Come stimolare l’innovazione e migliorare la competitività facendo leva sul capitale umano?
In un’epoca in cui persone e oggetti sono sempre più connessi, l’innovazione deve obbligatoriamente essere focalizzata sulle persone. Per competere in un’economia sempre più globale, le organizzazioni devono essere in grado di attrarre, ingaggiare e trattenere i talenti. Ma devono anche assicurarsi di avere un impatto positivo sulla società che le circonda e sui clienti. Come cambiano i rapporti tra le organizzazioni e i dipendenti? E con i clienti? E la società civile? Il valore della persona – intesa come cittadino, dipendente e cliente – è sempre più spesso al centro delle strategie delle aziende, che hanno compreso l’importanza del fattore umano per promuovere l’innovazione e la crescita del business. La conferma arriva da una nuova ricerca condotta su scala mondiale da Fujitsu (“Co-creation for success: unlocking creativity, knowledge & innovation”), che mette in luce come le aziende siano ormai legate a doppio filo alla società civile. Diventa fondamentale, quindi, sostenere una collaborazione fluida con i cittadini e le istituzioni oltre che, ovviamente, con i propri dipendenti, collaboratori e clienti. Solo le aziende che valorizzano il capitale umano, infatti, sono in grado di attrarre i talenti migliori, quelli in grado di promuovere l’innovazione e la crescita del business.
Le principali aree di innovazione
Il sondaggio, commissionato da Fujitsu, è stato condotto dalla società di ricerca Censuswide lo scorso settembre su un campione di 1.936 C-level di medie e grandi aziende che operano nei settori trasporti, servizi finanziari, retail, manufacturing e PA in 16 nazioni (tra le quali anche l’Italia). La ricerca si proponeva di scandagliare i fattori di successo delle aziende, tra innovazione, creatività, fiducia, competenze e, non da ultimo, tecnologie digitali in grado di sostenere percorsi di crescita più fluidi. Ne è emerso che le tre principali aree nelle quali le organizzazioni hanno già rivalutato il proprio impianto strategico (o si preparano a farlo) sono:
- Sviluppo di nuovi prodotti e servizi
Il 50% del campione ha già sottoposto a revisione il proprio approccio mentre il 40% ha pianificato di farlo a breve. - Erogazione dei servizi
Il 50% degli intervistati ha già rivisto il modo in cui i servizi sono erogati e il 39% si prepara a farlo. - Strategie e obiettivi di business
Il 48% degli interpellati ha già riesaminato le strategie e gli obiettivi di business mentre il 42% è in procinto di farlo a breve.
Le competenze che aiutano l’innovazione
Quali sono le competenze più utili per stimolare l’innovazione in azienda? La ricerca Fujitsu pone l’accento
sull’importanza delle soft skill e, in particolare, la conoscenza del settore in cui l’azienda opera (citato dal 40% del campione), la leadership (39%) e la creatività (37%). A seguire, la conoscenza approfondita delle tecnologie (34%). Ben il 77% dei rispondenti cita la creatività e il pensiero laterale come elementi fondamentali per garantire il successo duraturo di un business e il 78% ritiene che la capacità di governare il cambiamento si rivelerà un fattore critico di successo nei prossimi tre anni. Questo suggerisce che non solo i leader sono consci delle sfide insite nella necessità di governare il cambiamento, ma anche che ritengono imminente un cambiamento drastico del proprio business.
Il ruolo di dipendenti e collaboratori…
Il 73% dei C-level ritiene che la possibilità di liberare la creatività sopita in azienda sia una questione vitale per il successo del business. Fondamentale, quindi, far emergere i talenti interni, visto che ben il 66% degli intervistati ritiene che dipendenti e collaboratori svolgano un ruolo centrale nel permettere all’azienda di distinguersi sul mercato e ottenere un vantaggio competitivi. Perché questo accada, è però necessario dotare i soggetti coinvolti di strumenti e tecnologie utili per collaborare al meglio. Parliamo di soluzioni on premise e servizi cloud come i Fujitsu Digital Workplace Services, che traducono in pratica quel concetto di spazio di lavoro digitale che permette alle aziende di svincolare la produttività dei singoli componenti dell’organizzazione dalla scrivania dell’ufficio. Grazie ai digital workplace le organizzazioni possono dare slancio ai percorsi di innovazione, con la possibilità di selezionare sempre i talenti migliori, indipendentemente da dove sono impiegati, creando team realmente trasversali e improntati alla co-creazione.
… e quello dei clienti
L’innovazione è, oggi, un aspetto chiave della relazione tra azienda e cliente. Secondo le evidenze della ricerca, infatti, le aziende che hanno visto migliorare la soddisfazione dei propri clienti (customer satisfaction) hanno imputato questi risultati al miglioramento delle attività di comunicazione con il cliente e di erogazione dei prodotti/servizi (44%) e, a seguire, (34%) alla miglior conoscenza dei gusti dei clienti. In nessun caso, quindi, il miglioramento delle performance di vendita è legato a una riduzione dei costi, mentre appare strettamente connesso al miglior sfruttamento delle informazioni e dei dati, reso possibile dall’utilizzo diffuso di Data Analytics, servizi Cloud, Intelligenza Artificiale (AI) e Machine Learning. Il 73% dei business leader ritiene che le tecnologie digitali abbiano permesso di migliorare il customer service e il 61% crede che l’AI trasformerà in modo significativo i prodotti e i servizi oggetto dell’offerta. La ricerca mette in luce come le aree considerate più significative per migliorare la relazione con i clienti siano gli investimenti in tecnologie digitali (17%); il customer service (16%) e la ricerca e sviluppo (13%). Tra le tecnologie considerate più dirompenti, l’AI, in particolare, è stata citata dal 61% dei rispondenti come quella destinata ad avere il maggior impatto nella trasformazione dell’offerta.
Le ricadute per la collettività e la società civile
Il 63% dei manager ritiene che la relazione con la collettività sia diventata un elemento rilevante per il business dell’azienda. In realtà, finora l’impatto sulla società civile era considerato prioritario solo per il 37% delle organizzazioni. La responsabilità sociale, come emerge dalla ricerca, è un’area ancora poco esplorata, con solo il 39% del campione che ha già valutato o pianifica di valutare un approccio di social corporate responsibility. Quasi 6 organizzazioni su 10 (il 58%), però, pensano di aver aumentato il contributo reso alla collettività negli ultimi tre anni. Come? Attraverso l’innovazione di prodotto (54%), l’innovazione strategica (47%) o, più semplicemente, garantendo la massima protezione dei dati dei clienti (43%). Il 79% dei manager intervistati concorda, poi, sul ruolo centrale che le tecnologie digitali assumono nell’indirizzare gli sviluppi futuri delle iniziative di responsabilità sociale della propria organizzazione.
Conclusioni
La fiducia, secondo gli esperti di Fujitsu, è il cardine di qualsiasi iniziativa di business di successo. La fiducia dei dipendenti permette all’azienda di attrarre i migliori talenti e farli crescere. Questo permette, poi, di sviluppare prodotti migliori ed erogare servizi migliori ai clienti e, come conseguenza, di ottenere la fiducia della società in cui l’azienda opera. Si tratta di un circolo virtuoso in cui ciascun gruppo influenza i rapporti dell’organizzazione con gli altri due. In Fujitsu, questo concetto è espresso bene dalla filosofia della Human Centric Intelligent Society, che unisce persone, informazioni/dati e infrastrutture per creare valore vero con l’aiuto delle tecnologie digitali.