L’industria automobilistica è uno dei maggiori fruitori della tecnologia digital twin, dietro solo al settore delle attrezzature pesanti. Lo rivela una recente indagine condotta da Altair, azienda globale specializzata nella scienza computazionale e nell’intelligence che fornisce soluzioni software e cloud per la simulazione, il calcolo ad alte prestazioni (High Performance Computing, HPC), l’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale.
La ricerca di Altair sul digital twin nell’automotive
L’indagine ha coinvolto oltre 2.000 professionisti di diversi settori presenti in 10 Paesi, Italia compresa, per analizzare l’adozione del gemello digitale nelle rispettive organizzazioni. A tale scopo, ha inteso valutare il modo in cui le aziende utilizzano il digital twin, i suoi vantaggi commerciali e l’impatto che ne deriva sulle iniziative di sostenibilità. È in questo quadro che l’automotive si è posizionato al secondo posto rispetto agli 11 settori presi in esame. Tuttavia, mentre il 76% degli intervistati del settore automobilistico ha dichiarato che le proprie aziende hanno già adottato questo tipo di tecnologia, molti utenti appaiono ancora nelle fasi iniziali e sono curiosi di conoscerne benefici e casi d’uso. Solo il 35% degli intervistati infatti si considera “altamente informato sulle soluzioni digital twin”.
Tra aspettative dei consumatori e politiche governative
“Tra la domanda dei consumatori, le aspettative dei governi e gli obiettivi globali in materia di emissioni, le case automobilistiche sono in corsa per garantire la produzione di veicoli elettrici” ha affermato Royston Jones, vicepresidente senior del settore automobilistico di Altair, commentando i risultati del rapporto. Dal suo punto di vista, “dimostrano l’importanza della tecnologia digital twin per il raggiungimento di questi obiettivi. Sebbene molti abbiano già adottato questa tecnologia nei loro processi, c’è ancora un enorme spazio per la formazione sui vantaggi che porteranno a una rapida espansione del suo utilizzo in tutto il settore e oltre”. Un’affermazione confermata dalle risposte di quegli intervistati le cui organizzazioni non posseggono attualmente soluzioni digital twin. Il 22% prevede infatti di farlo nei prossimi sei mesi o meno e il 33% entro un anno o più.
Prodotti e processi più sostenibili con il digital twin
Entrando nel dettaglio dei risultati emersi, il 92% degli intervistati dell’automotive che impiega il digital twin ha sostenuto che il gemello digitale ha aiutato a creare prodotti e processi più sostenibili. Tanto che il comparto si dimostra il più propenso a servirsi del digital twin per conseguire gli obiettivi di sostenibilità. I motivi dipendono dal fatto che tali soluzioni riducono lo spreco di materiale, poiché consentono agli ingegneri di eseguire simulazioni durante il processo di progettazione e di testare le funzioni prima di passare al prototipo. Da qui anche il drastico calo del numero di prototipi fisici da approntare in vista della realizzazione successiva del prodotto. Il 38% degli intervistati del settore automobilistico arriva a prevedere che la tecnologia digital twin renderà obsoleta la prototipazione fisica entro i prossimi quattro anni o poco prima.
La crescita dei veicoli elettrici supportata dal gemello digitale
A ciò si aggiunge il fatto che il passaggio ai veicoli elettrici, divenuto ormai un elemento essenziale nella mitigazione del cambiamento climatico e nel contenimento delle emissioni di carbonio, sta guidando la rapida trasformazione dell’industria automobilistica. Una trasformazione favorita sia dall’interesse e dalla domanda in crescita dei consumatori sia dalle politiche di agevolazione dei governi. Basti pensare alle regole proposte negli Stati Uniti dall’EPA (Environmental Protection Agency) in materia di emissioni dei veicoli, sull’onda del monumentale Inflation Reduction Act che destina 500 miliardi di dollari per incentivare la transizione verde. Se le regole dell’EPA entrassero in vigore nel 2024, potrebbero portare a una quota di veicoli elettrici tra il 64 ed il 69% entro il prossimo decennio. In questo scenario, il digital twin diventerebbe uno strumento fondamentale per supportare l’industria automobilistica nell’immettere sul mercato un maggior numero di veicoli elettrici in tempi più brevi e a prezzi accessibili.
Dalla riduzione dei costi allo sviluppo di nuovi prodotti
Quasi tutti gli intervistati del rapporto (97%) sono convinti che il gemello digitale contribuisca a ridurre i costi e a migliorare lo sviluppo di nuovi prodotti. Inoltre, il 70% di coloro che già lo utilizzano ha detto di aver diminuito in modo significativo i costi di manutenzione e di garanzia. Un’altra percentuale, pari al 51%, ritiene che grazie al gemello digitale i prodotti e i servizi siano più facilmente ricondizionabili e/o riutilizzabili. Infine, un 78% è del parere che la tecnologia generi un uso più efficiente dell’energia e delle risorse. Tutti indicatori che suggeriscono non soltanto che il digital twin nell’automotive, oltre che in svariati altri settori, è qui per restare. Ma che nei prossimi anni sarà sempre più difficile farne a meno.