Internet of Things tra Commissione Europea, assicurazioni e Wearable

Gli investimenti della Commissione Europea nell’IoT, l’identità digitale anche per l’internet delle cose e le assicurazioni che sfruttano gli oggetti interconnessi

Pubblicato il 21 Ott 2015

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16 Miliardi di euro per IoT e Smart City dalla Commissione Europea

La  Commissione europea guarda anche al mondo dell’Internet of Things, soprattutto quando queste soluzioni sono applicate e destinate a sviluppare progetti di Smart City. Sul tavolo della ricerca e dell’innovazione arrivano investimenti per 16 miliardi di euro per i prossimi due anni nell’ambito di Orizzonte 2020. I finanziamenti sono destinati a realizzare le priorità strategiche della Commissione e riguarderanno i temi dell’occupazione, della crescita e più in particolare del Digital single market. Leggi l’articolo completo su Investimenti Ue in Internet of Things e Smart City

L’identità digitale nello sviluppo dell’IoT

Il Sistema Pubblico di identità Digitale (Spid) è un fattore di garanzia e di  sviluppo che sta diventando sempre più urgente per dare risposte ai temi della governance digitale. Lo Spid ha anche lo scopo di definire in modo più preciso i ruoli nell’ambito della identità digitale con gli identity provider,service provider, e il nuovo ruolo degli attribute provider. Leggi l’articolo completo sull’identità digitale per lo sviluppo dell’IoT

L’IoT cambia il mondo delle assicurazioni

Il valore più importante per una assicuazione è nella conoscenza. La valutazione corretta e precisa del fattore di rischio è un elemento assolutamente determinante che incide direttamente sul business. L’utilizzo di Internet of Things per recuperare informazioni sugli assicurati ha rapprentato un vantaggio competitivo e adesso sta diventando uno standard operativo. La conoscenza delle abitudini di guida e dello stesso stile di guida rappresenta un fattore di conoscenza determinante ad esempio per la definizione del premio. La valutazione e l’analisi di queste informazioni possono permettere alle società di assicurazione di abbatare i costi e possono costruire offerte sempre più personalizzate sui clienti.

Uno studio di BI Intelligence sottolinea che il mezzo più utilizzato per le attività di monitoraggio è rappresentato dalle chiavette per la diagnostica di bordo (On Board Diagnostic dongles), che si inseriscono in una porta Usb, si connettono alla Rete e trasferiscono le informazioni direttamente alla compagnia. Dallo studio emerge che già oggi il numero dei veicoli circolanti in Nord America dotati di questi apparti supera i 155 milioni ed è naturalmente destinato a salire rapidamente. L’utilizzo di ioT nel mondo assicurativo non riguarda comunque solo il mondo automobilistico ma interessa anche altre tipologie di servizio come la salute, la casa o le stesse polizze sulla vita. Al momento comunque sono prevalentemente le polizze auto ad essere interessate a soluzioni usage-based e lo studio segnala che più di 50 milioni di automobilisti hanno testato l’assicurazione UBI che permette di abbassare il premio.
Anche i droni aiuteranno le compagnie nel loro lavoro e in particolare su questo tema la società Cognizant prevede che questi mezzi dovrebbero servire per la valutazione dei danni di un incidente semplificando e velocizzando il lavoro dei periti. Leggi l’articolo Internet of Things conquista le assicurazioni

Wearable  e connessi crescono il doppio del mercato IoT

Con 42 miliardi di oggetti connessi nel 2015 per il mondo degli “oggetti” connessi è prevista una creascita a 155 miliardi nel 2025. Per tutti i prodotti che rientrano nella categoria di indossabili & connessi è prevista una crescita assai più importante. Nel rapporto Idate sul mercato IoT emerge la potenzialità del mercato di Internet delle cose ma nello stesso tempo appare chiaro che si tratta di un mercato che che va letto in termini di settori verticali e in particolare il report sottolinea l’importanza di mercati come smart cars, M2M, smart grids, smart city sino ad arrivare anche a settori particolai come smart toys.
Il report evidenzia poi un ulteriore sottoinsieme relativo a Connected Information devices che rappresenterà il 13% degli oggetti connessi e crescerà a sua volta del 13% all’anno nei prossimi anni. Un altro settore molto importante è rappresentato dal machine to machine (M2M) che è oggi il 6% dell’IoT. Il più piccolo oggi è rappresentato, secondo Idate, da wearable & Connected che costituisce l’1% del totale ma è anche quello che presentarà i tassi di crescita più importanti. Leggi l’articolo I wearable mettono il turbo a Internet of Things.

La rivoluzione degli oggetti interconnessi

Un reportage su tutti i volti dell’Internet of Things, dalle basi degli oggetti inteconnessi alle applicazioni, dalla manifattura del futuro alla gestione di dati e processi, dalla sicurezza alla gestione di dati sensibili. Un dossier di ZeroUno per avere il quadro di riferimento del mercato e delle potenzialità di IoT. Leggi il dossier La rivoluzione degli oggetti intellingenti e interconnessi

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