Ibi Lorenzini, la lotta contro i farmaci contraffatti è 4.0

In anticipo sul regolamento Ue che entrerà in vigore dal 2019, l’azienda si dota delle contromisure digitali necessarie per combattere il fenomeno della falsificazione dei prodotti farmaceutici. Scelta la Pharma Suite di Rockwell Automation

Pubblicato il 03 Ott 2017

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Ibi Lorenzini si butta a capofitto nella lotta alla falsificazione dei prodotti farmaceutici, una delle più gravi minacce alla salute pubblica, e in anticipo sul regolamento Ue che entrerà in vigore dal 2019 lancia le contromisure digitali affidandosi alla Pharma Suite di Rockwell Automation. È questa l’arma software individuata dall’aziende per garantire sicurezza, controllo e trasparenza ai prodotti targati Ibi.

L’azienda farmaceutica di Aprilia, guidata da Camilla Borghese Khevenhüller, è considerata oggi fra le imprese del settore all’avanguardia sul fronte industria 4.0. Nel corso di un appuntamento dedicato all’automazione industriale andato in scena a Milano, Ibi Lorenzini ha presentato le strategie innovative in atto nella produzione, soffermandosi in particolare su quelle che riguardano proprio la tracciabilità, e sull’adozione del software di Rockwell Automation.

Tutto il mondo farmaceutico europeo, ricorda l’azienda in una nota, “dovrà fare presto i conti con la nuova sfida del Regolamento Ue 2011/62, che stabilisce le modalità di controllo sui farmaci per ridurre i rischi di contraffazione. Le nuove disposizioni fanno parte di un percorso avviato nel 2013 nel mercato USA, quando l’allora presidente Barack Obama firmò il Dscsa (Drug Supply Chain Security Act, ndr)”. Per far fronte a tali obiettivi è necessaria l’adozione di innovativi sistemi elettronici per identificare e tracciare in modo sicuro la prescrizione e la distribuzione dei medicinali. E la mossa software di Ibi va proprio in questa direzione.

Luca Pezzano, direttore operativo Ibi

“Il sistema track-and-trace – spiega Luca Pezzano, direttore operativo Ibi – aumenta notevolmente la sicurezza del processo di produzione dei farmaci. Garantisce infatti una maggiore trasparenza e responsabilità nella produzione, migliora gli scambi logistici e consente l’identificazione dei prodotti rubati e contraffatti. I numeri seriali sono fondamentali per gestire l’intero processo di distribuzione, garantendo una completa tracciabilità”. Motivo per cui, conclude Pezzano, “il numero seriale viene stampato su ogni unità di vendita, su ogni scatola che contiene le singole unità e su ogni pallet che a sua volta ospita le scatole”.

La rivoluzione 4.0 sta del resto investendo tutti i settori aziendali, incluso quello sanitario e farmaceutico. La tracciabilità totale dei farmaci è considerato oggi uno dei principali obiettivi della rivoluzione digitale della salute, come dimostrano anche le roadmap nazionali e internazionali. Per il mercato statunitense, ad esempio, l’obbligo per i produttori scatta da novembre 2017 per entrare a pieno regime nel 2023, mentre in Europa si prevede la sua piena realizzazione nel febbraio 2019. Più spostato in avanti il limite temporale in Italia: da noi la transizione totale scatterà entro febbraio 2025.

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