Sicurezza

Il rapporto MEF per capire e contrastare le frodi nella messaggistica

Il fenomeno delle frodi nella messaggistica riveste un’importanza cruciale per gli operatori del settore perché, danneggiando i consumatori, scredita indirettamente il servizio. Conoscerne le dimensioni e le caratteristiche permette un’adeguata difesa e un dialogo trasparente e collaborativo per il controllo di questi fenomeni. Il Mobile Ecosystem Forum è il tavolo che per eccellenza può dar forza e credibilità al contrasto attivo delle frodi

Pubblicato il 06 Ott 2016

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Nel contesto del contrasto delle frodi nel settore del mobile messaging è stata condotta la ricerca Mobile Messaging Fraud Report 2016. Lo studio ha riguardato quasi 6.000 utenti mobile in 9 Paesi (Brasile, Cina, Francia, Germania, India, Nigeria, Sud Africa, Regno Unito e Stati Uniti) e ha voluto indagare le tendenze e gli atteggiamenti dei consumatori in rapporto al problema delle frodi via instant messaging per aiutare i soggetti interessati al settore della comunicazione mobile a sfruttare le ricche opportunità che in questo mercato sono possibili.

Quanto più la messaggistica mobile ha raggiunto visibilità e prestigio tanto maggiore è stato il rischio di essere esposta alle attività di truffatori. La frode purtroppo rappresenta un indicatore del successo di questo strumento di comunicazione perché assieme all’interesse delle aziende e delle imprese ha attirato anche quello di malintenzionati.

Per comprendere le dimensioni del mercato e del perché è bersaglio di frodi basti ricordare che la messaggistica A2P (application-to-person) secondo i dati riportati da MobileSquared ha un valore di circa 17 miliardi di dollari. Credence Research ha recentemente previsto che le aziende potranno generare 2 miliardi di messaggi all’anno entro il 2017.
Questi numeri hanno attirato pratiche e condotte criminali applicate non solo agli SMS ma anche agli altri sistemi di messaggistica istantanea (esempio: WhatsApp) che nel frattempo hanno iniziato a riscuotere successo.

Le stime del MEF

MEF ha stimato che le frodi costano in termini di perdita di volume di affari per l’intero Econsistema Mobile almeno 2 miliardi all’anno. Lo studio di questo fenomeno ha permesso a MEF di identificare 11 tipi distinti di frode che il gruppo di lavoro costituito all’interno del MEF studia costantemente per trovare i mezzi di contrasto più efficaci e sensibilizzare l’opinione pubblica.

L’indagine mostra quanto sia esteso questo fenomeno nel campo degli SMS: il 28% degli utenti riceve un SMS non richiesto al giorno; il 58% lo riceve almeno una volta alla settimana.

Il problema delle frodi è arrivato a coinvolgere anche il mondo della App di messaggistica e il suo peso è rilevante: il 26% degli utenti di app di chat riceve un messaggio non richiesto al giorno, il 49% ne riceve uno alla settimana. Sarebbe giusto concludere che questo campo è stato inquinato già agli albori.

Tante tipologie di truffe

Le truffe possono essere rappresentate solo da comunicazioni fastidiose o indesiderate (offerte non richieste né autorizzate) oppure possono essere vere e proprie attività criminali nei confronti degli utenti (messaggi phishing). La ricerca rivela che il 33% degli utenti di telefonia mobile intervistati hanno ricevuto un messaggio di testo di questo secondo tipo.

Naturalmente questi messaggi possono essere molto convincenti: motivo per cui il 21% degli intervistati dichiara di non essere sicuro di averne ricevuti o meno. Il phishing è un risultato svantaggioso della popolarità e l’ubiquità. Se rapportato al fenomeno dell’email spamming, la frode nella messaggistica SMS è più rilevante. Filtri anti-spam e una maggiore consapevolezza dei consumatori stanno contribuendo a ridurre le frodi nelle e-mail.

Secondo lo studio il problema riguarda in misura maggiore i mercati emergenti come Brasile, Cina, Sud Africa e Nigeria. Infatti, mentre il 31% degli utenti in Germania non ha mai ricevuto un testo di phishing, in Nigeria è solo il 6%. Purtroppo, la Nigeria è il primo paese che il sondaggio cita come il maggiore destinatario di phishing: i 60% dei nigeriani intervistati dicono di aver ricevuto un messaggio da qualcuno che finge di essere qualcun altro.

Come si comportano i consumatori?

La maggior parte delle persone vede lo spam come un fatto spiacevole. La ricerca mostra che il 54% degli utenti elimina i messaggi indesiderati mentre il 17% li ignora. Gli inglesi (23%) e i tedeschi (22%) sono i più attivi nel segnalare SMS non richiesti. Probabilmente nei loro Paesi è più alta la consapevolezza del potere dei consumatori e il sistema normativo è più maturo. Chiaramente in questi dati si legge una indicazione valevole anche per altri Paesi: se si vuole ridurre lo spam è necessario supportare l’idea che il fenomeno non è inevitabile.

Le attività di frode a carico degli SMS possono lentamente erodere la fiducia dei consumatori nella messaggistica mobile e nella sua efficacia come canale per costruire una relazione di valore con il brand. A questo si può aggiungere anche un più crescente sospetto da parte del pubblico verso i servizi tecnologici nel loro insieme. Per fare un parallelo basti ricordare quanto impatto ha avuto l’adblocking sull’opinione pubblica in merito alla percezione dell’invadenza della pubblicità online oppure, altro indicatore di questa diffidenza, si ricordi la nuova proposta di legge che autorizzerebbe in Russia il controllo da parte del Servizio di Sicurezza federale di tutti i testi veicolati alle persone da parte di app di messaggistica.

La fiducia negli SMS

Le frodi hanno solo scalfito la fiducia nell’SMS: è interesse di tutti gli operatori del settore adoperarsi per salvaguardare e rafforzare questa fiducia lavorando in condivisione e trasparenza. Lo studio ha rilevato che le persone continuano a ritenere l’SMS il sistema più utile per il messaging A2P. Il 35% degli intervistati ha dichiarato di ritenere l’SMS lo strumento più fidato, il 28% ha indicato Whatsapp, il 18% ha scelto Facebook, il 16% Sistemi di push notification e il 4% altri sistemi di comunicazione.
I due Paesi a riconoscere la preferenza maggiore per gli SMS sono stati il ​​Brasile e la Cina (50% e 38% rispettivamente), sebbene il fenomeno della frode in queste aree abbia incidenze altissime.

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