Il progetto per reti IoT cittadine di The Things Network

La società propone un nuovo modello di Internet of Things network basato su apparati a basso costo e basso consumo in tecnologia LoRaWAN e sulla partecipazione dei cittadini che attivando un apparato contribuiscono a creare dei nodi peer-to-peer per la copertura completa di tutta la città. Il primo progetto è partito da Amsterdam ed è stato realizzato in sei settimane

Pubblicato il 07 Gen 2016

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Wienke Giezeman, fondatore di The Things Network

La tecnologia è LoRaWAN, la città del primo test è Amsterdam, la missione è creare reti Internet of Things in grado di coprire tutta le città e, in futuro, tutte le città. Stiamo parlando della start up olandese The Things Network che si è posta l’obiettivo di dare vita a un “global open crowdsourced Internet of Things Data Network”.

In sei settimane The Things Network ha creato una rete IoT in grado di servire la città di Amsterdam e adesso si propone di proseguire la propria campagna di crowdsourcing per portare questi progetti nelle altre città. Il progetto e la proposta di The Things Network è nella tecnologia LoRaWAN, che non a caso è una delle tecnologie al centro dell’attenzione al Ces di Las Vegas. LoRaWAN permette di creare reti tra oggetti senza dover utilizzare reti WiFi o 3G/4G, in altre parole permette di attivare reti senza che sia necessario disporre di codici di accesso e di servizi con Mobile subscription. L’altro aspetto fondamentale degli apparati LoRaWAN (e del progetto) è collegato al basso consumo energetico.

The Things Network ha naturalmente sfruttato la grande attenzione del Ces verso l’IoT grazie all’idea, applicata appunto alla città di Amsterdam, di creare una connessione wireless totalmente dedicata all’Internet of Things con una elaborazione in tempo reale dei dati raccolti per permettere una visione e una conoscenza di tutti gli oggetti che fanno parlare la città e che permettono di prendere decisioni in tempi brevissimi su eventi, criticità, situazioni che richiedono un valutazione e una conoscenza dettagliata delle situazioni. Dai cestini dei rifiuti che comunicano quando devono essere svuotati, evitando viaggi inutili, ai rilevatori del traffico cittadino che forniscono informazioni su incidenti o ingorghi che richiedono l’intervento umano o ancora ai sensori di inquinamento o di rumore.

Con l’esperimento di Amsterdam The Things Network intende proporre una nuova interpretazione delle infrastrutture network per le Smart City, una soluzione che vede al centro i cittadini che con il modello crowdsourcing fanno un ulteriore passo verso la dimensione di Smar Citizen. Si perché l’idea di The Things Network non è solo tecnologica, ma è forse prima di tutto nel modello partecipativo che viene proposto ai cittadini. L’applicazione della tecnologia LoRaWAN permette di disporre di apparati a basso costo, a basso consumo di energia e con una copertura territoriale limitata a circa 10 chilometri. Le soluzioni realizzate da The Things Network sono di varie dimensioni e di vari prezzi, ma il punto di forza è soprattutto nell‘accessibilità, un aspetto questo molto importante se si pensa che il progetto di copertura di Amsterdam è stato realizzato con 10 gateways del valore unitario di 1200 dollari. La società dispone di apparati anche molto più accessibili e per questi progetti di network cittadino propone ai partecipare al progetto in una logica di utenti che collaborano con altri utenti,  ovvero in una modalità peer-to-peer dove ogni cittadino crea un “nodo” sul quale si appoggia la copertura di un’area cittadina. La dimensione di quest’area sarà funzionale alla scelta e al budget che ciascun cittadino deciderà di mettere a disposizione di questo progetto. Il modello proposto da The Things Network prevede una attivazione a partire da 1000 dollari o una soluzione da 1500 dolari, ma è in fase di realizzazione una soluzione Kickstarter con un gateway del valore di 200 dollari. I cittadini che decidono di aderire possono poi scaricare la app gratuita en entrano a  far parte del network contribuendo alla creazione del network cittadino e disponendo nel contempo di una soluzione che permette nel contempo di tenere sotto controllo i propri sensori o apparati IoT.

L’idea di The Things Network ha trovato consensi in molte città come Montreal, Austin, Manchester, Città del Capo e tante altre e la società dichiara di voler arrivare a creare una IoT network in ogni grande città entro il 2016.

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