scenari

I Mobile Wallet vanno oltre i pagamenti: dall’ordine al ristorante fino all’identificazione

Un’analisi a livello internazionale dell’Osservatorio Mobile Payment del Politecnico di Milano sugli sviluppi in corso dei “portafogli digitali”. Tra questi anche raccolte punti, trasferimenti di denaro, e servizi per i negozianti dotati di Mobile POS

Pubblicato il 25 Set 2015

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Pur avendo già numeri importanti in Italia, il Mobile Payment è un settore in pieno fermento, caratterizzato da molte sperimentazioni e tecnologie e alla ricerca di standard. Un’interessante analisi in quest’ottica, in particolare sulle linee di evoluzione dei mobile wallet anche in ottica internazionale, è stata fatta dall’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano.

I servizi di Couponing & Loyalty e l’integrazione tra pagamenti mobile Remote e Proximity – questa in sintesi la tesi dei ricercatori – sono gli aspetti su cui si stanno concentrando i wallet internazionali, insieme al Mobile Ordering, al Mobile Money Transfer, alla Mobile Identity.

In ambito couponing & loyalty molti servizi permettono di accedere a sconti o programmi di raccolta punti che vengono riconosciuti in cassa attraverso il telefono cellulare e in alcuni casi integrati anche al pagamento. Gli esempi sono numerosi: dalle startup come Belly e LevelUp ai grandi attori del web come Twitter e Google. L’integrazione tra pagamenti Remote e Proximity consente invece di registrare una carta di pagamento e di utilizzarla indifferentemente per acquisti in negozio o acquisti a distanza tramite pagamenti in app (Apple e Google per esempio già offrono questa integrazione).

Un secondo filone di novità è il Mobile Ordering, i servizi dedicati al mondo della ristorazione che consentono all’utente di utilizzare il telefono cellulare per ordinare e pagare evitando la coda: ne sono esempi Square order, Starbucks Mobile order & Pay, McDonald’s ordering.

Un terzo ambito di innovazione che ha trovato una nuova vitalità nel 2014 è rappresentato dai servizi che permettono il trasferimento di denaro tra utenti via cellulare: il Mobile Money Transfer in realtà si era già affermato qualche anno fa, ma sembrava dedicato a mercati in cui gli utenti sono prevalentemente soggetti non intestatari di conto bancario (ad esempio MPesa in Kenya). Negli ultimi due anni sono nate una trentina di iniziative, alcune delle quali mostrano già risultati interessanti: Paym, in Inghilterra, con oltre un milione di utenti unici registrati e 6,5 milioni di sterline transati nei primi 100 giorni di attività.

Un quarto filone di novità riguarda la Mobile Identity, i servizi di identificazione digitale che stanno diventando sempre più importanti nell’agenda digitale europea. I ricercatori hanno individuato oltre 40 servizi di Mobile identity a livello internazionale: da servizi di Strong authentication per accedere ai siti in modo sicuro utilizzando il Mobile come token o credenziale aggiuntiva da verificare (ad esempio Mobil Imza in Turchia), a veri e propri documenti d’identità digitali caricati sul telefono cellulare che permettono di accedere anche a servizi pubblici (ad esempio Mobile-id in Estonia, Mobile Bankid in Norvegia).

Interessante, infine, l’evoluzione dei sistemi di cassa su Mobile o tablet che, a partire dai Mobile PoS per l’accettazione dei pagamenti elettronici, si stanno trasformando in soluzioni integrate che offrono servizi aggiuntivi agli esercenti, per esempio Business analytics e personalizzazione delle campagne di sconto.

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