Reti cellulari sempre più veloci stanno creando il
terreno fertile per far attecchire le applicazioni Mobile
Broadband. La tecnologia oggi proposta dai vendor consente,
infatti, di incrementare notevolmente la banda a disposizione
dei terminali mobili degli utenti e gli operatori stanno
gradualmente implementando nelle loro infrastrutture gli
upgrade necessari per poter offrire ai clienti i servizi
Broadband.
Il percorso è ormai chiaro: la transizione in atto è
attualmente quella dalla tecnologia 3G verso la più
performante HSPA (Hight Speed Packet Access), già adottata in
oltre 200 reti nel mondo e in grado di offrire una velocità
massima (naturalmente teorica e solamente in download) di 14,
21 o 28 Megabit al secondo, che possono diventare 42 nella
versione cosiddetta “Evolution”. Si tratta di un
passaggio intermedio verso lo standard LTE (Long Term
Evolution), la quarta generazione di servizi a banda larga
mobile (o 4G), il cui debutto è previsto nel 2010: la Svezia
è uno dei Paesi che guida questa corsa tecnologica.
LTE consentirà di trasmettere dati con velocità
superiore a 100 Mbps rendendo possibile la fornitura di servizi
del tutto comparabili a quelli offerti dalle reti fisse. Quanto
all’Italia, nella seconda metà del 2009 è previsto un
ulteriore passo in avanti: Telecom Italia ha
annunciato che partirà da Milano, grazie alla tecnologia
fornita da Ericsson, con velocità che raggiungeranno i 28
Megabit in download e i 5,8 Megabit in upload. A trarne
vantaggio saranno gli utenti, che potranno migliorare
l’esperienza fin qui vissuta nel navigare dal terminale
mobile su Internet, mandare mail con allegati pesanti e in
generale trasmettere dati e immagini attraverso la rete
cellulare.
Vodafone, dal canto suo, dall’inizio del 2009 e
utilizzando apparati di rete Nokia-Siemens Networks sta
sviluppando la rete HSPA a 14.4 Mbps e portando avanti a
livello di Gruppo la sperimentazione dell’LTE. È
interessante notare come lo sviluppo delle reti Mobile
Broadband stia procedendo molto rapidamente in Paesi quali la
Cina e l’India, che solo da pochi anni hanno avviato lo
sviluppo della telefonia radiomobile: essendo arrivati più
tardi sul mercato, infatti, gli operatori hanno potuto accedere
più in fretta alle tecnologie di nuova generazione, senza
dover sostituire o aggiornare gli apparatigià in
uso da diversi anni, come invece stanno facendo gli operatori
europei.
Lo dimostra il successo dei primi test sul trasferimento
di dati già completati da Alcatel-Lucent utilizzando
tecnologie Long Term Evolution (LTE) utilizzando standard di
trasmissione a banda larga di operatori mobili in Cina
(Shanghai Bell e altre aziende associate a AL). Neppure gli
Sati Uniti, malgrado le reti dei propri operatori non siano
tanto moderne quanto quelle cinesi o indiane, rimangono
indifferenti di fronte all’avanzata del Mobile Broadband,
come racconta lo stesso Dick Lynch, executive vice president
and chief technology officer di Verizon, annunciando proprio in
occasione del Congress di Barcellona che Verizon Wireless sarà
seguita anche da Alcatel-Lucent nell’implementazione
della propria rete 4G negli U.S.