Il paradigma Industria 4.0 comporta sicuramente una profonda evoluzione da un punto di vista tecnologico, con l’adozione di sistemi IoT deputati al raccoglimento dei parametri di funzionamento delle macchine e degli apparati industriali. Ma il vero cuore dello Smart Manufacturing è la possibilità di utilizzare correttamente il dato catturato dall’IoT per estrapolare informazioni di valore, così da migliorare i processi industriali e non solo. Un passaggio che, inevitabilmente, coinvolge da vicino gli ERP aziendali, ovvero i software da cui transitano tutti i processi di business rilevanti per un’azienda.
Questa la logica che è stata messa in atto da Sinfo One, importante system integrator di Parma che segue da vicino il comparto industriale, specializzato proprio nella realizzazione e consulenza di soluzioni gestionali per le aziende.
Come racconta Mirko Menecali – Partner and Alliance Manger di Sinfo One: “Per la nostra azienda Industry 4.0 è un motivo di sviluppo cruciale, anche perché Sinfo One lavora quasi esclusivamente con aziende industriali, almeno per il 90%. Siamo convinti che Industry 4.0 sia fondamentale per fare innovazione per i nostri clienti, dunque non potevamo prescindere da presidiare questi temi. Ci risulta anche molto semplice perché il punto chiave dell’Industria 4.0 non sono la tecnologia informatica e la sensoristica, e neppure il 5G o il cloud, quanto piuttosto l’integrazione della tecnologia stessa all’interno dell’ecosistema. L’informatica, infatti, era presente anche prima nelle aziende industriali, quello che è veramente cambiato ora è la sua integrazione lungo i processi verticali”.
Sinfo One e il DNA dell’integratore
Sinfo One possiede gran parte delle competenze necessarie per i progetti che ruotano intorno alla quarta rivoluzione industriale, e la capacità e vocazione all’integrazione tra i sistemi è insita nel DNA del system integrator.
Nei casi più innovativi Sinfo One è in grado di appoggiarsi ad aziende esterne – anche startup – ad esempio con competenze specifiche nell’ambito della sensoristica avanzata, per realizzare progetti comuni a beneficio del cliente finale. “Immaginiamo di voler costruire un’applicazione che sia capace di estrapolare gli aspetti significativi ripresi da una telecamera in ambito industriale per effettuare un controllo qualità: oggi non occorre costruirsi in casa l’algoritmo di intelligenza artificiale necessario a governare un’app di questo tipo, ma è possibile prenderlo “già pronto” da grandi provider come Oracle; un discorso del tutto simile può essere fatto per sensori e database. Insomma, i mattoncini tecnologici per l’Industria 4.0 esistono e sono perfettamente funzionanti. La parte critica è comporre coerentemente i vari pezzi, quasi come se avessimo a che fare con un Lego complesso. Questo è da sempre il nostro lavoro: l’integrazione nell’industrial IoT è cruciale e noi abbiamo imparato a sfruttarla al meglio”.
L’integrazione ERP-IOT
In tutto questo scenario, come accennavamo in precedenza, l’ERP gioca un ruolo fondamentale, dal momento che rappresenta il centro del sistema informativo aziendale. Eppure, non tutti gli ERP sono pronti per Industria 4.0: non poche aziende utilizzano ancora sistemi che viaggiano sulle vecchie architetture, fattore che complica non poco la connessione con l’industrial IoT. Altre possiedono sistemi evoluti, ma che magari sono troppo complicati dal punto di vista della user experience, ossia della possibilità di avere tutte le informazioni sott’occhio.
La scelta prioritaria di Sinfo One è stata quella di dotarsi sulle soluzioni ERP flessibili e altamente integrabili tramite orchestratori che permettono di innescare la giusta comunicazione fra sistemi. Tutto questo è stato riflesso sia all’interno del proprio ERP proprietario Si Fides, sia di nella soluzione Oracle JD Edward, così da garantire una maggiore velocità di risposta.” Quando si parla di Industria 4.0 c’è molta necessità di velocizzare il time to market, che spesso è cruciale per fare la differenza sul mercato. Dunque è importante avere un ERP che consenta questa velocità, così da permettere anche l’implementazione di applicazioni in tempi rapidi. In questo senso Oracle è una certezza, dal momento che garantisce anche la creazione di servizi in modo automatico, in risposta a determinati eventi che si verificano a monte”.
Un altro punto fondamentale quando si parla di ERP e Industria 4.0 è ovviamente la corretta gestione dei dati, che rischia di essere uno dei colli di bottiglia. I sensori IoT raccolgono infatti una marea di dati, il problema per le aziende è ricavare informazioni di valore da questa moltitudine di dati. Anche perché i dati oggi sono dinamici, e in tempo reale, e non più statici come un tempo. Serve dunque padroneggiare questo volume crescente: “Esiste oggi una possibilità per affrontare tutte queste criticità: si tratta del cloud, che permette di gestire grossi volumi di dati in maniera non costosa, senza necessità di acquistare hardware. Le soluzioni paas consentono di utilizzare e pagare soltanto per quello che serve, potendo usufruire dell’innovazione e dalla automatizzazione garantita dall’intelligenza artificiale”, evidenzia Menecali. Fondamentale resta comunque l’integrazione tra il mondo dell’IoT e l’ERP: senza questo tipo di collegamento, secondo Sinfo One, diventa impossibile ottenere i benefici attesi da Industria 4.0.