L’Internet of Things può rappresentare una soluzione per monitorare e aiutare i malati di Parkinson. È la convinzione di IBM e Pfizer che hanno dato vita a una collaborazione per realizzare una soluzione a base IoT che monitora il comportamento e lo stato di salute dei pazienti, analizza i dati raccolti sulla base di parametri clinici e riprogrammare in tempo reale le terapie come una nuova soluzione di SmartHealth.
Negli Stati Uniti il Parkinson viene diagnosticato ogni anno a 60mila persone e si calcola che globalmente siano circa 7 milioni le persone che soffrono di questa malattia come indicato dalla Parkinson’s Disease Foundation.
Watson Ibm
Grazie a questa collaborazione tra IBM e Pfizer, come segnalato da un articolo di SD Times, verrà realizzata una soluzione basata su sensori, smartphone e soprattutto sul machine learning Watson che permette di analizzare le sintomatologie in tempo reale fornendo ai medici una piattaforma di informazioni e di dati unica che permette di disegnare la terapia su una conoscenza dettagliatissima di ciascun paziente anche in relazione al contesto ambientale nel quale si trova.
Un altro obiettivo di questa collaborazione risiede poi nella capacità di analizzare come i pazienti reagiscono alle varie terapie fornendo anche in questo caso ai medici un responso sempre più preciso sugli effetti e sulle eventuali controindicazioni delle varie terapie correlate ai comportamenti e agli ambienti.
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