Occhi puntati sull’industria 4.0, anche nel settore della security. Il processo di digitalizzazione del settore industriale porta con sé la necessità di adeguare le strategie di cyber security anche nei settori produttivi che tradizionalmente non dovevano preoccuparsi particolarmente delle minacce online. Con la definizione dei nuovi ecosistemi IT/OT, le cose sono cambiate radicalmente. Christian Bücker, CEO di macmon Secure, non ha dubbi in proposito: la messa in sicurezza dei processi di produzione richiede una nuova attenzione dettata dal fatto che i dispositivi IoT installati sulle linee di produzione dialogano normalmente con Internet.
“Il vero problema è che in linea generale non è possibile installare soluzioni di sicurezza tradizionali sui sistemi industriali” spiega il CEO di macmon. “La soluzione per consentire alle aziende di operare in sicurezza anche nel nuovo panorama è, in primo luogo, quella di applicare una segmentazione a livello di rete”. In altre parole, il primo obiettivo a livello di security in ambito industriale è quello di mitigare il rischio che la commistione tra l’ambito di Operation Technology e quello di Information Technology possa rappresentare un fattore di aumento del rischio di attacchi informatici rivolti ai dispositivi di controllo della produzione. In altre parole, è indispensabile introdurre una netta separazione in modo da ridurre al minimo il numero di interazioni tra l’ambito produttivo e tutti quei settori (amministrazione, marketing, comunicazione) che possono rappresentare un punto di accesso per eventuali intrusioni da parte dei pirati informatici.
Una strategia, quella indicata da Christian Bücker, che in un prossimo futuro potrà essere affinata attraverso l’introduzione di filtri estremamente selettivi, in grado di operare a livello di firewall attraverso l’interazione con i dispositivi stessi. Una soluzione che consentirà di ridurre ulteriormente la superficie di esposizione e affinare il controllo sul traffico di rete.