dei macchinari e, soprattutto, prevenire incidenti e infortuni.  

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