La spinta verso l’innovazione digitale che sta investendo ogni ambito della nostra vita di tutti i giorni, e che almeno in Italia è ancora soltanto agli inizi, è destinata a rappresentare un cambiamento profondo per i singoli cittadini, per le imprese e per la pubblica amministrazione. Questa rivoluzione si presenta come una grande opportunità per lo sviluppo delle smart city, della smart home e di nuovi modelli di fruizione dei servizi improntati alla sostenibilità.
Il ruolo dell’Internet of things
Al centro di questo cambiamento, che potrà essere amplificato nei prossimi anni dall’avvento del 5G in scala progressivamente più ampia, c’è l’Internet of things, gli oggetti connessi che trasmettono informazioni e che comunicano tra loro e con gli utenti finali. L’analisi delle informazioni raccolte sul campo è infatti centrale per prendere decisioni che saranno utili per razionalizzare la produzione, contenere i costi ma anche per migliorare i servizi verso gli utenti.
I potenziali beneficiari di questo momento di passaggio sono i player che hanno deciso di scommettere sull’innovazione. Se da una parte è il momento delle startup e di chi sta investendo in conoscenza per “inventare” servizi innovativi e nuove tecnologie, dall’altra ci sono colossi del digitale già affermati che tentano di anticipare i tempi e dispiegare tutto il proprio potenziale per consolidare la propria posizione.
Il ruolo delle Telco
Ma trasformazione digitale e internet of things rappresentano anche una nuova chance per altri player che hanno un ruolo di primo piano su questo mercato 4.0: le società di telecomunicazioni, quelle che mettono in campo la connettività su cui si basa la spinta innovativa del digitale. Questo è il momento per loro di scendere in campo e di diventare protagoniste anche nel campo dei servizi, con offerte che oltre alla connettività siano in grado di stimolare l’innovazione, soprattutto nei confronti di imprese e pubblica amministrazione, con “pacchetti” a valore aggiunto che uniscano all’affidabilità della rete anche il valore di competenze tecnologiche in grado di far fare il grande salto della trasformazione digitale all’intero Paese.
Le proposte di TIM sull’IoT
A fare da traino su scala nazionale in questa corsa all’innovazione c’è TIM, che proprio sull’Internet of Things ha deciso di puntare in vista di nuovi mercati che si fanno con il passare del tempo più promettenti. La società ha così deciso di investire con convinzione nell’ampliamento della gamma di servizi innovativi dedicati all’IoT, sfruttando la tecnologia di ultima generazione NarrowBand- IoT e la rete in evoluzione, dal 4G verso il 5G, già acceso a Torino, Roma e Napoli e previsto in altre sei citta entro l’anno, con un roll-out che procederà nei prossimi anni.
Per vincere questa sfida l’operatore si è attrezzato con una serie di partnership di alto livello, sfruttando al massimo una serie di asset che lo mettono in una posizione privilegiata rispetto a molti altri player sul mercato, dalla capacità di storage e di elaborazione dei data center agli investimenti già programmati sulla connettività, passando per una serie di collaborazioni che potranno potenziarne l’offerta, come quella con Olivetti, che rappresenta il “competence center” per lo sviluppo e l’erogazione dei servizi digitali che TIM offrirà ai propri clienti.
La disponibilità della connettività Nb-IoT di TIM su tutto il territorio nazionale è un fattore determinante, che permette di dare vita a una serie di servizi per le aziende e la PA, accompagnandole nel cammino verso la digital transformation, e quindi verso l’innovazione, l’efficienza nei processi e l’ideazione di soluzioni di nuova generazione.
“Grazie ai nostri centri di competenza sull’innovazione, come quelli presenti a Torino e a Catania, alle piattaforme M2M, IoT e Data Monetization di Olivetti e alla capillarità e all’affidabilità delle reti, il Gruppo TIM è in grado di sviluppare e offrire nuovi servizi che sfrutteranno le potenzialità della tecnologia NB – IoT e del 5G, diventando a pieno titolo il punto di riferimento per l’Internet of Things nel mercato italiano”, commenta Francesco Pagliari, Responsabile Offerta IT di TIM.
I nuovi servizi per le imprese e la PA
Per questo, sono state effettuate numerose sperimentazioni, proprio in collaborazione con Olivetti, negli ambiti dei servizi per le smart city, dello smart metering del gas e dell’acqua con le utility, fino allo smart lighting per rendere efficiente l’illuminazione pubblica e smart parking. Le sperimentazioni più avanzate sono quelle messe in atto per use case innovativi nel campo dell’industria 4.0, al fianco del tessuto imprenditoriale, che si tratti di smart logistics o di smart factory, la disponibilità di sensoristica e di reti di telecomunicazioni in grado di rispondere a tutte le esigenze di affidabilità, velocità e latenza disponibili con le reti 5G offriranno grandi benefici ai processi di digital transformation. La capacità di TIM ed Olivetti di assicurare la raccolta dei dati ed il loro trasporto sicurizzato verso le applicazioni in Cloud utilizzando le migliori tecnologie è una garanzia per il successo delle trasformazioni in atto.
L’obiettivo è quello di mantenere un ruolo di centralità nel panorama nazionale aiutando le imprese e la PA a rendere più efficace ed efficiente l’offerta di servizi primari come gas, acqua e luce, supportare il miglioramento delle condizioni ambientali grazie al monitoraggio della qualità dell’aria, promuovere stili di vita più sostenibili abilitando soluzioni di monitoraggio dei consumi energetici o servizi per le smart city come la gestione dei parcheggi o la raccolta intelligente dei rifiuti, fino alla gestione integrata dei servizi della città attraverso cruscotti che consentiranno di configurare i servizi anche in base alla presenza e mobilità dei cittadini.
“TIM e Olivetti sono state pioniere in Italia con la sperimentazione in campo della tecnologia NB-IoT, tramite il primo contatore dell’acqua intelligente in grado di inviare automaticamente le misure, a cui ha fatto seguito l’ulteriore primato in Italia sul lancio commerciale del servizio”, prosegue Pagliari. “Abbiamo perfezionato a lungo i servizi NB-IoT costruendo un portafoglio di soluzioni sempre più ampio e completo in grado di rispondere a tutte le esigenze di individui, imprese e municipalità”.
Tra le società che utilizzano i servizi di metering del Gruppo ci sono, per esempio, Italgas e AS Reti mentre tra le amministrazioni comunali con cui sono state avviate sperimentazioni di soluzioni in ambito smart city vi sono realtà importanti quali Torino, Verona, Bari e Matera.
Smart Logistics
Entrando più nel dettaglio delle soluzioni disponibili e delle sperimentazioni in atto, in ambito Smart logistics, per esempio, TIM, in collaborazione con Way, società partecipata, offre servizi per la gestione delle flotte aziendali che consentono alle imprese di tracciare e ottimizzare i percorsi dei propri mezzi, i consumi e i tempi, mentre grazie all’asset tracking è possibile monitorare le attività in ottica di tutela del lavoro.
Smart Building e remote monitoring
Grazie all’IoT ed a sensoristica specifica è possibile controllare a distanza informazioni rilevate attraverso sensori distribuiti negli immobili o in infrastrutture quali tralicci, strade, viadotti e impianti: i sensori inviano a una piattaforma IoT dati ambientali, dati relativi ai consumi e funzionamento degli impianti e servizi, parametri di inquinamento, flussi di persone e veicoli, dati strutturali; la loro analisi consente di mettere in campo azioni per l’efficientamento energetico, la manutenzione predittiva e l’ottimizzazione degli interventi in campo.
Smart city
Nel campo più specifico delle smart city e della governance delle “città intelligenti” TIM mette in campo un sistema di piattaforme in grado di analizzare i big data che arrivano dai sensori disseminati sul territorio urbano e che sono utili per erogare servizi verticali ai cittadini. I servizi coinvolti sono, ad esempio, la gestione e l’analisi dei flussi di traffico veicolare e pedonale, la sicurezza attraverso sistemi di videosorveglianza intelligenti, lo smart parking, la gestione del ciclo dei rifiuti o l’illuminazione intelligente. Le piattaforme sono in grado di integrare le informazioni con fonti dati, e mettere i risultati a disposizione con un “cruscotto” centralizzato che può supportare l’amministrazione nel prendere le decisioni migliori.
Smart Factory
Infine grazie alla soluzione Olivetti Smart Factory 4.0 è possibile anche per le piccole e medie imprese affrontare la transizione al digitale in modo semplice e scalabile, salvaguardando al massimo gli investimenti già fatti: la soluzione consente infatti di monitorare i parametri tipici delle macchine e della produzione, suggerendo cosa fare per evitare fermi macchina o problemi sulle linee produttive, anche grazie alla manutenzione predittiva.