Industria 4.0, dal Mise tutti i chiarimenti sui bonus fiscali

Mise e Agenzia delle Entrate pubblicano la circolare che chiarisce i criteri di applicabilità di super e iper ammortamenti come previsti dal Piano Industria 4.0

Pubblicato il 31 Mar 2017

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Nella giornata di ieri, il Ministero dello Sviluppo Economico, congiuntamente all’Agenzia delle Entrate, ha pubblicato come è prassi una circolare (la n.4/E del 30 marzo 2017) nella quale offre una serie di chiarimenti importanti sulle modalità di accesso a super e iperammortamento  e anche indicazioni sulla maggiorazione del 40% sul costo di acquisto di beni strumentali immateriali (si parla in questo caso di software e attività di system integration) prevista per i soggetti che beneficiano già dell’iper ammortamento.

La circolare è un documento di 110 pagine che nella prima parte rifà il punto sul Piano Industria 4.0, con qualche rilettura importante rispetto a quanto presentato lo scorso mese di settembre dal Ministro Carlo Calenda.

Tre gruppi di tecnologie per Industria 4.0

Si parte dalle tecnologie abilitanti, ora raggruppate in tre ambiti ben definiti:

Non è solo una questione tecnologica.

Il documento chiarisce che “Non si tratta solo di costruire la “fabbrica intelligente”, ma vengono interconnesse intere catene del valore e filiere produttive, si crea così una forte integrazione delle catene di fornitura e subfornitura”, sottolineando altresì come cambino i ruoli di tutti gli attori lungo la filiera

Ci sono delle direttrici lungo le quali l’evoluzione delle imprese deve muoversi e la circolare le esprime a chiare lettere:

  • Interconnessione
  • Virtualizzazione
  • Decentralizzazione
  • Interazione da remoto
  • Elaborazioni e reazioni real time

Dopo la premessa di scenario, cui sono comunque dedicate poche pagine dell’intero documento, la circolare arriva ai chiarimenti veri e propri su super e iper ammortamento e sui differenti benefici fiscali derivanti dall’applicazione dell’una o dell’altra casistica.

Ammortamenti per il leasing non per la locazione operativa

Viene precisato che “il beneficio spetta, oltre che per l’acquisto dei beni da terzi, in proprietà o in leasing, anche per la realizzazione degli stessi in economia o mediante contratto di appalto”, e come si debbano ripartire le agevolazioni laddove in un secondo tempo il bene oggetto dell’investimento ricada in un contratto di sale and lease back.

Non c’è invece alcun beneficio, viene detto in modo molto chiaro, quando i beni sono utilizzati in base a un contratto di locazione operativa o di noleggio: in questo caso il beneficiario sarà esclusivamente il locatore, purché la locazione sia la sua attività prevalente e purché l’operazione non sia effettuata tramite società estere.

Il documento è ricco di esempi e tabelle, che simulano situazioni reali, così da verificare le modalità di applicazione degli ammortamenti.

L’interconnessione è discriminante

Su un punto la circolare si sofferma con attenzione ed è il criterio di interconnessione.

Perché un bene, si legge, possa essere definito “interconnesso” ai fini dell’ottenimento del beneficio, deve scambiare informazioni con i sistemi interno o esterni “per mezzo di un collegamento basato su specifiche documentate, disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute (esempi: TCPIP, HTTP, MQTT, ecc.)” e sia identificato univocamente, ad esempio tramite un indirizzo IP.

La terza parte del documento identifica i beni che possono beneficiare dell’iper ammortamento, raggruppandoli in tre categorie:

  1. Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;
  2. Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità;
  3. Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica «4.0».

In particolare, per i beni strumentali si specifica che devono soddisfare tutte le seguenti cinque caratteristiche:

  1. controllo per mezzo di CNC
  2. interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica
  3. integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica
  4. interfaccia tra uomo e macchina semplici e intuitive
  5. rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro

Ma non basta.
Devono inoltre soddisfare almeno due ulteriori condizioni, che le rendono assimilabili ai sistemi cyberfisici:

  • sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto
  • monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante sensori
  • caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto

Similmente, anche per i sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità e i dispositivi per l’interazione uomo macchina sono fornite descrizioni di dettaglio.

Importante è, infine, l’elenco dei beni immateriali oggetto dell’agevolazione. È questo un punto sul quale sembrava esserci non sufficiente chiarezza.
Per ciascuna tipologia di software, dalla modellazione 3D alla realtà virtuale, sono presenti le specificihe di inclusione o di esclusione dal programma.

Il documento, nella sua forma integrale, è consultabile a questo indirizzo

oppure è scaricabile direttamente qui
CIRCOLARE+n.4_E+del+30-03-2017

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